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Comunicato stampa

Trimestre luglio-settembre: aumenta la tariffa elettrica (1,2%), confermata quella del gas

Il rincaro dei combustibili ha pesato sui costi della produzione elettrica ma la tariffa si mantiene inferiore a quella di inizio anno

Milano, 28 June 2004

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha aggiornato le tariffe di

elettricità e gas per il terzo trimestre 2004, deliberando un aumento della

tariffa elettrica dell'1,2% per il settore domestico (1,4% in media nazionale)

mentre è stata confermata la tariffa di riferimento del gas metano già in

vigore. Sui meccanismi di aggiornamento tariffario hanno pesato i forti rialzi

dei prezzi del petrolio degli ultimi tre mesi che trascinano quelli del metano e

dei combustibili per la produzione termoelettrica. Nel caso del gas gli aumenti,

rispetto al dato medio dei nove mesi precedenti, non hanno comunque superato la

soglia di invarianza oltre la quale si procede all'aggiornamento tariffario. Per

l'elettricità, invece, gli aumenti dei costi di produzione si riflettono sui

prezzi della borsa elettrica con un effetto meno differito. I provvedimenti sono

disponibili sul sito www.autorità.energia.it

Elettricità. L'aumento per luglio-settembre 2004 segue tre trimestri

in discesa e uno di stabilità; nel corso del 2004 si sono registrate due

riduzioni di entità analoghe: la prima lo scorso 1 febbraio per effetto della

riduzione delle tariffe di trasporto e distribuzione dell'elettricità per gli

anni 2004-2007, la seconda con l'aggiornamento dell'1 aprile. Nonostante

l'inflazione, la tariffa per il prossimo trimestre si mantiene quindi inferiore

a quella in vigore lo scorso gennaio. Per gli aggiornamenti trimestrali

l'Autorità si basa sui costi di acquisto dell'elettricità sostenuti

dall'Acquirente Unico per conto dei clienti del mercato "vincolato"

(famiglie, commercio, artigianato) e anche sulle previsioni di spesa formulate

dallo stesso per i mesi successivi. Per i suoi approvvigionamenti l'Acquirente

Unico, oltre a beneficiare delle quote di energia di importazione e di energia

cosiddetta Cip6 ad esso riservate, può individuare ogni più opportuno mix di

copertura. In particolare può acquistare in borsa o stipulare contratti

bilaterali anche del tipo per differenze (a prezzi prefissati) in relazione agli

andamenti del mercato, pur sempre correlati a quelli dei costi della produzione.

Questi ultimi, a loro volta, e per il nostro Paese in particolare, risentono

dell'andamento dei prezzi del petrolio e dei combustibili per le centrali

termoelettriche che si riflettono in borsa. Più in generale, per promuovere la

concorrenza sul mercato dell'elettricità e prevenire anomalie di prezzi dovute

ad eventuale esercizio di potere di dominanza di alcuni produttori, l'Autorità

ha avviato una serie di iniziative sull'andamento delle borsa nell'ambito dei

propri compiti di controllo e sorveglianza a tutela dei consumatori.

L'aggiornamento delle tariffarie ha riguardato anche alcune delle componenti a

copertura degli oneri generali di sistema, che sono state rimodulate in linea

con le previsioni di necessità di gettito per i prossimi mesi. Per la famiglia

residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che

rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, l'aumento dell'1,2%

corrisponde ad una maggiore spesa, comprese le tasse, di circa 3,60 euro

all'anno. La tariffa media nazionale al netto delle imposte risulta ora pari a

10,18 centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci:

trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei

costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,36

centesimi di euro per kWh (23,2%); produzione, dispacciamento e vendita 6,53

centesimi di euro per kWh (64,2%); componenti specifiche (certificati verdi,

interrompibilità, disponibilità impianti e riconciliazione) 0,33 centesimi di

euro per kWh (3,2%); oneri generali di sistema (energia rinnovabile, ricerca,

nucleare, stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite) 0,96 centesimi di

euro per kWh (9,4%).

Gas metano. La variazione delle quotazioni dei greggi e dei prodotti

petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano (basato su medie di

nove mesi), non ha superato la soglia di invarianza (5%) oltre la quale è

previsto l'adeguamento della relativa componente tariffaria. E' stata pertanto

confermata la tariffa di riferimento già in vigore per chi utilizza meno di 200

mila metri cubi all'anno, definita dall'Autorità e che deve essere

obbligatoriamente offerta dai venditori accanto a loro eventuali diverse

proposte. Come anche per il settore elettrico prima dell'avvento della borsa, il

sistema di aggiornamento trimestrale del costo del gas metano, anch'esso

soggetto alle variazioni internazionali del prezzo del petrolio, procrastina nel

tempo eventuali aumenti e riduzioni. I recenti rialzi potranno quindi

riflettersi nell'aggiornamento per l'ultimo trimestre dell'anno.