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Atti e documenti

Monitoraggio Retail - Qualità della fatturazione

Tempi di emissione delle fatture di chiusura

 

Per l'emissione delle bollette sintetiche di chiusura, nel 2023, in media gli esercenti la vendita impiegano un tempo inferiore ai termini previsti dalla disciplina, ma leggermente superiore rispetto al tempo medio riscontrato per le bollette sintetiche di periodo. A fronte dei 42 giorni dalla cessazione del rapporto contrattuale previsti dal TIF 1, infatti, il tempo medio di emissione della bolletta sintetica di chiusura è di 14,6 giorni per il settore elettrico e di 19,6 per quello del gas. Per l'emissione delle bollette sintetiche di chiusura, inoltre, vi è un numero non trascurabile di operatori che non rispetta il termine di 42 giorni previsto in tal caso dal TIF, dichiarando tempi medi superiori.

Inoltre, la frequenza dei ritardi è più alta che per le bollette sintetiche di periodo e una quota più alta dei ritardi si risolve con tempi più lunghi. In particolare:

  • nel settore elettrico i ritardi di emissione riguardano complessivamente il 2,6% (-0,8 p.p.) su più di 7,2 Mln di bollette sintetiche di chiusura emesse. Nel dettaglio, riguardano il 2,4% (-1,5 p.p.) su più di 5,1 Mln di bollette sintetiche per i clienti domestici e il 9,2% (+5,2 p.p.) su oltre 1,4 Mln di bollette sintetiche per i clienti BT Altri usi. I ritardi hanno avuto un'incidenza maggiore nel corso del secondo trimestre del 2022;
  • nel settore del gas, trovano una diffusione leggermente superiore a quella dell’elettrico, e in aumento rispetto al 2022 per tutte le tipologie di cliente ad eccezione che per gli Altri usi inferiori a 50.000 Smc. Complessivamente i ritardi riguardando il 4,8% (+0,5 p.p.) su più di 2,7 Mln di bollette di chiusura emesse. Nel dettaglio, riguardano il 4,5%, su circa 2,7 Mln di bollette di chiusura per i clienti domestici (+0,3 p.p.) e il 6,0% (+0,5 p.p.), su quasi 204.000 bollette di chiusura per i clienti non domestici. In tale settore i ritardi hanno avuto un'incidenza maggiore nel corso del primo trimestre del 2023;

  • in entrambi i settori, la quota di bollette di chiusura emesse oltre i due mesi e mezzo dall'ultimo giorno fatturato, e in particolare con ritardi oltre i 91 giorni, è più elevata che per le bollette di periodo per tutte le tipologie di clienti.

    L'analisi dei tempi di emissione per operatore fa emergere una situazione abbastanza omogenea tra i vari venditori del settore elettrico e alcune criticità concentrate su alcuni venditori del settore del gas. In entrambi i settori si segnala la presenza di singoli venditori che emettono bollette di chiusura in ritardo più frequentemente degli altri e con tempi medi molto più lunghi rispetto a quelli previsti dalla disciplina vigente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Corrispondenti alle 6 settimane previste dalla direttiva 2012/27/UE recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 102/14.