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Autorità

OS.4 Rendicontazione delle attività svolte

2019-2020

In merito alla definizione di un quadro regolatorio che abiliti progetti innovativi (4a) per consentire, su proposta degli operatori, di testare sul campo e in via prototipale, soluzioni e servizi innovativi, sono stati adottati interventi sia nel settore elettrico che nel settore gas che nel settore idrico.

Nel settore elettrico, nell'ambito della revisione infra periodo della regolazione della continuità del servizio di distribuzione di energia elettrica sono stati introdotti gli esperimenti regolatori, una modalità innovativa che consente alle imprese distributrici di definire percorsi di raggiungimento degli obiettivi nazionali negli ambiti territoriali con livelli più critici di qualità del servizio, basati sul ricorso a tecnologie innovative e con la possibilità di derogare temporaneamente da specifiche norme in vigore. Hanno presentato istanza in tal senso sia E-distribuzione, per un totale di circa 8.1 milioni di clienti finali coinvolti, sia Areti, per un totale di circa 1.6 milioni di clienti finali coinvolti; le relative istanze sono state approvate. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, al termine del periodo concesso per gli esperimenti regolatori, le deroghe alla regolazione ordinaria verrebbero revocate e pertanto la medesima produrrebbe i suoi effetti per il periodo 2020-23.

Nel settore gas nel 2020 è stata avviata una consultazione per lo sviluppo di progetti pilota di ottimizzazione della gestione e utilizzi innovativi in particolare nel quadro della trasformazione e decarbonizzazione dei sistemi energetici. Con i progetti pilota l'Autorità intende sperimentare le potenzialità e gli eventuali limiti alla diffusione dei c.d. "gas rinnovabili" (compreso anche l'idrogeno, in una prima fase anche se non di fonte strettamente rinnovabile), nonché di nuove tecnologie, tecniche e prassi gestionali che siano in grado di apportare esternalità positive al sistema energetico specialmente da un punto di vista ambientale.

Nel settore idrico, come meglio precisato con riferimento alla linea di intervento 11a, l'Autorità - in linea con il cronoprogramma - è intervenuta alla fine del 2019 (nell'ambito del metodo tariffario idrico per il terzo periodo regolatorio, MTI-3) esplicitando alcune misure tese alla valorizzazione di incentivi relativi a progetti innovativi volti alla sostenibilità e alla mitigazione degli impatti ambientali (in particolare promuovendo l'efficienza energetica, la riduzione dell'utilizzo della plastica, il recupero di energia e materie prime, il riuso dell'acqua trattata).

In tema di progressiva revisione della regolazione esistente alla luce delle nuove funzionalità rese possibili dalla digitalizzazione (4b), nell'ambito del procedimento avviato con deliberazione 332/2020/R/idr, per la valutazione delle istanze di deroga ai termini per le verifiche periodiche degli strumenti di misura del servizio idrico integrato, previsti dal D.M. Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) n. 93/17, si è ritenuto opportuno esplicitare che l'Autorità, nell'ambito delle verifiche relative alle menzionate istanze, consideri quale elemento di valutazione anche la quota prevista di nuovi strumenti di misura dotati di dispositivi di water smart metering sul totale dei misuratori di cui si programma la sostituzione, di fatto promuovendo l'impiego di strumenti maggiormente innovativi. L'attività in parola ha carattere continuativo, con tempistica coerente con quella prevista nel Quadro strategico 2019-2021.

La regolazione del mercato della vendita dell'energia al dettaglio, descritta anche in seguito, si è avvalsa in modo significativo delle opportunità rese possibili dalla digitalizzazione per sviluppare nuove funzionalità a favore dei consumatori finali. Fra questi l'accesso tramite SPID al Portale Consumi, l'accesso diretto alla lettura dei consumi tramite i misuratori 2G e l'automatismo dei bonus. Interventi più puntali sono stati realizzati, ad esempio nella revisione degli obblighi informativi del Codice di Condotta commerciale (cfr. linea di intervento 17b).

L'Autorità si è altresì impegnata nello sviluppo di progetti pilota specifici in tema di misura sia nel settore idrico che in quello dei rifiuti (4c), utili anche per valutare l'introduzione di regimi di tariffazione puntuale nei rifiuti. In particolare, con la deliberazione 311/2019/R/idr, recante la regolazione della morosità nel servizio idrico integrato, l'Autorità ha attribuito all'Ente di governo dell'ambito, o altro soggetto competente, il compito di promuovere - ove tecnicamente fattibile - l'installazione di un misuratore per ogni singola unità immobiliare, al fine di rendere applicabili procedure di disalimentazione selettiva, tali da consentire un rafforzamento delle tutele per le utenze domestiche residenti e in particolare di coloro che versino in condizione di disagio economico e sociale ancorché morosi. Contestualmente, in sede di definizione del Metodo Tariffario Idrico per il terzo periodo regolatorio (MTI-3, adottato con deliberazione 580/2019/R/idr), è stata prevista la possibilità di formulare apposita istanza per il riconoscimento di costi connessi alla specifica finalità di sostenere l'implementazione delle misure tese ad accelerare l'adeguamento alle più recenti disposizioni regolatorie per rendere gli utenti maggiormente consapevoli dei propri consumi, nonché per favorire le procedure di limitazione in caso di morosità e di disalimentazione selettiva della fornitura ove ne ricorrano i presupposti.

