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Scheda tecnica

L'aggiornamento delle condizioni di tutela III trimestre 2021 nel dettaglio

01 July 2021

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Energia elettrica

Nel terzo trimestre 2021 si registrerà un aumento del costo per l'energia elettrica per la famiglia tipo[1] con una variazione della spesa complessiva del 9,9% rispetto al trimestre precedente. Tale variazione è dovuta, per la parte riguardante la spesa per la materia energia, all'incremento della componente PE a copertura dei costi di acquisto dell'energia elettrica (+21,6%), mitigato in parte dalle riduzioni della componente PD a copertura dei prezzi di dispacciamento (-1,5%) e della componente DispBT (-1,1%); la componente PPE per il corrispettivo di perequazione è rimasta invariata.

L'impatto di tali aumenti, di entità straordinaria, è stato in parte mitigato da una manovra straordinaria di riduzione molto significativa del livello delle componenti tariffarie ASOS e ARIM nel terzo trimestre 2021 (per un complessivo -9,1% per la famiglia tipo). Per la prima la riduzione è stata possibile grazie allo stanziamento di 1,2 miliardi di euro (da versare alla Cassa per i servizi energetici e ambientali) previsto nel decreto-legge approvato dal Governo (anche in risposta alle segnalazioni della stessa Autorità). Per la seconda, è stato possibile annullare, transitoriamente, l'elemento Auc7RIM della componente tariffaria ARIM che alimenta il conto per la promozione dell'efficienza energetica del settore elettrico, grazie alla riduzione degli oneri in capo a detto conto a seguito del decreto 21 maggio 2021 (nonché, in generale, alla flessibilità dei conti di gestione presso Cassa.) In controtendenza, è stato necessario procedere ad un primo aumento dell'elemento ASRIM (della medesima componente tariffaria ARIM), il cui gettito copre gli oneri derivanti dal bonus sociale elettrico, stimato in forte incremento a seguito del nuovo regime di riconoscimento automatico del bonus. La somma dei due adeguamenti ha comunque un effetto di riduzione del livello totale della componente ARIM.

Parallelamente, l'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni previste dal decreto-legge 73/21, che ha prolungato di un mese (fino al 31 luglio 2021) gli sconti (già previsti dal decreto-legge Sostegni per il periodo aprile - giugno 2021) per le utenze in bassa tensione diverse dagli usi domestici, in relazione sia alle componenti relative al "trasporto e gestione del contatore", sia a quelle degli "oneri generali di sistema" (cioè, le componenti tariffarie ASOS e ARIM). Come per quelle del trimestre precedente, dette riduzioni non impattano sugli oneri posti in capo agli altri utenti, in quanto sono finanziate da specifici stanziamenti a carico del Bilancio dello Stato.

Gas naturale

Nel terzo trimestre 2021 si registrerà un aumento del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo, con una variazione della spesa complessiva del +15,3% rispetto al trimestre precedente. La variazione è determinata dall'incremento della spesa per la materia gas naturale (+14,1%) dovuta all'aumento della componente CMEM, relativa ai costi di approvvigionamento del gas naturale. A tale variazione si aggiunge un aumento delle componenti relative agli oneri generali di sistema (+1,2%) dovuto, in particolare, alla revisione della componente relativa al risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Rimane invariato, invece, il livello della spesa per il trasporto e la gestione del contatore. In relazione agli oneri generali di sistema, dato che il peso di tali oneri sulla spesa totale dell'utente finale è molto meno significativo di quanto accade nel settore elettrico, non è stato possibile adottare una manovra analoga a quella ricordata sopra per l'elettricità.  In sede del presente aggiornamento tariffario è stato invece adeguato in aumento il livello della componente tariffaria RE, per ottemperare ad una decisione già presa in sede di aggiornamento del I trimestre 2021

L'aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Le aggregazioni e i grafici rispettano le novità introdotte dalla 'bolletta 2.0' che ha previsto una semplificazione dei contenuti e dei termini utilizzati nella bolletta sintetica, quella inviata a tutti, per agevolare la comprensione della spesa finale.[2]

 

Energia elettrica

Dal 1° luglio 2021, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo sarà di 22,89 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso[3]:

Spesa per la materia energia:

  • 11,84 centesimi di euro (51,7% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell'energia, in aumento del 48% rispetto al secondo trimestre 2021;
  • 1,71 centesimi di euro (7,5% del totale della bolletta) per la commercializzazione al dettaglio, in diminuzione del 11% rispetto al secondo trimestre 2021.

 

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:

  • 4,01 centesimi di euro (17,5% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; invariato rispetto al secondo trimestre 2021.

 

Spesa per oneri di sistema:

  • 2,44 centesimi di euro (10,7% del totale della bolletta) per la spesa per oneri di sistema, in diminuzione del 42% rispetto al primo trimestre 2021.

 

Imposte:

  • 2,89 centesimi di euro (12,6% del totale della bolletta) per le imposte che comprendono l'IVA e le accise.

