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Atti e documenti

Monitoraggio Retail - Dinamiche concorrenziali

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Le dinamiche concorrenziali sono disomogenee tra le diverse tipologie di clienti del settore elettrico. Nel 2023 nel mercato libero sono attivi 582 gruppi societari, con un decremento netto di -20 unità rispetto al 2022. La diminuzione del numero di gruppi societari attivi rappresenta una novità rispetto agli anni precedenti, in cui si era sempre registrata una crescita. Numerosi gruppi societari sono cresciuti a livello geografico, allargando la propria presenza sul territorio nazionale, anche attraverso l'acquisizione di singole società di vendita operanti in zone geografiche differenti da quelle in cui i gruppi erano originariamente operativi. I gruppi societari presenti su tutto il territorio nazionale sono il 45,0% dei gruppi attivi (+2,0 punti percentuali – di seguito p. p. rispetto al 2022), mentre quelli presenti su più della metà delle regioni italiane sono il 62,0% dei gruppi attivi (+4,0 p.p., rispetto all’anno precedente). Nel corso di tutto il 2023 si segnala inoltre, una graduale riduzione del numero delle ragioni sociali (non aggregate in gruppi societari) attive nella vendita di energia elettrica.

 

Con riferimento ai clienti domestici con consumo annuo pari a 2.000 kWh, in media nel 2023, il 95,4% (-0,1 p.p.) dei gruppi rende disponibili offerte in maniera omogenea su tutti i CAP analizzati, mentre il 4,6% (+0,1% p.p.) in media dei venditori le rende disponibili solo su una parte del territorio. Nel settore elettrico, quindi, la differenziazione territoriale della disponibilità di offerte ai clienti finali, come desumibile dai dati del Portale Offerte risulta trascurabile.

 

 

 

La concentrazione a livello nazionale aumenta rispetto al 2022 in base agli indici di concentrazione calcolati, sia in termini di energia fornita che di punti serviti, per tutte tipologie di clienti monitorate:

Nonostante l’elevato numero degli operatori attivi nel mercato libero, nell'insieme tali operatori riescono solo parzialmente a esercitare un‘efficace pressione concorrenziale sugli operatori maggiori, in maniera stabile nel susseguirsi degli anni. Anche se in media gli operatori stanno espandendo l’area geografica di attività per tutte le tipologie di clienti, i nuovi entranti nel mercato sono frammentati, con quote di mercato in media esigue. Analizzando il fenomeno nei diversi cluster dimensionali degli operatori si rileva che i grandi operatori (con quote superiori al 5%), diminuiscono la propria quota di mercato libero per i Domestici, mentre la accrescono peri gli Altri usi in BT e in MT. I gruppi medio-grandi (con quote tra il 2% e il 5%) crescono con riferimento ai Domestici (+0,9 p.p.) e diminuiscono per i BT Altri Usi (-4,1 p.p.) e a MT Altri Usi (-4,0p.p.). Gli operatori medio-piccoli (con quota tra lo 0,5% e il 2%) riescono a esercitare un’efficace pressione concorrenziale negli Altri usi in BT e in MT. I piccoli operatori (con quota fino a 0,5%) mantengono pressoché inalterate le quote di mercato con riferimento ai Domestici e agli MT Altri usi, mentre riducono complessivamente la loro quota di mercato libero per i BT Altri usi.

 

 

 

Dal lato della domanda, si segnala una costante dinamicità dei clienti che escono dalla maggior tutela. La quota di clienti sul libero cresce in media rispetto al 2022 di:

  • +5,4 punti percentuali per i clienti domestici, arrivando al 70,9% medio annuo e al 73,1% a fine anno; la restante parte dei clienti risulta ancora servita nell’ambito della maggior tutela. L’energia elettrica prelevata dai clienti domestici sul libero rappresenta il 75,8% dei prelevi domestici nel 2023.
  •  +8,0 p.p. per i clienti BT altri usi, arrivando al 80,3% medio annuo e a 83,8% a fine anno; la parte restante dei clienti è servita in Salvaguardia o nei STG di competenza. L’energia elettrica prelevata dai BT Altri usi sul libero rappresenta il 92,4% dei rispettivi prelevi nel 2023.