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2019-2021


Obiettivi strategici e linee di intervento 2019-2021:

Temi trasversali

 

L'Autorità, in coerenza con le proprie finalità generali, intende agevolare la trasformazione dei consumatori [Con il termine "consumatore" ci si riferisce in modo trasversale ai clienti dei settori energetici (energia elettrica e gas) e agli utenti dei servizi ambientali (servizio idrico integrato e ciclo dei rifiuti), domestici e non domestici di piccola dimensione, laddove non diversamente specificato] in attori consapevoli dei settori energetici e ambientali. Dato il diverso grado di maturità della regolazione nei due ambiti (Ambiente ed Energia) e degli assetti delle rispettive filiere, tale obiettivo dovrà essere perseguito nei diversi settori con strumenti e tempi diversi, sebbene coordinati.

Il primo passo in questa direzione è quello di fornire al consumatore gli strumenti per comprendere meglio le proprie esigenze in termini quantitativi e qualitativi, in modo tale che possa operare scelte consapevoli. Per far ciò il regolatore deve rafforzare gli strumenti di informazione, di formazione e di trasparenza a favore dei consumatori, nonché raccogliere le loro esigenze tramite appositi "canali di ascolto".

Per i settori dell'energia ciò deve essere accompagnato da un rafforzamento del contesto competitivo, in cui operatori affidabili ed efficienti siano in grado di accompagnare i consumatori nelle loro scelte.

Per il ciclo dei rifiuti, in particolare, una maggiore consapevolezza degli utenti circa le caratteristiche del servizio e l'importanza di comportamenti virtuosi concorrerà anche ad accrescere la fiducia e l'accettabilità sociale delle iniziative di investimento relative ad infrastrutture strategiche per il settore attraverso attività di comunicazione e informazione.

Le disomogeneità esistenti tra aree del Paese, che si riflettono nel servizio reso ai consumatori, sono state accentuate dalla recente crisi economica. In questo contesto il regolatore, nell'ambito di indirizzi definiti dal legislatore, si pone l'obiettivo di offrire percorsi e soluzioni semplificate all'accesso all'energia e ai servizi ambientali anche alle categorie di utenza più deboli, facendo anche sì che l'emergere di nuove opportunità tecnologiche/organizzative e, nei settori liberalizzati, gli sviluppi concorrenziali, offrano anche a queste fasce di utenza nuove alternative e gradi di libertà.
In questo ambito l'Autorità individua tre obiettivi strategici.

 

 

La digitalizzazione, una componente ineludibile della vita quotidiana dei cittadini e delle imprese, offre l'opportunità di rivedere la regolazione esistente in tutte le fasi delle filiere dei servizi energia, acqua e rifiuti, secondo una logica trasversale tra i diversi settori che permetta anche ibridazioni e trasferimenti di soluzioni da un settore a un altro.

Il regolatore deve quindi facilitare l'"innovazione di sistema" con un approccio tecnologicamente neutrale e intersettoriale che consenta di intercettare le opportunità rese disponibili dalle nuove tecnologie. Ciò comporta l'impegno non solo a migliorare la propria capacità di apportare un contributo specifico sui temi dell'innovazione nei diversi settori, ma anche a mettere a sistema le competenze di altre istituzioni che intervengono per propria missione sul tema. In questo senso va rafforzata la collaborazione in essere con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (per es. in materia di servizi di comunicazione machine-to-machine, che sono un fattore abilitante non solo del settore elettrico, come nel caso delle smart grid, ma anche del settore dei servizi idrici, del gas, del telecalore e dei rifiuti), e proseguita quella già avviata con l'Agenzia per l'Italia digitale (AGID), in particolare in tema di identity management per l'accesso sicuro e riservato dei cittadini/utenti ai servizi digitali in tema di energia e ambiente.
In questo ambito l'Autorità individua un obiettivo strategico.

 

 

Un approccio regolatorio ispirato da principi comuni, per quanto articolato secondo criteri diversi nel rispetto delle specificità dei diversi settori di competenza dell'Autorità, deve essere assistito da una funzione strutturale di monitoraggio ed enforcement. In questo modo esso non solo risponde agli obiettivi della legge istitutiva dell'Autorità ma, al tempo stesso, facilita la valutazione di impatto della regolazione e la possibilità di trasferire da un settore all'altro soluzioni regolatorie.

