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Atti e documenti

Monitoraggio Retail - Dinamiche concorrenziali

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clienti BT altri usi

 

Nel 2023 la concentrazione del mercato della vendita ai clienti BT altri usi aumenta rispetto all'anno precedente sia in termini di energia venduta che di punti serviti. Gli indici HHI in termini di energia e di punti serviti, rispettivamente pari a 1.111 e 1.520, diminuiscono, anche se rimangono al di sopra della soglia di 1.000, considerata come rappresentativa di mercati privi di criticità a livello concorrenziale. Gli indici C1 e C2 calcolati in termini di energia e di punti diminuiscono. L’unico indice di concentrazione che aumenta nel 2023 è il C3, sia in termini di energia che di punti serviti. Nonostante il valore dell’HHI non sia superiore a 2.000, soglia tale da evidenziare criticità, l’eventuale ripresa della tendenza ad aumentare di tutti indici di concentrazione e l’eventuale conferma dell’HHI al di sopra della soglia di 1.000, sia in termini di energia che di punti, potrebbero rappresentare elementi di potenziale criticità per il futuro, da monitorare con attenzione nei prossimi anni per valutarne gli eventuali impatti sullo sviluppo della concorrenza.

 

In sintesi, l'analisi dell'evoluzione della struttura dell'offerta evidenzia che nel 2023:

 

  •  complessivamente i principali tre operatori detengono il 42,6% dell'energia elettrica del mercato libero (+0,3 p.p. rispetto al 2022 e +3,2 p.p. rispetto al 2012) e il 46,6% dei relativi punti (+0,1 p.p. in un anno e -6,4 p.p. dal 2012);
  • nel libero mercato, il primo operatore fornisce il 30,6% dell’energia elettrica (-1,0% p.p. rispetto all’anno precedente) e serve il 37,3% dei punti serviti (-0,9% p.p.). Il secondo operatore aumenta la propria quota di mercato libero al 6,6% (+0,6 p.p. rispetto allo scorso anno), in termini di energia, e al 4,8% (+0, 6 p.p.) in termini di punti. Il terzo operatore aumenta la quota di mercato a 5,4% (+0,4 p.p.), in termini di energia, e a 4,6% in termini di punti (+0, 1 p.p.);
  • gli operatori grandi (con quota di mercato superiore al 5%), di cui fanno parte i primi tre operatori, servono il 42,6% dell’energia fornita nel mercato libero (+4,9 p.p.). Gli operatori medio-piccoli (tra lo 0,5 % e il 2%) aumentano complessivamente la quota di energia fornita nel mercato libero di +0,4 p.p., arrivando al 15,6%;
  • diversamente, subiscono la pressione concorrenziale degli altri cluster di operatori, riducendo le proprie quote in aggregato, gli operatori medio-grandi (tra il 2% e lo 0,5 %) e di piccole dimensioni (con quote al di sotto dello 0,5%). Servono rispettivamente il 27,8% (-3,1 p.p.) e il 14,0% ( -1,2 p.p.);
  • la riduzione del cluster di piccole dimensioni (con quota inferiore allo 0,5%) è associata a uno stabile livello di frammentazione dei piccoli gruppi societari. In termini relativi, la quota di energia mediamente fornita dai piccoli gruppi è stabile nell'ultimo anno. Diversamente si restringe leggermente la base di clienti servita in media degli operatori con meno di 50.000 clienti.

vedi ➡ Quote di mercato per cluster di venditori e Ampiezza della base clienti nel mercato libero dei piccoli venditori

La dinamica concorrenziale in tale segmento sembra caratterizzata da una relativa facilità di entrata da parte dei piccoli nuovi operatori. Ciò implica la presenza di un numerosissimo gruppo di operatori di ridotte dimensioni che tuttavia, nel 2023, non riesce in aggregato a esercitare una efficace pressione concorrenziale sugli operatori dimensioni maggiori. Nonostante ciò, nel 2023 il primo operatore subisce la pressione dei concorrenti. Tale risultato va valutato anche alla luce degli impatti della congiuntura di elevata volatilità ed elevati livelli dei prezzi all’ingrosso sulla sostenibilità finanziaria delle imprese di dimensioni medie e piccole, che potrebbe averne limitato l’azione concorrenziale. Per quanto concerne questo segmento il 2023 è stato caratterizzato dall’attivazione del Servizio a Tutele Graduali per le microimprese (di seguito: STGMICRO), avvenuto al 1° aprile, per circa 1,3 milioni di piccole imprese in BT che non si rifornivano tramite un contratto di libero mercato e che hanno in seguito avuto la possibilità di scegliere un contratto di mercato libero, con lo stesso esercente l’STGMICRO o con un altro fornitore. A dicembre 2023 risultavano in STGMICRO circa 940.000 clienti (-28,0% rispetto ai clienti oggetto delle procedure di aprile ‘23). In media, nel 2023 sono stati serviti nell’ambito del STGMICRO il 15,9% dei clienti BT Altri usi. Si segnala in merito che il tasso di uscita dal STGMICRO verso il mercato libero, osservato a partire da aprile 23 in poi, è superiore a quanto osservato in precedenza quando lo stesso di clienti era servito ancora in maggior tutela. L’attivazione del STGMICRO fa seguito all’attivazione dell’analogo servizio dedicato alle piccole e medie imprese (di seguito: STGPMI) avvenuta a gennaio 2021, per circa 260.000 piccole imprese in BT che non si rifornivano tramite un contratto di libero mercato. Come noto l’STG è stato transitoriamente esercito dagli esercenti la maggior tutela, nel periodo gennaio-giugno 21, in seguito al quale è stato assegnato tramite procedure concorsuali, a valere dal mese di luglio 21. In particolare, a luglio sono state oggetto di dette procedure circa 196.000 clienti in BT, che hanno successivamente avuto la possibilità di scegliere un contratto di mercato libero, con lo stesso esercente l’STGPMI o con un altro fornitore. A dicembre 2023 risultavano in STG circa 92. 700 clienti (-57,9% rispetto ai clienti oggetto delle procedure di luglio ‘21). In media, nel 2023 sono stati serviti nell’ambito del STGPMI l’1,3% dei clienti BT Altri usi (-0,3 p.p. rispetto al 2022).