Inoltre, con deliberazione 295/2019/E/idr è stata avviata un'indagine conoscitiva in merito all'effettuazione da parte dei gestori del servizio idrico integrato delle attività di lettura e di quelle connesse alla fatturazione relativamente alle singole unità immobiliari presenti nei condomini, iniziativa successivamente raccordata con l'avvio di una specifica attività di monitoraggio (i cui primi esiti si avranno nel mese di marzo 2021) - rivolta ai casi in cui la procedura di limitazione ovvero la promozione della disalimentazione selettiva nelle utenze condominiali non risultino tecnicamente possibili - avente la finalità di: i) acquisire elementi informativi in ordine agli impedimenti tecnici e ai costi per il relativo superamento; ii) valutare, conseguentemente - nell'ambito delle misure per il completamento della regolazione incentivante - l'introduzione di un obbligo di superamento degli impedimenti tecnici che possa essere declinato, nei singoli contesti, alla luce degli oneri necessari, in termini di risorse e di adempimenti amministrativi. Le attività in parola - anche in considerazione degli aggiornamenti alla regolazione della misura, previsti nel corso del 2021 - hanno carattere continuativo, con tempistica coerente con quella prevista nel Quadro strategico 2019-2021.

L'Autorità ha altresì fornito un contributo allo sviluppo della Ricerca di sistema (4d) sia in sede di definizione del piano triennale della ricerca che con una funzione di "osservazione" sui risultati della Ricerca di sistema. In particolare, nel quadro del nuovo assetto della ricerca di sistema introdotto dal D.M. MISE 16 aprile 2018, che riforma dei meccanismi che disciplinano le attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale, l'Autorità ha espresso il previsto parere sullo schema di Piano triennale della ricerca di sistema (deliberazione 336/2019/rds).

Una delle raccomandazioni contenute nel parere dell'Autorità è stata accolta nella versione definitiva del decreto, in particolare in relazione alla funzione di "osservazione" dei risultati della Ricerca di sistema; a tale scopo è stato coinvolto l'Osservatorio della regolazione nella riunione plenaria di maggio 2020. Ulteriori iniziative sono previste nel corso del 2021, con particolare riferimento ai progetti in corso relativi al monitoraggio di comunità energetiche.

2021

In merito alla definizione di un quadro regolatorio che abiliti progetti innovativi (4a) per consentire, su proposta degli operatori, di testare sul campo e in via prototipale, soluzioni e servizi innovativi, sono stati adottati interventi sia nel settore elettrico che nel settore gas che nel settore idrico.

Nel settore elettrico, sono proseguiti nel 2021 gli "esperimenti regolatori" proposti da e- Distribuzione e da Areti, approvati nel 2020; inoltre, è stato definito il quadro di riferimento dei progetti pilota per l'approvvigionamento dei servizi ancillari locali da parte dei gestori delle reti di distribuzione (si veda OS.16 e deliberazione 352/2021/R/eel).

Nel settore gas naturale nel 2021 sono stati presentati gli orientamenti finali dell'Autorità, con il documento per la consultazione 250/2021/R/gas, ai fini dell'avvio dei progetti pilota di ottimizzazione della gestione e utilizzi innovativi delle reti gas, in particolare nel quadro della trasformazione e decarbonizzazione dei sistemi energetici. Con tali progetti pilota l'Autorità intende avviare delle sperimentazioni sulle potenzialità e gli eventuali limiti alla diffusione dei c.d. "gas rinnovabili" compreso anche l'idrogeno.

Nel settore idrico, come meglio precisato con riferimento alla linea di intervento 11a, l'Autorità - in linea con la tempistica prevista nel Quadro Strategico 2019-2021 e secondo la Rendicontazione delle attività svolte nel periodo 2019-2020- è intervenuta alla fine del 2019 (nell'ambito del metodo tariffario idrico per il terzo periodo regolatorio, MTI-3) esplicitando alcune misure tese alla valorizzazione di incentivi relativi a progetti innovativi volti alla sostenibilità e alla mitigazione degli impatti ambientali (in particolare promuovendo l'efficienza energetica, la riduzione dell'utilizzo della plastica, il recupero di energia e materie prime, il riuso dell'acqua trattata).