L'Autorità intende promuovere l'utilizzo delle evidenze emerse tanto in sede di accountability quanto in sede di enforcement, nell'ambito del "ciclo regolatorio" di aggiornamento periodico della regolazione.
In questo ambito l'Autorità individua due obiettivi strategici.

 

Area ambiente

 

L'Autorità intende portare a compimento, anche per i settori ambientali, la disciplina degli aspetti direttamente percepiti dall'utenza in modo omogeneo sul territorio nazionale, in un quadro di continua attenzione alla sostenibilità delle tariffe applicate alle utenze, in particolare assicurando l'erogazione delle necessarie agevolazioni a quei consumatori domestici che versino in stato di disagio economico e sociale. Inoltre, i segnali in ordine alla promozione di comportamenti di consumo e di gestione efficiente saranno declinati, con riferimento al settore dei rifiuti, attraverso la definizione del pertinente modello di regolazione tariffaria.
In questo ambito l'Autorità individua tre obiettivi strategici.

 

 

Il perseguimento di obiettivi di efficienza e di efficacia nell'erogazione dei servizi, anche in un'ottica di sostenibilità ambientale e di uso efficiente della risorsa idrica, richiede la definizione di assetti gestionali in grado di garantire adeguati livelli di prestazione al minor costo, ottenibili attraverso una crescita della produttività.
L'Autorità intende sostenere la pronta attivazione degli investimenti prioritari nei diversi comparti ambientali, indirizzandoli verso le esigenze più rilevanti per il sistema e per gli utenti.

L'Autorità, inoltre, ritiene fondamentale coordinare tutte le misure attivabili per l'efficace perseguimento degli obiettivi di miglioramento delle infrastrutture del settore, mantenendo una visione integrata sulle molteplici fonti di finanziamento disponibili, in un quadro di riferimento certo e stabile.
In questo ambito l'Autorità individua quattro obiettivi strategici.

 

Per quanto di propria competenza e nell'ambito dei poteri attribuiti, l'Autorità si propone di promuovere una semplificazione dell'assetto istituzionale dei settori ambientali, chiarendo e valorizzando le attribuzioni assegnate ai diversi livelli, con la finalità ultima di strutturare modelli di governo affidabili e efficaci. In particolare, si intende favorire un riordino organico della legislazione in cui molte delle attribuzioni regolatorie non appaiono ancora adeguatamente esplicitate e in cui la frammentazione delle funzioni pubbliche di programmazione, organizzazione e gestione, genera spesso processi decisionali poco efficaci, instabilità degli indirizzi e incapacità di reagire nei tempi necessari al mutare del quadro di riferimento.

Per quanto attiene alle attività in ambito europeo, l'Autorità si propone di monitorare, con riferimento alle proprie competenze, le fasi di proposta delle regole europee e loro e recepimento a livello nazionale, con particolare attenzione alle possibili ricadute per la regolazione italiana derivanti da nuove iniziative legislative in materia di economia circolare nei settori idrico e dei rifiuti urbani. Inoltre, l'Autorità si propone di consolidare la collaborazione già esistente a livello bilaterale e multilaterale con i regolatori dei Paesi europei ed extra-Europei.
In questo ambito l'Autorità individua due obiettivi strategici.

 

Area energia

 

Gli obiettivi di decarbonizzazione introdotti a livello europeo e declinati a livello nazionale dalla proposta di Piano nazionale integrato energia clima, i limiti mostrati dal modello attuale di mercato elettrico nel supportare lo sviluppo di infrastrutture di generazione (al di fuori dagli schemi di incentivazione), e il progressivo superamento delle logiche storiche di approvvigionamento del gas naturale a favore di nuovi equilibri di mercato a livello globale, sono tre elementi che pongono una sfida importante per garantire l'adeguatezza e la sicurezza del sistema elettrico e del gas naturale nel medio periodo e uno loro sviluppo e  funzionamento efficiente.

Tale sfida chiama in causa la regolazione che deve fornire risposte efficaci proponendo un nuovo modello di mercato chiaro e coerente, riuscendo a conciliare la progressiva centralizzazione a livello europeo delle decisioni, con responsabilità che spesso restano a livello nazionale e sistemi nazionali molto diversi fra loro per ragioni storiche, culturali e territoriali.

