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Comunicato stampa

Aggiornamento trimestrale per aprile - giugno 2007La spesa totale per le famiglie diminuisce di 35 euro all'anno ( - 2,5%): il gas - 3,4% e l'elettricità - 0,4%

Milano, 29 March 2007

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha provveduto all'aggiornamento periodico, delle tariffe elettriche e del prezzo di riferimento gas, per il secondo trimestre 2007 (aprile - giugno). I provvedimenti, disponibili sul sito www.autorita.energia.it, determinano, per le famiglie, una riduzione del 3,4% per il gas e dello 0,4% per l'elettricità. Su base annua, la spesa media complessiva delle famiglie per il gas e l'elettricità, rispetto al precedente aggiornamento tariffario, diminuirà di 35 euro (-2,5%).


GAS

A partire dal 1° aprile 2007, rispetto al trimestre in corso, il valore medio nazionale (incluse le imposte) è diminuito di 2,37 centesimi di euro/mc; pari al 3,4%. Ciò comporta per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno) una minore spesa annuale di 33 euro.

Tale variazione è la risultante di:

  1. una diminuzione di 2,70 centesimi di euro/mc (lordo imposte) da imputarsi al decremento nei costi della materia prima;
  2. un aumento di 0,33 centesimi di euro/mc (lordo imposte) derivante dal recupero dei parziali conguagli stabiliti nei precedenti quattro aggiornamenti trimestrali.

Il valore medio nazionale delle condizioni economiche di fornitura ("prezzo di riferimento") - per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all'anno definite dall'Autorità (differenziate localmente e che devono essere obbligatoriamente offerte dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte) - è di 66,77 centesimi di euro/mc; ed è composto dalle seguenti voci di costo:

  • distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,43 centesimi di euro/mc (pari al 11,1% del totale)
  • trasporto nazionale 3,34 centesimi di euro/mc (pari al 5,0% del totale)
  • stoccaggio 0,98 centesimi di euro/mc (pari all'1,5% del totale)
  • commercializzazione all'ingrosso 3,58 centesimi di euro/mc (pari al 5,4% del totale)
  • commercializzazione al dettaglio 2,39 centesimi di euro/mc (pari al 3,6% del totale)
  • materia prima 21,32 centesimi di euro/mc (pari al 31,9% del totale)
  • imposte 27,73 centesimi di euro/mc (pari al 41,5% del totale).

A seguito del prolungato contenzioso cui è stata sottoposta la disciplina dell'aggiornamento delle condizioni economiche di fornitura, l'Autorità ha contestualmente definito i valori che gli esercenti l'attività di vendita devono applicare a decorrere dall'1 gennaio 2005, in ottemperanza alle decisioni dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 1 e n. 2 dell'11 gennaio 2007. Tali valori tengono conto dell'esigenza di minimizzare gli oneri amministrativi a carico delle aziende derivanti dai conguagli e della necessità di evitare, a danno dei clienti finali, ingiustificabili sovraremunerazioni per le imprese di approvvigionamento di gas.

L'Autorità ha inoltre ritenuto, in ragione dell'esigenza di trasparenza, chiarezza ed accessibilità dei provvedimenti normativi, di procedere alla riunificazione in un unico provvedimento delle modifiche apportate in materia di criteri di aggiornamento delle condizioni economiche di fornitura del gas naturale, fino ad oggi risultanti da disposizioni contenute in più deliberazioni dell'Autorità.


ELETTRICITA'

Dal 1° aprile 2007, rispetto al trimestre in corso, per il settore domestico (con riferimento ad una tipica famiglia con una potenza impegnata di 3 Kw e consumi di 225 kWh mensili) la diminuzione della tariffa elettrica, al lordo delle imposte, è pari a 0,07 centesimi di euro per kWh, equivalente allo 0,4%. La tariffa in vigore il prossimo trimestre per la medesima famiglia tipo, sarà pari a 15,53 centesimi di euro per kWh, sempre al lordo delle imposte, e determinerà una minore spesa di circa 2 euro all'anno.


La riduzione in media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 0,12 centesimi di euro per kWh (riduzione di -0,9%). In media nazionale la tariffa del mercato vincolato, al netto delle imposte, è pari a 13,07 centesimi di euro per kWh, ed è composta dalle seguenti voci di costo:

  • trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,42 centesimi di euro per kWh (pari al 18,5% del totale)
  • produzione, dispacciamento e vendita ai soli clienti del vincolato (compresi i relativi costi di perequazione) 8,91 centesimi di euro per kWh (pari al 68,2% del totale)
  • componenti specifiche (interrompibilità e disponibilità impianti) 0,16 centesimi di euro per kWh (pari all'1,2% del totale)
  • oneri di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, "stranded costs", rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,58 centesimi di euro per kWh (pari al 12,1% del totale).

La riduzione della tariffa elettrica, resa possibile da una riduzione dei costi di approvvigionamento dell'Acquirente unico (AU), risulta in parte controbilanciata da una variazione fortemente negativa delle quantità di acquisto previste dallo stesso AU. Questa diminuzione di energia ha comportato due effetti: da una parte gli oneri di dispacciamento a consuntivo sono risultati maggiori di quelli preventivati (sulla base di previsioni dello stesso AU) nella tariffa del primo trimestre, dall'altra si è resa necessaria una revisione al rialzo delle componenti, come la UC1, il cui gettito deve essere garantito dall'energia ceduta al mercato vincolato.

Con lo stesso provvedimento l'Autorità ha anche reso noto i nuovi criteri di esazione della componente A6 (stranded costs), per renderli coerenti a quanto previsto dal decreto del Ministro delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 22 giugno 2005.