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Atti e documenti

Monitoraggio Retail - Morosità

Mancato rispetto dei termini di pagamento

Nel settore elettrico, nel 2023 la capacità dei clienti finali di rispettare i termini di pagamento delle fatture è migliorata per il mercato libero, la maggior tutela e il STGPMI, mentre è peggiorata nella salvaguardia. In particolare, non sono stati rispettati i termini di pagamento da:

  • il 14,6% dei clienti nel mercato libero (-0,4 p.p.), per importi pari al 9,1% del relativo fatturato (-1,1 p.p.);
  • il 12,5% dei clienti in maggior tutela (-1,5 p.p.), per importi pari al 6,8% del relativo fatturato (-5,2 p.p.);
  • il 39,1% dei clienti in salvaguardia (+12,5 p.p.), per importi pari al 26,2% del relativo fatturato (+4,0 p.p.);
  • il 33,7% dei clienti in STGPMI (+13,1 p.p.), per importi pari al 25,1% del relativo fatturato (stabile rispetto all’anno precedente.);
  • il 33,7% dei clienti in STGMICRO, per importi pari al 27,4% del relativo fatturato.

 

 

 

 

Considerando la distinzione per tipologie di clienti, invece, la capacità di rispettare i termini di pagamento delle fatture è migliorata per i clienti domestici e ha avuto delle variazioni non univoche per i clienti Altri usi in BT e in MT. In particolare, non sono stati rispettati i termini di pagamento da:

  • il 13,6% dei clienti domestici (-0,6 p.p.), per importi pari al 6,9% del relativo fatturato (-2,0 p.p.);
  • il 17,5% dei BT altri usi (+0,1 p.p.), per importi pari al 12,2% del relativo fatturato (+1,2 p.p.);
  • il 20,1% degli MT altri usi (-0,2 p.p.), per importi pari al 9,3% del relativo fatturato (-0,8 p.p.);

I clienti alto consumanti rispettano i termini di pagamento delle fatture con maggiore regolarità di quanto non facciano i clienti con consumi più bassi. Tale evidenza è confermata sia considerando le varie tipologie di cliente che distinguendo tra tipi di mercato. In tale analisi si valuta la quota dei clienti finali che non hanno rispettato i termini di pagamento indicati in fattura. Non si distingue dunque tra quelli che hanno pagato in ritardo (oltre tali termini) e quelli che non hanno pagato affatto. Né si distingue per la durata del ritardo con cui i clienti hanno eventualmente pagato in seguito allo scadere dei termini indicati in fattura.

 

 

Nel settore gas, nel 2023 la capacità di rispettare i termini di pagamento migliora per i domestici, i condomini e le attività di servizio pubblico, mentre peggiora per gli Altri usi. In particolare, non sono stati rispettati i termini di pagamento da:

  • il 9,5% dei clienti domestici (-0,2 p.p.);
  • il 42,6% dei condomini (+2,6 p.p.);
  • il 21,2% degli Altri usi inferiori a 50.000 Smc (+4,9 p.p.);
  • l’87,3% degli Altri usi tra 50.000 Smc e 200.000 Smc (+5,8 p.p.);
  • il 23,0% delle Attività di servizio pubblico (-6,4 p.p.).

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Nel mercato libero, in generale migliora la capacità di rispettare i termini di pagamento. In media nel 2023 non hanno rispettato i termini di pagamento il 11,4% dei clienti (-10,0 p.p. rispetto all’anno precedente). Inoltre, nel libero i clienti non domestici alto consumanti rispettano i termini di pagamento delle fatture con maggiore regolarità di quanto non facciano i clienti con consumi più bassi. Diversamente nel 2023 per i domestici del mercato libero sono i clienti con consumi più bassi a rispettare i termini di pagamento delle fatture con maggiore regolarità di quanto non facciano i clienti con consumi più alti. Nel Servizio di tutela si riduce leggermente la quota di fatturato per cui non sono stati rispettati i termini di pagamento (8,3% nel 2023 con +4,1 p.p.). Nel servizio di tutela, i clienti con consumi più elevati rispettano i termini di pagamento delle fatture con maggiore regolarità di quanto non facciano i clienti con consumi più bassi.