Seguici su:






Comunicato stampa

Trimestre aprile-giugno 2004: scende l'elettricità (-1%), stabile il gas.  Avvio della borsa elettrica: completate le regole per il suo funzionamento e per la tutela dei consumatori.

Milano, 27 marzo 2004

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha aggiornato le tariffe di

elettricità e gas per il secondo trimestre 2004, deliberando una riduzione

della tariffa elettrica dell'1% per il settore domestico (-0,9% in media

nazionale) mentre è stata confermata la tariffa di riferimento del gas metano

già in vigore. L'Autorità ha anche adottato i previsti provvedimenti di

propria competenza per il funzionamento e per la tutela dei consumatori relativi

all'avvio della borsa dell'elettricità dal prossimo 31 marzo. I provvedimenti

sono disponibili sul sito www.autorità.energia.it

Elettricità. L'andamento dei prezzi internazionali dei combustibili

utilizzati per la produzione di energia elettrica e l'andamento del cambio

euro/dollaro nel semestre settembre 2003 - febbraio 2004, rispetto ai sei mesi

precedenti, hanno consentito di apportare una riduzione del 4,5% delle

componenti tariffarie a copertura dei costi di produzione e dispacciamento. Tale

riduzione, dovuta al calo dei costi per il combustibile, è in parte compensata

dalla introduzione di nuove componenti tariffarie per la remunerazione del

servizio di interrompibilità e l'incentivazione a rendere disponibili gli

impianti elettrici nei periodi di maggior domanda, come disposto dal Ministero

delle Attività Produttive e dal Decreto legislativo 379/2003 al fine di

aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti. E' stato anche adeguato il

prelievo a copertura dei certificati verdi, che incentivano la produzione da

fonti rinnovabili, mentre altre componenti sono state ridotte in previsione di

una minore necessità di gettito.

Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225

kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, la

riduzione decisa dall'Autorità è dell'1%, pari ad una minore spesa, comprese

le tasse, di circa 3 euro all'anno.

La riduzione odierna segue un trimestre di stabilità preceduto da altri due

trimestri in discesa e si cumula con la riduzione, di analogo importo, disposta

dallo scorso 1 febbraio per effetto della ridefinizione delle tariffe di

trasporto dell'elettricità per gli anni 2004-2007; si conferma l'andamento

delle tariffe elettriche inferiore al tasso di inflazione.

La tariffa media nazionale al netto delle imposte risulta ora pari 10,04

centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci: trasmissione,

distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei costi di

perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,36 centesimi di euro

per kWh (23,5%); produzione, dispacciamento e vendita 6,39 centesimi di euro per

kWh (63,6%); componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità,

disponibilità impianti e riconciliazione) 0,36 centesimi di euro per kWh

(3,6%); oneri generali di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare,

stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite) 0,93 centesimi di euro per

kWh (9,3%).

Gas metano. La variazione delle quotazioni dei greggi e dei prodotti

petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano (basato su medie di

nove mesi), non ha superato la soglia di invarianza oltre la quale è previsto

l'adeguamento della relativa componente tariffaria. E' stata pertanto confermata

la tariffa di riferimento già in vigore per chi utilizza meno di 200 mila metri

cubi all'anno, definita dall'Autorità e che deve essere obbligatoriamente

offerta dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte.

Avvio della borsa. L'Autorità è stata costantemente impegnata in

questi mesi nel favorire, in coerenza con l'evolversi della situazione, la

realizzazione del mercato organizzato dell'elettricità il cui avvio,

ufficializzato giovedì scorso dal Ministero delle Attività Produttive, è reso

operativo dai provvedimenti odierni. L'azione dell'Autorità si è concentrata

nella definizione di regole - che è stato possibile completare a fronte degli

esiti delle prove tecniche e dei contratti stipulati dall'Acquirente Unico - a

tutela dei consumatori più deboli di fronte ai rischi di volatilità dei

prezzi. Il corretto funzionamento della borsa elettrica è destinato a fornire

agli operatori i giusti segnali di convenienza per gli investimenti in nuove

centrali, con ciò contribuendo a migliorare la sicurezza del sistema elettrico.

