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Atti e documenti

Monitoraggio Retail - Qualità della fatturazione

Incidenza consumi stimati

In merito alla qualità delle stime dei consumi contabilizzati nelle bollette di ricalcolo emerge per entrambi i settori che numerosi operatori non risultano conformi allo standard generale di qualità delle stime dei consumi fatturati di energia elettrica e gas fissato dall'articolo10 del TIF 1

Nel 2023 le non conformità a tale standard generale coinvolgono una quota di bollette non trascurabile in entrambi i settori. In particolare, dalle dichiarazioni degli operatori risultano non conformi nel 2023:

  • nel settore elettrico, il 19,9% (+3,6 p.p.) degli operatori nel settore elettrico che hanno emesso il 14,2% (+12,0) delle bollette contenenti ricalcoli;
  • nel settore del gas, il 12,2% (+2,1%) degli operatori, che hanno emesso 7% delle bollette contenenti ricalcoli (+6,3 p.p.) 2

Sia nel settore elettrico che nel settore del gas la maggioranza delle bollette emesse da tali operatori presenta delle sottostime dei consumi effettivi. Situazione per cui, in esito al ricalcolo, il cliente riceve bollette con importi a suo debito.

 

 

Infine, nel 2023 gli operatori hanno dichiarato di aver fatto ricorso alla fatturazione sulla base di consumi effettivi (in luogo di fatture stimate e miste):

  • nel settore elettrico, in misura preponderante sia in occasione delle bollette di chiusura che di periodo. In tale contesto, l’utilizzo dei dati di misura effettivi nell’emissione di bollette per i Domestici è in diminuzione per le bollette di periodo (87,9%, -0,8 p.p.) e in aumento per le bollette di chiusura (91,7%, + 21,0 p.p.). Con riferimento ai BT Altri usi è in aumento per le bollette di periodo (90,0%, +1,1 p.p.) e in diminuzione per le bollette di chiusura (90,6%, -0,7% p.p.);
  • nel settore del gas, in misura preponderante anche se in riduzione nel caso delle bollette di chiusura (in media 84,3% tra le varie tipologie di cliente, -6,5%) e con percentuali molto ridotte (tra il 63,5%, +17,8 p.p., per i domestici e il 74,7%, +8,4 p.p. per i condomini) anche se in crescita per le bollette di periodo. I livelli di utilizzo dei dati effettivi ai fini della fatturazione nel settore del gas sono pertanto ancora inferiori a quelli raggiunti nel settore elettrico.

Tali evidenze richiedono maggiori approfondimenti al fine di aumentare l'efficacia degli strumenti regolatori in merito e dell'attività di vigilanza dell'Autorità. In particolare, la diminuzione dell’utilizzo dei dati effettivi nelle bollette di chiusura per i domestici del settore del gas (-7,6 p.p.), anche al fine di verificare se frutto di criticità temporanee o che si consolideranno nel tempo.

 

 

 

 

 


1 In particolare, tale standard generale stabilisce che per il complesso del bollette contenenti ricalcoli emesse in ciascun semestre da un determinato venditore di energia elettrica o di gas naturale, i consumi in precedenza stimati non devono pesare sui consumi poi effettivamente rilevati:

per oltre il 50% in valore assoluto rispetto ai consumi effettivi, per l’energia elettrica;

per oltre il 75% in valore assoluto rispetto ai consumi effettivi, per il Gas naturale;

Il sensibile incremento della quota di bollette emesse dagli operatori che non hanno rispettato lo standard generale di qualità delle stime nel 2023 è principalmente legato:

nel settore elettrico, a due operatori di media grandezza che hanno sottostimato eccessivamente, portando a ricalcoli contenenti elevati conguagli a sfavore del cliente: un operatore di media grandezza in entrambi i semestri del ’23;

nel settore del gas, a due operatori di media grandezza che hanno sottostimato eccessivamente, portando a ricalcoli contenenti elevati conguagli a sfavore del cliente: un operatore di media grandezza nel secondo semestre del ’23.