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OS.4 Sostenere l'innovazione con sperimentazioni e ricerca

L'Autorità ha da tempo dimostrato particolare attenzione all'innovazione attraverso una serie di strumenti che hanno costituito un "pacchetto di stimolo" all'innovazione per i soggetti regolati a partire dai primi progetti pilota in tema di smart grid elettriche e proseguendo con sperimentazioni di sistemi di accumulo utility-scale, di ricarica di veicoli elettrici, di dispositivi di utenza per la messa a disposizione, in tempo reale, di informazioni acquisite dai misuratori di seconda generazione.

Fornire ai soggetti regolati i dovuti segnali per lo sviluppo di soluzioni innovative, attraverso sperimentazioni in campo e di scala adeguata, è un primo passo già compiuto nel settore elettrico e in corso di applicazione anche al settore gas, in logica whole energy system (es. power-to-gas) che in prospettiva potranno essere estesi in generale a forme di recupero di risorse ispirate all'economia circolare.

Si tratta ora di andare oltre questo primo step, che si è più concentrato sugli operatori di rete, attivando un nuovo approccio di innovazione di sistema che coinvolga anche le parti commerciali per lo sviluppo di nuovi business models nelle fasi a valle della filiera e sperimentazioni di offerte multiservizio a livello urbano o locale. Un esempio in tale senso è fornito dai progetti pilota avviati dall'Autorità per favorire la partecipazione delle risorse distribuite al mercato dei servizi di dispacciamento (delibera 300/2017 e seguenti.. Ulteriori sviluppi potrebbero derivare da una estensione della "Ricerca di sistema" anche al settore del gas naturale e ai settori ambientali (previa norma primaria ed estensione della base di finanziamento) e.

L'azione regolatoria deve mantenersi tecnologicamente neutrale in modo da lasciare agli operatori la responsabilità di individuare la soluzione più efficiente, stimolando con i dovuti meccanismi le innovazioni di processo e gli investimenti in tecnologia, che possono anche permettere il contenimento delle necessità incrementali di capitale investito rispetto a soluzioni tradizionali.

Principali linee di intervento

  1. Definizione di un quadro regolatorio che abiliti progetti innovativi, anche mediante un fondo dedicato, ispirato al modello anglo-sassone  dei  bandi innovativi delle sandbox, per consentire su proposta degli operatori di testare, sul campo e in via prototipale , anche mediante la concessione di deroghe transitorie alla regolazione vigente, prevedendo al contempo adeguati meccanismi di riconoscimento dei costi efficienti.
  2. Progressiva revisione della regolazione esistente alla luce delle nuove funzionalità rese possibili dalla digitalizzazione, coinvolgendo centri di ricerca, università, raccogliendo anche spunti che possono pervenire anche dai gruppi di lavoro dell'Osservatorio per la regolazione.
  3. Sviluppo di progetti pilota specifici in tema di misura sia nel settore idrico che in quello dei rifiuti (utili anche per valutare l'introduzione di regimi di tariffazione puntuale nei rifiuti e /o di sistemi di misura in grado di rilevare i consumi idrici fino alla singola unità immobiliare), al fine di analizzarne compiutamente gli impatti economici e ambientali, a supporto della regolazione, anche con riferimento ai profili di gestione del servizio relativi al contenimento della morosità.
  4. Contributo allo sviluppo della Ricerca di sistema, da un lato con stimoli in sede di definizione del piano triennale della ricerca, partecipando allo sviluppo di progetti di ricerca anche come parte promotrice per aspetti di interesse generale, e dall'altro con una funzione di "osservazione" sui risultati della Ricerca di sistema, che si devono allineare coerentemente con le aspettative.