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OS.20 Promuovere strumenti per supportare il riordino degli assetti del settore ambientale

L'Autorità, in coerenza con le funzioni attribuitele dal legislatore, si propone di individuare e implementare ulteriori misure volte a rafforzare i processi di aggregazione degli operatori, e a supportare il riordino, da parte degli enti preposti, della governance del settore idrico e dei rifiuti, tra l'altro potenziando la cooperazione con le altre Istituzioni competenti, a partire dagli attuali strumenti di interlocuzione tecnico- istituzionale con Regioni e Autonomie Locali.

Principali linee di intervento

  1. Con riguardo al settore idrico, contributo alle attività di riforma previste dal PNRR, tese a "rafforzare il processo di industrializzazione del settore (...) e [a] ridurre il divario esistente (water service divide) tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno". La relazione sul riordino degli assetti del settore idrico che l'Autorità è chiamata a trasmettere semestralmente alla Camera, potrà costituire la sede in cui dare conto dello stato di attuazione delle iniziative intraprese, anche proponendo soluzioni ulteriori per il superamento di eventuali criticità di cui si rinvenisse la perdurante presenza.
  2. Aggiornamento del sistema di previsioni alla base delle determinazioni tariffarie d'ufficio e dell'esclusione dall'aggiornamento tariffario, nonché individuazione di nuovi strumenti, per cogliere tutte le opportunità insite nella "regolazione di convergenza", introdotta con il metodo tariffario idrico per il terzo periodo regolatorio (MTI-3) e volta alla progressiva riduzione dei differenziali nei livelli di prestazione del servizio e nella possibilità di accesso all'acqua, tra le aree del Paese. Contestualmente, verrà avviata una attività di controllo sul rispetto degli specifici programmi di impegni presentati all'Autorità - in sede di ricorso allo "schema regolatorio di convergenza" (ossia alle regole tariffarie semplificate per il superamento del "water service divide") - relativamente agli obblighi di qualità tecnica, di qualità contrattuale e di corretta tenuta di registri tecnico-contabili.
  3. Ricognizione sistematica delle caratteristiche degli assetti di governo locale nel settore dei rifiuti (promuovendo la piena operatività degli Enti di governo dell'ambito, molti dei quali ancora in fase di costituzione), nonché promozione di una compliance alla regolazione sull'intero territorio nazionaleindividuando soluzioni per agevolare le attività di approvazione dei piani economico-finanziari e per indurre una progressiva razionalizzazione e semplificazione delle procedure necessarie (anche favorendone la digitalizzazione) e degli atti richiesti (prevedendo, ai fini delle verifiche istruttorie in ordine alla relativa coerenza, più agili modalità di coinvolgimento degli Enti territorialmente competenti, ovvero - nelle realtà in cui questi siano individuabili in soggetti diversi dagli Enti di governo dell'ambito, costituiti ed operativi - dei loro referenti stabilmente identificati). Le citate attività saranno accompagnate, in analogia a quanto già avvenuto in fase di prima applicazione della regolazione tariffaria del settore, dalla messa a disposizione di strumenti di supporto alle attività in capo ai gestori e agli Enti territorialmente competenti, fornendo lo strumento di calcolo (elaborato dall'Autorità in applicazione della metodologia tariffaria), lo schema di relazione descrittiva della proposta tariffaria (per omogenizzare la rappresentazione delle informazioni), una guida per la corretta compilazione dei citati strumenti.
  4. Rafforzamento, anche nel settore dei rifiuti, di meccanismi volti a promuovere l'aggregazione di operatori di dimensioni meno efficienti, al fine di superare l'attuale frammentazione gestionale e favorire l'implementazione di sistemi gestionali organizzati su scale territoriali efficienti, a livello di ambito.