 

Gli oneri di sistema nel III trimestre del 2021

Dal 1° gennaio 2018 le aliquote degli oneri generali relative alle componenti A2, A3, A4, A5, As, MCT, UC4 e UC7 (in vigore fino al 31 dicembre 2017) da applicare a tutte le tipologie di contratto sono distinte nei seguenti raggruppamenti: "Oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili ed alla cogenerazione" (ASOS), che include tutti gli oneri fino al 31 dicembre 2017 coperti dalla componente tariffaria A3, con l'esclusione delle voci di costo riferite alla produzione ascrivibile a rifiuti non biodegradabili; "Rimanenti oneri generali" (ARIM).

La componente tariffaria ASOS a copertura degli oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili pesa per l'80,65% degli oneri generali, risulta ripartita tra i seguenti due elementi:

 

  • 65,83% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e alla cogenerazione CIP 6/92 (quota della ex componente A3);
  • 14,82% per le agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica (ex componente Ae).

La componente tariffaria ARIM, a copertura dei rimanenti oneri generali, pesa complessivamente per il 19,35% degli oneri generali e risulta ripartita tra i seguenti elementi:

  • 0,0% per la promozione dell'efficienza energetica (ex componente UC7);
  • 0,82% per lo sviluppo tecnologico e industriale (componente prima inclusa nella componente UC7);
  • 6,94% oneri per la messa in sicurezza del nucleare e per compensazioni territoriali (ex componenti A2 e MCT), comprensivi dei 135 milioni di euro/anno destinati al Bilancio dello Stato;
  • 1,26% per il sostegno alla ricerca di sistema (ex componente A5);
  • 1,96% per le compensazioni alle imprese elettriche minori (ex componente UC4);
  • 2,53% per i regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci (ex componente A4);
  • 5,84% per il bonus elettrico (ex componente As);
  • 0% per gli incentivi alla produzione di energia da rifiuti non biodegradabili (quota della ex componente A3).

Gas naturale

Dal 1° luglio 2021, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo sarà di 84,67 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, così suddiviso[4]:

Spesa per la materia gas naturale:

 

  • 31,58 centesimi di euro (pari al 37,30% del totale della bolletta) per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con un aumento del 38,6% circa rispetto al secondo trimestre 2021;
  • 5,28 centesimi di euro (6,23%) per la vendita al dettaglio, invariata rispetto al secondo trimestre 2021.

 

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:

  • 13,68 centesimi di euro (16,16%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; invariata rispetto al secondo trimestre 2021.

 

 

Spesa per oneri di sistema:

  • 3,96 centesimi di euro (4,68%) per gli oneri generali di sistema, in lieve aumento rispetto al secondo trimestre 2021.

Imposte:

  • 30,17 centesimi di euro (35,63%) per le imposte che comprendono le accise (18,05%), l'addizionale regionale (2,40%) e l'IVA (15,18%)


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[1] La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui.

[2] Nel dettaglio la bolletta 2.0 prevede che nella prima pagina della bolletta venga indicato anche il costo medio unitario del kilowattora/standard metro cubo, come rapporto tra la spesa totale e i consumi fatturati. Chi volesse approfondire le diverse voci di spesa, può comunque richiedere al proprio fornitore gli elementi di dettaglio, ovvero le diverse pagine con la descrizione analitica delle componenti che determinano la spesa complessiva. Gli elementi di dettaglio saranno sempre forniti in caso di risposta ai reclami. Viene anche data esplicita evidenza alla "spesa oneri di sistema'', una voce fino ad oggi indicata all'interno dei servizi di rete e garantita una maggiore chiarezza in caso di eventuali ricalcoli, cioè in caso di conguagli, che hanno particolare evidenza in un apposito box.

[3] La deliberazione del 30 aprile 2015, 200/2015/R/COM - Bolletta 2.0 - prevede  dal 1° gennaio 2016, una diversa aggregazione delle singole componenti nella fatturazione in bolletta ai clienti finali, ed in particolare le voci che erano comprese nei Servizi di vendita confluiscono  tal quali nella voce Spesa per la materia energia, mentre le voci che erano comprese nei Servizi di rete confluiscono in due distinte aggregazioni che sono la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore (distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità) e la Spesa per oneri di sistema.

[4] La deliberazione del 30 aprile 2015, 200/2015/R/COM - Bolletta 2.0 - prevede, a partire dal 1° gennaio 2016, una diversa aggregazione delle singole componenti nella fatturazione in bolletta ai clienti finali, ed in particolare le voci che erano comprese nei Servizi di vendita confluiscono tal quali nella voce Spesa per la materia gas naturale, mentre le voci che erano comprese nei Servizi di rete confluiscono in due distinte aggregazioni che sono la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore (distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione e qualità) e la Spesa per oneri di sistema (perequazione della commercializzazione della vendita, morosità per i servizi di ultima istanza e interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo fonti rinnovabili).


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