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Servizio gas - Informazioni generali

Allacciare un'utenza alla rete del gas

L'allacciamento, o connessione, è l'operazione che consente di collegare l'impianto del cliente finale alla rete locale di distribuzione. Si parla invece di attivazione quando l'allacciamento è già stato eseguito e occorre solo far arrivare il gas all'impianto di utenza.

Le imprese distributrici hanno l'obbligo di allacciare i clienti che ne facciano richiesta per le utenze che si trovano nell'area territoriale dove svolgono il servizio in affidamento, purché esista la capacità del sistema, le opere necessarie all'allacciamento siano tecnicamente ed economicamente realizzabili, e siano pagati i contributi di allacciamento.

Richiedere un nuovo allacciamento

Se desideri ottenere l'allacciamento alla rete del gas, ma non hai interesse ad attivare fin da subito la fornitura, devi rivolgerti direttamente all'impresa distributrice locale.

Se invece desideri che insieme all'allacciamento sia anche attivata la fornitura, devi rivolgerti a un'impresa di vendita per stipulare il contratto di fornitura, richiedendo allacciamento e attivazione. L'impresa di vendita inoltrerà per tuo conto la richiesta al distributore locale.

Quanto costa l'allacciamento

I costi di allacciamento sono stabiliti nel Regolamento di utenza, predisposto in base alla concessione con la quale il servizio viene dato in affidamento all'impresa distributrice locale, e sono pubblicati sul sito internet dell'impresa stessa in un apposito prezzario.

Il costo richiesto per l'allacciamento deve comunque essere indicato nel preventivo che viene inviato al cliente per la sua approvazione.

Attivare un'utenza già allacciata

Se ti trasferisci in un'abitazione dove l'allacciamento è già stato realizzato e occorre solo far arrivare il gas all'impianto di utenza, eventualmente posando il contatore, dovrai richiedere l'attivazione della fornitura all'impresa di vendita che hai scelto per la tua fornitura. Questa operazione viene chiamata subentro.

L'impresa di vendita trasmetterà per tuo conto la richiesta di attivazione al distributore locale e, se è previsto dal contratto, potrà chiederti di pagare un contributo per i costi di gestione della pratica.

Se invece ti trasferisci in un'abitazione dove è già attiva una fornitura intestata a chi la occupava in precedenza, puoi chiedere all'impresa di vendita di proseguire la fornitura senza interruzioni intestandola a tuo nome, scegliendo eventualmente una diversa offerta tra quelle proposte dall'impresa stessa. Questa operazione viene chiamata voltura e, se è previsto dal contratto, l'impresa potrà chiederti di pagare un contributo per i costi di gestione della pratica.

Cambiare fornitore

Tutti i clienti del gas naturale possono scegliere liberamente, e cambiare in qualunque momento, l'impresa di vendita e le condizioni contrattuali di fornitura.

Per cambiare fornitore, dopo aver scelto l'offerta più adatta alle tue esigenze tra le diverse offerte disponibili, ti basterà stipulare il nuovo contratto di fornitura in sostituzione di quello precedente. Sarà il nuovo fornitore ad attivare la procedura di cambio fornitore (switching) e cessazione del vecchio contratto (recesso).

Cambiare fornitore non ha costi per il cliente, salvo gli eventuali costi connessi alla stipula del nuovo contratto: imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale, e deposito cauzionale o altra garanzia, se previsto dal contratto.

Confrontare le offerte disponibili

Per confrontare in modo semplice e affidabile le offerte disponibili nella tua località puoi consultare il Portale Offerte, sito pubblico istituito dall’Autorità.

Per ognuna delle offerte disponibili, il Portale calcola una stima della spesa annua in base ai consumi da te indicati o stimati dal sistema in base al tuo utilizzo, e indica le principali caratteristiche dell’offerta. Una serie di filtri ti consente di affinare la ricerca, selezionando solo le offerte che presentano le caratteristiche più adatte alle tue esigenze.

Clienti in condizioni di disagio economico

I clienti domestici che si trovano in condizioni di disagio economico e le famiglie numerose hanno diritto al bonus gas, che consiste in uno sconto sulla bolletta e un rimborso diretto in caso di riscaldamento centralizzato a gas naturale. Gli stessi clienti hanno diritto anche al bonus elettrico e al bonus acqua.

Hai diritto al bonus se il tuo nucleo familiare:

  • ha un indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro; per l'anno 2023 e per i soli bonus elettrico e gas questo valore massimo è stato innalzato a 15.000 euro;
  • comprende almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro; per l'anno 2023 e per i soli bonus elettrico e gas questo valore massimo è stato innalzato a 30.000 euro;
  • è titolare di reddito di cittadinanza o di pensione di cittadinanza.

L'ISEE è l'indicatore della situazione economica della famiglia, generalmente utilizzato in Italia per accedere ai sistemi di assistenza sociale a livello nazionale o locale, e viene calcolato dall'INPS su richiesta dell'interessato. Se il tuo livello ISEE ti dà diritto al bonus, l'INPS attiverà una procedura che ti permetterà di ottenerlo automaticamente.

Informazioni e reclami

Per ottenere informazioni sul servizio o per presentare un reclamo, devi rivolgerti all'impresa di vendita con la quale hai stipulato il contratto di fornitura, utilizzando i canali di comunicazione resi disponibili dall'impresa stessa. Puoi inviare un reclamo all'impresa di distribuzione soltanto se riguarda problemi relativi al servizio di distribuzione o di misura, come ad esempio un ritardo nell'allacciamento.

Se presenti una richiesta di informazioni o un reclamo in forma scritta, l'impresa deve fornirti una risposta scritta, motivata e documentata, entro 30 giorni solari dal giorno in cui ha ricevuto la tua comunicazione.

Per avere informazioni di carattere generale sul servizio gas e sulle regole stabilite dall'Autorità, o avere indicazioni su come risolvere un problema con il tuo fornitore, puoi rivolgerti allo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente, il punto di contatto istituito dall'Autorità che offre gratuitamente diversi servizi di informazione e assistenza ai consumatori.

Risolvere una controversia

Se un problema non ha trovato soluzione presentando un reclamo scritto, puoi tentare di risolvere la controversia attivando una procedura di conciliazione, che prevede un confronto tra cliente e fornitore, o tra loro rappresentanti, allo scopo di trovare una soluzione soddisfacente per entrambi.

Per i clienti del servizio gas, la conciliazione riveste un'importanza particolare: non potrai infatti rivolgerti al giudice ordinario se prima non avrai tentato di risolvere la controversia tramite conciliazione. Il tentativo obbligatorio di conciliazione può essere svolto, in alternativa:

  • presso il Servizio Conciliazione, istituito dall'Autorità;
  • se sei un consumatore domestico, presso gli organismi iscritti nell'elenco degli organismi ADR (Alternative Dispute Resolution) tenuto dall'Autorità;
  • presso le Camere di Commercio che hanno aderito alla Convenzione sottoscritta da Autorità e Unioncamere; per maggiori informazioni puoi consultare la pagina dedicata nel sito dell'ARERA Conciliazione - Camere di commercio aderenti alla convenzione.

 

ultimo aggiornamento
31 luglio 2023