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OS.7 Integrazione e aggiornamento di regole uniformi sul territorio nazionale per la gestione dei rapporti tra operatori e utenti nel settore idrico

L'Autorità valuterà le più opportune modalità di integrazione degli standard di qualità contrattuale del servizio idrico introdotti nel 2015, tenendo conto dei compiti (afferenti, ad esempio, alla disciplina della rateizzazione dei pagamenti o della prescrizione al diritto al corrispettivo da parte dei gestori) successivamente attribuiti dal legislatore all'Autorità su vari profili di diretto interesse per l'utenza finale.

Al fine di portare a compimento il sistema di tutele già avviato, sarà oggetto di approfondimento e attenta valutazione da parte dell'Autorità il tema - sollevato dagli operatori anche nell'ambito della consultazione svolta sul quadro strategico oggetto del presente provvedimento - relativo alla trasformazione impiantistica finalizzata all'installazione di dispositivi di misurazione dei consumi per ogni singola unità immobiliare, comunque ritenuta necessaria per garantire l'efficace applicazione delle disposizioni introdotte dalla regolazione a garanzia del consumatore finale, nonché del principio di Water conservation.

Inoltre, l'Autorità - in considerazione dei differenti livelli di morosità riconducibili (a parità di condizioni socio-economiche) alla diversa capacità degli operatori di gestire le attività connesse al recupero del credito (risultate generalmente più efficaci nel caso di gestioni industriali), nonché della disomogeneità nelle procedure riscontrate a livello locale - intende disegnare un quadro trasparente e uniforme sull'intero territorio nazionale per la gestione della morosità nel servizio idrico integrato, svolgendo contestualmente le necessarie attività di controllo a tutela degli utenti vulnerabili ovvero non disalimentabili, e comunque salvaguardando l'equilibro economico-finanziario delle gestioni.

L'Autorità valuterà poi l'introduzione di ulteriori misure tese a rafforzare il percorso di omogeneizzazione e razionalizzazione delle strutture dei corrispettivi, già oggetto di una prima riforma entrata in vigore nel 2018, anche con riferimento alla tariffa dei reflui industriali recapitati in pubblica fognatura.

Principali linee di intervento

  1. Introduzione di meccanismi semplificati di penalizzazione in caso di mancata ottemperanza alle previsioni della regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato, anche alla luce degli standard di qualità attualmente previsti dalle Carte dei servizi.
  2. Aggiornamento della regolazione della qualità contrattuale, anche tenuto conto delle integrazioni che si renderanno necessarie in materia di modalità e periodicità di fatturazione (sulla base, tra l'altro, di quanto previsto, a partire dal 2020 dalla L. 205/2017 in tema di prescrizione del diritto al corrispettivo da parte degli operatori), di rateizzazione dei pagamenti in particolare per le utenze morose, nonché di disciplina degli effetti conseguenti a ritardi nella individuazione di eventuali perdite occulte.
  3. Introduzione di misure (ulteriori rispetto a quelle già introdotte con deliberazione 665/2017/R/idr) per il completamento del processo di riordino delle strutture dei corrispettivi all'utenza, anche a seguito dell'analisi delle articolazioni tariffarie applicate dai gestori, soffermandosi in particolare : i) - con riferimento all'utenza domestica residente, sul corrispettivo applicato alla fascia di consumo agevolato commisurata al quantitativo di acqua necessario a soddisfare i bisogni fondamentali; ii) relativamente alla tariffa di collettamento e depurazione per i reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura, sugli impatti riscontrati in attuazione dei nuovi criteri.
  4. Introduzione di misure per rendere più efficace la progressiva introduzione della tariffa pro capite, calcolata sulla base del numero effettivo di componenti dell'utenza domestica residente.
  5. Regolazione della morosità nel servizio idrico integrato, disciplinando le procedure e le tempistiche per la costituzione in mora e la sospensione/limitazione della fornitura per gli utenti finali, comunque tutelando gli utenti vulnerabili e quelli non disalimentabili.