Comunicato stampa
Modificata come richiesto dal Tar Lombardia la disciplina delle aste dell'energia Cip6
Il Gestore della rete può riavviare le procedure di assegnazione
Milano, 22 gennaio 2002
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha modificato la disciplina
delle aste per la cessione al mercato libero dell'energia elettrica prodotta da
fonti incentivate rinnovabili e assimilate (impianti Cip6), parzialmente sospesa
dal Tar della Lombardia, rinunciando all'annunciato ricorso al Consiglio di
Stato. La nuova delibera permette al Gestore della rete di trasmissione
nazionale di riavviare le procedure per l'effettuazione della terza delle tre
aste previste, sospesa per l'accoglimento del ricorso presentato dall'Enel. La
delibera, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è disponibile sul
sito internet www.autorita.energia.it
L'Autorità, per tenere conto delle osservazioni formulate dal Tar, ha
modificato il tetto agli acquisti possibili da parte di un solo operatore sul
complesso delle tre aste, due delle quali già concluse, elevandolo dal 15 al
20%. Lo stesso limite si applica al mercato secondario, per il quale in
precedenza non era previsto. L'energia assegnabile con la terza asta, che non
richiede requisiti di interrompibilità degli impianti, ammonta a 3180 MW (2.500
previsti più 680 MW non assegnati con la seconda asta). Nessun operatore potrà
quindi detenere più di 900 MW.
L'Autorità ha ritenuto che i tempi del giudizio in appello sulla sospensiva,
sia pur con procedura d'urgenza, e ancor più i tempi per il giudizio di merito,
non fossero compatibili con l'esigenza degli operatori del mercato libero
dell'energia di avere certezza sulle effettive disponibilità nel 2002.