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Atti e documenti

Monitoraggio Retail - Dinamiche concorrenziali

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Nel settore della vendita al dettaglio di gas naturale l'analisi delle dinamiche concorrenziali mostra sia aspetti critici che segnali positivi. Alcuni segnali positivi sembrano consolidarsi rispetto all'anno precedente. Pur non esprimendo giudizi in termini assoluti, questi ultimi vanno monitorati con attenzione nei prossimi anni al fine di poterne confermare la stabilità in termini strutturali.

Nel 2022 risultano 550 operatori attivi nel mercato libero, con un incremento di +43 nuovi gruppi societari in un anno. Nella seconda metà del 2022 si segnala tuttavia una leggera flessione del numero delle ragioni sociali (non aggregate in gruppi societari) attive nella vendita di gas naturale. Numerosi gruppi sono cresciuti anche a livello geografico, allargando la propria presenza sul territorio nazionale. Presentano tuttavia una dimensione territoriale mediamente più ridotta rispetto al settore elettrico. I gruppi societari presenti su più della metà delle regioni italiane, pari al 46% (+1 p.p. rispetto all'anno precedente), e quelli presenti su tutto il territorio nazionale, pari al 30% (+1 p.p.), sono infatti inferiori in termini relativi a quelli del settore elettrico.

 

Inoltre, rispetto al settore elettrico un numero maggiore di operatori non rende disponibili le proprie offerte su tutto il territorio nazionale. Con riferimento ai clienti domestici, in media nel 2022, il 15,4% (-1.7 p.p.) dei venditori del settore del gas ha reso disponibili offerte solo su una parte dei CAP analizzati, contro il 4,5% (-0,7 p.p.)  settore elettrico.[1]

 

Nonostante la maggiore caratterizzazione geografica delle strategie di offerta e la minore diffusione a livello nazionale dei venditori rispetto a quanto osservato nell'elettrico, nel 2022 le disomogeneità tra le dinamiche concorrenziali regionali si sono ridotte per quasi tutte le tipologie di clienti. Nel settore del gas l'omogeneità su base geografica[2] dei livelli di concentrazione regionali ha raggiunto livelli paragonabili a quelle del settore elettrico, in cui la concorrenza tra venditori assume connotazioni nazionali. Inoltre, per gli Alti usi e attività di servizio pubblico le dinamiche concorrenziali regionali sono maggiormente omogenee rispetto a quanto osservato per Domestici e Condomini ad uso domestico.

vedi ➡ Indici di concentrazione del mercato liberoDistribuzione geografica dei venditori che hanno pubblicato offerte sul Portale Offerte

I grandi operatori (con quote superiori al 5% ), accrescono la propria quota di mercato libero per tutte le tipologie di clientela. Anche i gruppi medio-grandi (con quote tra il 2% e il 5%) crescono con rifermento ai Condomini (+0,1 p.p.) e alle Attività di servizio pubblico (+10,8 p.p.), mentre subiscono la pressione dei concorrenti nei segmenti degli Altri usi inferiori a 50.000 Smc (-4,5 p.p.) e degli Altri usi tra 50.000 e 200.000 Smc (-11,4 p.p.). Gli operatori medio-piccoli (con quota tra lo 0,5% e il 2%) riescono ad esercitare un'efficace pressione concorrenziale solo nei segmenti Altri usi e Attività di servizio pubblico. I piccoli operatori (con quota fino a 0,5%) subiscono la pressione concorrenziale degli operatori di maggior dimensioni per tutti segmenti.

 

 

 

 

Dal lato della domanda, si segnala una costante uscita dei clienti dal servizio di tutela. Nel 2022 in media si approvvigiona di gas naturale nel libero mercato:

  •  
  • il 64,9% dei domestici (66,5% a dicembre dello stesso anno), con un incremento di +3,6 p.p. rispetto all'anno precedente, corrispondente al 67,5% del gas mediamente fornito a tale clientela (+3,5 p.p.);
  • il 70,7% dei Condomini, con un picco di 72,9% a settembre 2022. A tale picco è seguita una contrazione dovuta alla crisi di alcuni venditori, che ha implicato lo spostamento dei relativi clienti in servizio di Fornitura di Ultima Istanza. Tali clienti sono poi in parte tornati nel libero mercato, scegliendo altri fornitori già prima della fine del 2022. La suddetta contrazione si è pertanto ridotta, arrivando a dicembre dello stesso anno a una quota di Condomini serviti nel libero mercato pari a 67,8%. Nel 2022 l'85,5% del gas prelevato da tale tipologia di cliente è stato fornito nell'ambito di contratti di mercato libero (+1,1 p.p.).

[1] Analisi basata sulle offerte disponibili nel Portale Offerte con riferimento ai clienti domestici:

  • per il settore elettrico , residenti a Milano, Roma o Palermo con 2.700 kWh di consumo annuo e 3 kW di potenza;
  • per il settore del gas, siti a Torino, Milano, Roma, Napoli o Palermo con 1.400 Smc di consumo annuo, uso del gas naturale per Cucina, Acqua Calda e Riscaldamento (CACR). Le differenze tra le quote di operatori che rendono disponibili offerte sul Portale Offerte in maniera non omogenea sul territorio nazionale sono significative anche analizzando solamente i CAP dell'analisi comuni ad entrambi i settori: Milano, Roma o Palermo.

 

[2] Data l'evidenza che in passato la concorrenza tra i venditori del settore del gas sembrava avere luogo principalmente su una scala geografica regionale o sub regionale, non assumendo ancora connotazioni nazionali, nell'analisi della struttura e delle dinamiche concorrenziali del settore della vendita al dettaglio di gas sono riportati gli indici della concentrazione del settore del gas calcolati, oltre che a livello nazionale, anche a livello regionale.

[3] A differenza di quanto riportato nella corrispondente analisi per il settore elettrico, per il settore del gas i cluster di operatori includono esclusivamente i gruppi societari che rientrano nel campione del monitoraggio retail:

  • per i clienti Domestici ed i Condomini uso domestico, per i soli anni 2012-2018 e su tutti gli esercenti la vendita del mercato libero per il 2019, coerentemente con le analisi del settore elettrico;
  • per i clienti Altri usi e Attività di servizio pubblico, per i soli anni 2012-2014 e su tutti gli esercenti la vendita del mercato libero a partire dal 2015, coerentemente con le analisi del settore elettrico.