 

Il vantaggio competitivo nell'acquisire clienti sul libero in capo ai gruppi che, per tale tipologia di cliente, operano anche nel servizio di Maggior tutela fino a marzo 2023 si mantiene elevato. Nel primo trimestre del 2023, il 50,0% dei clienti BT Altri usi passati al libero mercato sulle reti di grandi dimensioni (con più di 50.000 punti) ha scelto come fornitore il venditore collegato al distributore (-2,1 p.p.). Sulle reti di minori dimensioni, con meno di 50.000 punti, tale percentuale è pari al 68,3% (+2,9 p.p.). I rientri in maggior tutela sono trascurabili, 0,1%, e in diminuzione rispetto all'anno precedente. Il loro peso rispetto alle uscite dalla maggior tutela è in leggera diminuzione rispetto al passato. Per ogni 11 clienti BT altri usi che hanno lasciato il servizio nel 2023 solo uno vi è rientrato.

Vi è una significativa dinamicità dei clienti serviti nel STGPMI, come sopra anticipato da luglio ’21, primo mese di erogazione del servizio da parte degli esercenti selezionati tramite procedure concorsuali, a dicembre ‘23 il numero dei clienti serviti in STGPMI si è ridotto del -57,9% (passando da circa 196 migliaia a circa 82,7 migliaia). I clienti inizialmente forniti in STGPMI hanno sottoscritto un contratto di libero mercato:


a. in primo luogo, con gli esercenti l’STG aggiudicatari del servizio stesso;
b. in secondo luogo, con altri venditori del mercato libero;
c. solo in ultima posizione, con venditori facenti parte del gruppo del precedente esercente la maggior tutela1 (in tal caso si configura il c.d. switch back verso il venditore precedente che ha perso i clienti in esito alle procedure concorsuali).

Anche i clienti serviti nel STGMICRO, come sopra anticipato da aprile ’23, primo mese di erogazione del servizio da parte degli esercenti selezionati tramite procedure concorsuali, a dicembre ‘23 il numero dei clienti serviti in STGMICRO si è ridotto del -28,0% (passando da circa 1,3 Mln a circa 900 migliaia). Diversamente da quanto osservato per il STGPMI, i clienti inizialmente forniti in STGMICRO hanno sottoscritto un contratto di libero mercato:


a. in primo luogo, con venditori facenti parte del gruppo del precedente esercente la maggior tutela2 (in tal caso si configura il c.d. fenomeno dello switching back verso il venditore precedente che ha perso i clienti in esito alle procedure concorsuali);
b. in secondo luogo, con altri venditori del mercato libero;
c. solo in ultima posizione, con gli esercenti l’STG aggiudicatari del servizio stesso.

 

Infine, nell'ultimo anno si conferma una elevata dinamicità dei clienti BT altri usi. In particolare, il 27,1% di clienti BT Altri usi ha cambiato fornitore di cui il 18,0% nel solo mercato libero. Per tale tipologia di clienti negli ultimi tre anni il tasso di cambio fornitore è aumentato costantemente. Nel 2023 il tasso di cambio fornitore è superiore all'anno precedente (+4,3 p.p.). In tale contesto, l'andamento degli ultimi anni va valutato alla luce delle dinamiche correlate agli eventi pandemici e, a partire dalla seconda metà del 2021, anche alla luce della congiuntura di elevata volatilità ed elevati livelli dei prezzi all’ingrosso, come indicato in precedenza, e al superamento della maggior tutela per i clienti in BT, con l’avvio dell’STGPMI (luglio 2021) e STGMICRO (aprile 2023).

 

 

1 Fornitore di tali clienti prima delle procedure concorsuali di assegnazione del STG.

2 Fornitore di tali clienti prima delle procedure concorsuali di assegnazione del STG.