Seguici su:






Scheda tecnica

Rapporto 309/2015/I/efr

Stato e prospettive del meccanismo dei titoli di efficienza energetica

30 giugno 2015

L'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato e pubblicato il rapporto 309/2015/I/efr, relativo allo "Stato e prospettive del meccanismo dei titoli di efficienza energetica".
Con il Rapporto si intende, in primis, riportare alcuni dati relativi agli scambi di titoli di efficienza energetica registrati presso il mercato organizzato e ai prezzi dell'energia per i clienti finali domestici, la cui rilevazione è necessaria al fine di poter determinare il valore del contributo tariffario definitivo per l'anno d'obbligo 2014 e del contributo tariffario preventivo per l'anno d'obbligo 2015, ai sensi dell'articolo 3, commi 2 e 1, della deliberazione 13/2014/R/eel. Con l'occasione vengono esposte considerazioni relative al mercato e alle strategie degli operatori.
Le analisi contenute potranno rappresentare elementi utili per le future scelte regolatorie da parte dell'Autorità, a cominciare dai criteri per la definizione del contributo tariffario da riconoscere ai soggetti obbligati e adempienti ai propri obblighi. Oltre a ciò, il presente Rapporto rappresenta l'occasione anche per alcune considerazioni sull'impatto del meccanismo stesso sulle bollette elettriche e del gas, anche alla luce dei futuri interventi normativi previsti, e dell'aggiornamento delle Linee guida, previsto a breve termine in attuazione del decreto legislativo 102/14.

In particolare, il secondo capitolo del Rapporto è preliminarmente dedicato all'analisi dei risultati conseguiti e alla presentazione delle prospettive future del meccanismo; nello specifico, da tale sezione si segnala:

  • l'aumento dei titoli emessi, soprattutto a seguito di progetti presentati mediante il metodo a consuntivo che, già riscontrato da qualche anno, è naturalmente indice della maturità raggiunta dal meccanismo ed ha permesso di configurare i titoli di efficienza energetica come uno strumento incentivante imprescindibile nell'ambito dei settori industriale e del terziario medio-grande;
  • la previsione di ulteriori stimoli all'interesse degli operatori per interventi nei settori più energivori derivante dall'obbligo di esecuzione periodica di diagnosi energetiche previsto dal decreto legislativo 102/14, nei confronti delle c.d. grandi imprese, che permetteranno l'individuazione di potenzialità di interventi di efficienza energetica, la cui progressiva attuazione deve essere economicamente supportata dal meccanismo;
  • la conseguente stima, per i prossimi anni, di un'ulteriore crescita dei risparmi ottenuti e certificati negli ambiti di applicazione del decreto legislativo 102/14; esso inoltre, nello stabilire che, a partire da luglio 2016, la partecipazione al meccanismo sarà permessa, oltre che ai distributori energia elettrica e gas, ai soli soggetti volontari certificati da organismi accreditati, spinge verso ulteriori evoluzioni professionali dei soggetti coinvolti;
  • il continuo interesse, da parte degli operatori, per alcune delle schede tecniche approvate nei primi anni del meccanismo (in particolare quelle relative al settore edilizio) rispetto, in generale, a un più limitato uso delle nuove schede tecniche approvate con il decreto del 2012. Ciò conferma il ricorso al meccanismo dei TEE anche come alternativa ad altre incentivazioni disponibili (detrazioni fiscali e conto energia termico), secondo un principio proprio di uno strumento di mercato che è finalizzato alla scelta dello strumento incentivante più adatto all'intervento e/o all'approccio economico-finanziario adottato nei confronti del cliente finale;
  • l'importanza dei controlli in situ, al fine di verificare l'esatta e completa rispondenza degli interventi oggetto di incentivazione rispetto alla metodologia a consuntivo proposta oppure alle schede tecniche utilizzate a tale fine.

Il terzo capitolo riguarda l'analisi degli scambi dei TEE, avvenuti sia presso il mercato che tramite accordi bilaterali. In particolare, si osserva che nel periodo giugno 2014 - maggio 2015 (ovvero quello rilevante per la determinazione del contributo tariffario 2014), il valore medio ponderato dei prezzi degli scambi presso la borsa è risultato essere pari a 105,03 €/TEE, in calo del 6,4% rispetto all'analogo valore riscontrato nei dodici mesi precedenti. Preso atto di tale valore, ai sensi della deliberazione 13/2014/R/efr e con determina del Direttore della Direzione Mercati dell'Autorità 13/2015 è stato comunicato il valore del contributo tariffario unitario definitivo a valere per l'anno d'obbligo 2014, pari a 105,83 €/TEE.
Nel Rapporto viene mostrato l'andamento dei prezzi medi di scambio dei TEE in borsa per ciascuna sessione del periodo rilevante. Nel periodo di osservazione non si è verificata l'ampia volatilità dei prezzi invece riscontrata nei dodici mesi precedenti ed estesamente commentata dall'Autorità nel Rapporto 2014 sullo stato dei servizi.

Il fatto, già notato l'anno scorso, che la quantità mensile di TEE in ingresso nei conti proprietà dei distributori sia inferiore rispetto a quella complessivamente scambiata conferma la rilevante partecipazione agli scambi da parte di soggetti che operano da trader ovvero acquistano TEE a fini speculativi o per conto di soggetti obbligati. Quanto sopra è confermato dal fatto che la quantità totale di TEE scambiata nel periodo compreso tra giugno 2014 e maggio 2015 (pari a circa 9,1 milioni di titoli) è superiore sia all'intero obiettivo aggiornato (pari a meno di 7,9 milioni di titoli) sia ai titoli erogati nel medesimo periodo.
Il quarto capitolo riporta infine l'impatto complessivo del meccanismo dei titoli in bolletta, a valere sulla la componente UC7 applicata alle tariffe elettriche e sulle le componenti RE e RET applicate alle tariffe del gas. In particolare, viene evidenziato come la stima degli oneri previsti in pagamento quest'anno (afferenti all'obbligo 2014) possa interrompere il trend di crescita sinora riscontrato, anche considerato che il contributo tariffario 2014 è minore di quello del 2013 di circa il 4%, e in attesa della fissazione di nuovi obiettivi di risparmio energetico per gli anni successivi al 2016.

La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.
 

Documenti collegati