Nell'ambito del processo di liberalizzazione la borsa dell'elettricità

costituisce il principale strumento per la promozione della concorrenza,

perseguita dall'Autorità per garantire la massima efficienza generale del

sistema, la riduzione dei prezzi e la sicurezza delle forniture.

  • Dispacciamento di merito economico. L'Autorità ha avviato il regime di selezione degli impianti per la produzione di energia elettrica basato sulle offerte di prezzi da parte dei produttori di elettricità nella borsa elettrica. Il nuovo regime potrà consentire maggiore efficienza nella produzione di elettricità e nella programmazione dei consumi. L'Autorità ha inoltre approvato le regole di dispacciamento predisposte dal Gestore della rete per l'anno 2004. Per dare certezza al sistema e tempo agli operatori per prepararsi, il provvedimento regola anche la partecipazione diretta dei clienti alle contrattazioni di borsa: fino alla fine del 2004 la domanda sarà infatti espressa dal Gestore della rete al fine di garantire la copertura del fabbisogno nazionale nella fase di avvio.
  • Controllo del potere di mercato. Per prevenire situazioni che si possano prestare a comportamenti speculativi l'Autorità ha incaricato l'Acquirente Unico di provvedere allo svolgimento di aste al ribasso per la stipula di contratti differenziali di acquisto dell'elettricità da destinare ai clienti vincolati. Se il prezzo di borsa sarà maggiore di quanto stabilito nel contratto il fornitore pagherà la differenza all'Acquirente Unico; il contrario se il prezzo di borsa sarà più basso. Le prime aste, conclusesi ieri e aventi come base il prezzo amministrato definito dall'Autorità, hanno già permesso all'Acquirente Unico di incrementare gli acquisti di elettricità, a prezzi vantaggiosi per i consumatori e stabili fino alla fine dell'anno, per oltre il 50% della domanda del mercato vincolato. L'Acquirente Unico è stato autorizzato a svolgere altre aste al ribasso con prezzi base che devono comunque risultare complessivamente favorevoli ai consumatori. Confermata per il 2004 la sorveglianza sulla coerenza tra le quantità offerte dai produttori e le loro capacità produttive, che saranno calcolate su due macro zone, nord e resto d'Italia. I produttori che non offriranno la capacità minima prevista in presenza di prezzi mensili e giornalieri crescenti riceveranno per tutte le zone il prezzo effettivamente offerto e non quello marginale determinatosi in borsa. Questo strumento di controllo del potere di mercato sarà tanto meno stringente quanto più estesi saranno i contratti differenziali. Altri strumenti di monitoraggio permetteranno all'Autorità la dovuta sorveglianza per iniziative a prevenzione di eventuali anomalie del mercato.
  • Remunerazione della capacità produttiva. A conclusione del processo di consultazione avviato con un documento di proposta lo scorso 18 marzo, l'Autorità ha definito le regole transitorie per il 2004 per la remunerazione della capacità produttiva messa a disposizione del sistema elettrico nazionale per far fronte ad eventuali criticità stagionali. Il provvedimento, adottato in attuazione del decreto legislativo 379/2003 che prevedeva una remunerazione in linea con quanto già disposto per il servizio di riserva, si basa sulle ultime previsioni formulate dal Gestore della rete sui periodi di maggior domanda di elettricità. L'esperienza dello scorso anno ha dimostrato lo spostamento verso il periodo estivo dei picchi di consumo. L'incentivo disposto a favore dei produttori sarà correlato agli andamenti dei prezzi di borsa dei prossimi mesi: l'Autorità ha infatti ritenuto che in presenza di prezzi alti i produttori troveranno nella borsa stessa la remunerazione per la disponibilità degli impianti, mentre prezzi bassi permetteranno compensazioni senza aggravi eccessivi per i consumatori, che si gioveranno di una maggiore certezza delle forniture.