Il 1° luglio 2021 è stata avviata l'iniziativa sperimentale tesa a sfruttare le potenzialità offerte dai misuratori elettronici installati presso tutti i clienti connessi in bassa tensione al fine di offrire una maggiore disponibilità di potenza prelevabile nella fascia oraria notturna/festiva, a parità di spesa e nei soli casi in cui sia dimostrabile l'utilizzo a fini di ricarica di veicoli elettrici. |
La diffusione dei veicoli elettrici porta con sé l'esigenza di una rete di punti di ricarica. Lo sviluppo della mobilità elettrica avrà quindi inevitabili e importanti riflessi sull'evoluzione del sistema elettrico nazionale.
ARERA ritiene essenziale che la crescita della mobilità elettrica si concili con il contestuale sviluppo efficiente del sistema elettrico nel suo complesso: il nuovo segmento di domanda si aggiunge infatti a quelli esistenti, comportando una "nuova elettrificazione" di usi finali tradizionalmente soddisfatti con combustibili liquidi.
È dunque importante valutare con attenzione l'impatto che tale nuova domanda potrà avere sulle reti elettriche, in particolare sulle reti di distribuzione in bassa e media tensione, dove si attesteranno i prelievi delle infrastrutture di ricarica. Al riguardo, è opportuno ricordare che i costi per lo sviluppo, l'esercizio e la manutenzione delle reti elettriche sono posti in capo a tutti gli utenti del sistema elettrico, tramite l'applicazione di tariffe per i servizi di rete non discriminatorie, definite da questa Autorità.
Anche se la ricarica dei veicoli elettrici è un servizio che non rientra nel perimetro della regolazione affidata all'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ARERA ritiene che rientri tra i propri compiti istituzionali anche fornire a cittadini, imprese e istituzioni informazioni il più possibile chiare, precise e utili per compiere le proprie scelte di investimento, proseguendo le attività già intraprese da diversi anni a favore dello sviluppo della mobilità elettrica.
Il contesto normativo europeo e nazionale si è evoluto in modo rilevante tra il 2014 e il 2016, a seguito della Direttiva 2014/94/UE (anche detta DAFI, Alternative Fuel Infrastructrure Directive), recepita nell'ordinamento nazionale con il decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257. Il quadro definito dalla Direttiva 2014/94/UE è basato sul principio che lo sviluppo e l'esercizio delle infrastrutture di ricarica in luoghi accessibili al pubblico dovrebbero essere ispirati ai principi di un mercato concorrenziale con accesso aperto a tutti i soggetti che possiedono e gestiscono punti di ricarica in luoghi aperti al pubblico.
Questi alcuni ulteriori aspetti rilevanti derivanti dal recepimento della Direttiva 2014/94/UE:
Inoltre, il decreto legislativo 257/2016 dispone che il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE), previsto dall'articolo 17‐septies, del decreto‐legge 22 giugno 2012, n. 83 (convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), costituisca la sezione relativa all'energia elettrica del Quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e la realizzazione della relativa infrastruttura.
La riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica definita dalla delibera 582/2015/R/eel ha gradualmente rimosso le barriere esistenti allo sviluppo della cosiddetta "ricarica privata" derivanti dalla precedente struttura progressiva delle tariffe elettriche per i clienti domestici; per un'analisi di dettaglio delle conseguenze positive derivanti da tale riforma sui costi della ricarica di veicoli elettrici si invita a leggere l'Appendice I della Relazione AIR associata a tale deliberazione.
Inoltre, dal 1 aprile 2017 e fino al 31 dicembre 2023, sono state introdotte agevolazioni utili a ridurre la spesa che i clienti domestici devono sostenere per variare la propria potenza contrattualmente impegnata (vedi Atlante per il consumatore)
Fin dal 2012 l'Autorità ha definito una struttura tariffaria "monomia" (cioè espressa solo in c€/kWh, senza componenti fisse o proporzionali alla potenza impegnata) applicabile su richiesta ai punti di prelievo in bassa tensione dedicati al servizio di ricarica dei veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Tale struttura tariffaria è stata confermata anche in seguito, sino al periodo 2020-2023 dalle disposizioni della deliberazione 568/2019 (Allegato A, Testo integrato per il trasporto TIT) (vedi Domande e risposte).