In questo ambito si inquadrano le riforme regolatorie che, accanto a quelle che si stanno discutendo nel settore del gas naturale, dovranno accompagnare il settore elettrico nell'implementazione delle norme del Clean Energy Package (di seguito CEP).
In quest'ambito l'Autorità individua quattro obiettivi strategici.

 

 

Lo scenario evolutivo richiamato nell'introduzione di contesto implica anche la necessità di una progressiva evoluzione della regolazione dei servizi infrastrutturali. La necessità di garantire l'equilibrio economico finanziario con gli obiettivi di efficientamento del servizio presenta nuove sfide e richiede lo sviluppo di nuovi strumenti regolatori che aumentino la responsabilizzazione dei soggetti regolati nelle scelte gestionali e di investimento, per favorire comportamenti coerenti con gli interessi complessivi del sistema. In tale prospettiva la regolazione dovrà tenere conto anche delle nuove e diverse prospettive che si profilano per i settori gas ed elettrico, il primo chiamato a supportare la fase di transizione verso la decarbonizzazione, il secondo al centro del processo di trasformazione dei sistemi energetici e chiamato a supportare nuovi utilizzi (ad es. la mobilità elettrica), il crescente ruolo della produzione diffusa e l'integrazione di questa con il consumo.

In continuità con il Quadro strategico 2015-18 e con alcune linee di lavoro già da tempo avviate (es. resilienza, misura 2G, metodologie di analisi costi/benefici), l'evoluzione della regolazione riguarda tutti i servizi infrastrutturali dei due settori energia (trasmissione elettrica, trasporto gas, distribuzione elettrica e gas, misura elettrica e gas, GNL e stoccaggio gas), seppure in misura differenziata e graduale.

Il nuovo pacchetto di norme europee del Clean energy package prevede una sempre maggiore partecipazione della domanda ai mercati energetici, anche attraverso nuove forme organizzative di produzione ed autoconsumo collettivo come le comunità energetiche di cittadini e le comunità rinnovabili. Lo sviluppo delle infrastrutture dovrà tenere debito conto di questi nuovi elementi di contesto assicurando che i costi che i consumatori sono chiamati a coprire siano efficienti e sostenibili, che le priorità di investimento degli operatori siano allineate alle esigenze del sistema e che, i livelli di qualità del servizio convergano in tutte le aree del Paese allineati verso quelli delle aree meglio servite.
In questo contesto l'Autorità individua due obiettivi strategici.

 

 

Il sistema energetico è chiamato a gestire le sfide della decarbonizzazione in un contesto di crescente armonizzazione a livello europeo delle politiche energetiche, ove i singoli Piani nazionali integrati energia clima (PNIEC) rappresenteranno un importante strumento per il raggiungimento degli obiettivi europei.

Analogamente, il quadro regolatorio complessivo sarà sempre più affidato ad ACER, l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali di energia a cui le nuove disposizioni del Clean Energy Package attribuiscono nuove competenze e poteri decisionali diretti anche in ambiti sinora riservati alla regolazione nazionale.
In questo contesto l'Autorità ritiene di dover rafforzare la propria partecipazione sia nell'ambito delle attività ACER, per le nuove materie di competenza che si estendono dai mercati all'ingrosso sino alla distribuzione, che in quelle del CEER - l'associazione dei regolatori indipendenti europei dell'energia di cui è membro fondatore sin dal 2000-in particolare per gli aspetti che riguardano i consumatori finali e i mercati retail.

Anche la regolazione delle infrastrutture transfrontaliere (sia realizzate in regime regolato che in esenzione) richiede sempre più la definizione di regimi regolatori sovranazionali, definiti, a seconda dei casi, in accordo con le autorità estere, con ACER e con la Commissione Europea. Con particolare riferimento al settore del gas naturale tale coordinamento potrebbe riguardare anche decisioni relative al decommissioning di alcune infrastrutture di interesse transfrontaliero.

L'Autorità ha sempre promosso la partecipazione attiva alle iniziative di condivisione delle buone pratiche regolatorie a livello internazionale e in particolare con i regolatori della Comunità energetica (ECRB) e del bacino Mediterraneo (MEDREG).
In quest'ambito l'Autorità individua due obiettivi strategici.