In tema di progressiva revisione della regolazione esistente alla luce delle nuove funzionalità rese possibili dalla digitalizzazione (4b), con deliberazione 609/2021/R/idr l'Autorità ha provveduto ad integrare gli indicatori di "Efficacia del servizio di misura" nell'impianto della regolazione della qualità tecnica (RQTI), stabilendo in particolare l'impiego di specifici indicatori prestazionali per la valutazione di affidabilità dei valori assunti dal macro-indicatore M1 - "Perdite idriche", nonché adottando indicatori di diffusione delle tecnologie più innovative ai fini del monitoraggio dei progressi in tema di digitalizzazione. Al contempo, la medesima deliberazione 609/2021/R/idr ha previsto l'avvio di un confronto tecnico tra stakeholder ed enti di normazione competenti per lo sviluppo di soluzioni di interoperabilità - relative sia alle funzionalità dei misuratori sia ai protocolli di comunicazione - volte a incentivare lo sviluppo della digitalizzazione nel servizio idrico integrato e, più nello specifico, l'adozione di sistemi di water smart metering. L'attività in parola ha carattere continuativo, con tempistica coerente con quella prevista nel Quadro Strategico 2019- 2021.

L'Autorità ha promosso lo sviluppo di progetti pilota specifici in tema di misura sia nel settore idrico che in quello dei rifiuti (4c), dando peraltro avvio (nei primi mesi del 2021) all'attività di primo monitoraggio previsto dalla deliberazione 311/2019/R/idr recante la regolazione della morosità nel servizio idrico integrato, con la quale è stato attribuito all'Ente di governo dell'ambito, e agli altri soggetti competenti, il compito di promuovere - ove tecnicamente fattibile - l'installazione di un misuratore per ogni singola unità immobiliare, al fine di rendere applicabili procedure di disalimentazione selettiva, tali da consentire un rafforzamento delle tutele per le utenze domestiche residenti e in particolare di coloro che versino in condizione di disagio economico e sociale ancorché morosi.

Anche in considerazione della citata attività di primo monitoraggio, con deliberazione 609/2021/R/idr, l'Autorità ha adottato ulteriori interventi per accrescere la consapevolezza dei consumi da parte degli utenti indiretti sottesi alle utenze raggruppate, introducendo l'obbligo per il gestore: i) di una comunicazione annuale - destinata a tale platea - nella quale siano riportate specifiche informazioni di base sul servizio erogato; ii) di richiedere al referente dell'utenza raggruppata l'effettiva numerosità dei componenti di ciascuna utenza domestica residente, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali; iii) al fine di consentire l'equa ripartizione della bolletta tra gli utenti indiretti sottesi all'utenza raggruppata, di mettere a disposizione dei soggetti interessati (tra cui gli amministratori di condominio) uno strumento di calcolo per la definizione dei corrispettivi applicabili alle singole unità immobiliari.

Contestualmente, in sede di definizione dei criteri per l'aggiornamento delle predisposizioni tariffarie per il biennio 2022-2023 (di cui alla deliberazione 639/2021/R/idr), è stata ulteriormente declinata (anche alla luce delle novità regolatorie sopra richiamate) la possibilità di formulare apposita istanza per il riconoscimento di costi connessi alla specifica finalità di sostenere l'implementazione delle misure tese ad accelerare l'adeguamento alle più recenti disposizioni regolatorie per rendere gli utenti del servizio idrico maggiormente consapevoli dei propri consumi, nonché per favorire le procedure di limitazione in caso di morosità e di disalimentazione selettiva della fornitura ove ne ricorrano i presupposti.

Con riferimento al settore dei rifiuti, in sede di definizione del Metodo Tariffario Rifiuti per il secondo periodo regolatorio 2022-2025 (MTR-2), l'Autorità ha confermato con la deliberazione 363/2021/R/rif, in continuità con quanto già previsto nel Metodo Tariffario Rifiuti per il primo periodo regolatorio 2018-2021 (MTR), la facoltà per l'Ente territorialmente competente di valorizzare, tra le componenti di costo di natura previsionale, anche eventuali oneri relativi all'introduzione di sistemi di tariffazione puntuale con riconoscimento dell'utenza, al fine di fornire adeguati segnali di prezzo agli utenti, in ossequio al principio comunitario del "pay-as-you-throw".

Le attività in parola hanno carattere continuativo, con tempistica coerente con quella prevista nel Quadro Strategico 2019-2021.

L'Autorità ha altresì fornito un contributo allo sviluppo della Ricerca di sistema (4d) sia in sede di definizione del piano triennale della ricerca 2019-2021 che con una funzione di "osservazione" sui risultati della Ricerca di sistema. Per quanto attiene la funzione di "osservazione" sui risultati della Ricerca di sistema, è stato attivato un primo ciclo di incontri con l'Osservatorio della regolazione per presentare i risultati della Ricerca di sistema; si rimanda a tale proposito a quanto rendicontato nella linea di intervento 5b.