Per contribuire a comprendere quali fattori determinino il costo del servizio di ricarica in ambito pubblico e in ambito privato e quale sia l'effettivo ruolo giocato dalle componenti tariffarie dell'energia elettrica amministrate dall'Autorità rispetto a quelle che sono frutto di dinamiche competitive di mercato, nel 2018 è stato predisposto un documento tecnico che presenta e analizza alcuni scenari di costo del servizio di ricarica per veicoli elettrici:
Prezzi dei servizi di ricarica per veicoli elettrici e sistema tariffario dell'energia elettrica
Si applicano le disposizioni contenute nella delibera 568/2019 (Allegato C - TIC), che non prevedono tipologie di connessione specifiche per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici ma, per i punti di prelievo destinati esclusivamente a tale attività, consentono alcune deroghe alla regolazione generale inerente il numero massimo di punti di prelievo connettibili in una stessa unità immobiliare (vedi Domande e risposte)
Si applicano le disposizioni della deliberazione 646/2015 (Allegato A - TIQE), che prevedono standard specifici per i tempi massimi di connessione alla rete (al netto dei tempi necessari per le autorizzazioni pubbliche, ove necessarie) e rimborsi automatici in caso di mancato rispetto di tali tempi massimi. Il TIQE prevede altresì la possibilità, per gli operatori del servizio di ricarica che abbiano necessità di connessione su larga scala, di concordare con i distributori di energia elettrica un piano temporale delle connessioni.
Nel 2019 l'Autorità ha posto in consultazione pubblica (articolata in due fasi, atti 318/2019/R/eel e 481/2019/R/eel) alcune ipotesi di lavoro ritenute in grado di superare possibili attuali ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica, al fine di conseguire i seguenti obiettivi generali:
Con la deliberazione 568/2019/R/eel, l'Autorità ha dato avvio ai primi interventi e ha fissato una serie di ulteriori passaggi da compiere dal 2020, anche attraverso l'istituzione di tavoli tecnici con i principali soggetti coinvolti dal futuro sviluppo della mobilità elettrica, al fine di valutare i necessari interventi regolatori che possano favorire questa importante transizione, secondo modalità efficienti ed energeticamente sostenibili. Tali tavoli tecnici, i "Focus group sulla mobilità elettrica", hanno coinvolto i principali portatori di interesse nei settori della distribuzione e vendita di energia elettrica nonché della mobilità elettrica, a cui affidare la valutazione approfondita degli aspetti applicativi funzionali all'introduzione di eventuali misure in grado di rimuovere ostacoli di carattere tariffario alla diffusione della mobilità sostenibile.
I lavori svolti nell'ambito dei Focus group si sono configurati come una terza fase di consultazione pubblica e, grazie al fattivo contributo fornito da RSE Spa, da GSE Spa e dai medesimi soggetti associativi che avevano già partecipato alle precedenti fasi di consultazione, hanno finora consentito di:
Nel corso degli ultimi anni, l'Autorità ha svolto il proprio ruolo consultivo nei confronti del Parlamento e del Governo, previsto dall' articolo 2 comma 6 della legge 481/95, in diverse occasioni:
Con la delibera 15 dicembre 2010, ARG/elt 242/10, è stato bandito un concorso per la selezione progetti sperimentali del servizio di ricarica pubblica dei veicoli elettrici, con diversi "modelli di business" dal momento che non era ancora in vigore l'ordinamento conseguente alla Direttiva 2014/94/UE.
Con la delibera 13 luglio 2011, ARG/elt 96/11, l'Autorità, sulla base delle risultanze del Rapporto di valutazione predisposto dai suoi Uffici con il supporto tecnico della società RSE, ha effettuato la selezione dei progetti pilota ammessi all'agevolazione per cinque anni.
I progetti pilota si sono conclusi nel 2015. Una sintesi dei risultati conseguiti nell'ambito dei progetti pilota promossi dall'Autorità è presentata nella Relazione Annuale 2017 Volume 2, pagg. 88-90 e, in maggior dettaglio, nel rapporto predisposto da RSE:
Per richieste di chiarimenti o invio di proposte e suggerimenti: mobilitaelettrica@arera.it