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Scheda tecnica

Delibera 427/2014/I/eel

Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita in Italia per l’anno 2012

07 agosto 2014

Con la delibera 427/2014/I/eel, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato il documento sul "Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita per l'anno 2012".  Tale relazione annuale, redatta sulla base delle informazioni trasmesse da Terna, evidenzia in particolare lo stato di diffusione della generazione distribuita e della piccola generazione in Italia (con evidenza di dati regionali) relativamente all'anno 2012 e il quadro regolatorio di interesse per la generazione distribuita.
Fin dal 2006 la generazione distribuita è stata oggetto di monitoraggio da parte dell'Autorità, in considerazione della sua sempre maggiore diffusione e dei conseguenti effetti sul sistema elettrico.
A partire da quest'anno, ai fini del monitoraggio, viene utilizzata la definizione di "generazione distribuita" introdotta dalla direttiva 2009/72/CE e recepita in Italia dal decreto legislativo n. 93/11.
Pertanto, nell'ambito del monitoraggio sono considerati gli impianti di generazione riconducibili a:

  • Generazione distribuita (GD): insieme degli impianti di generazione connessi alle reti elettriche di distribuzione (fino al monitoraggio 2011, con il termine "generazione distribuita", veniva invece considerato l'insieme degli impianti di generazione con potenza nominale inferiore a 10 MVA, tra cui rientravano anche alcuni impianti connessi alla rete di trasmissione nazionale e in cui non venivano inclusi altri impianti di taglia superiore a 10 MVA ma connessi alle reti di distribuzione);
  • Piccola generazione (PG): insieme degli impianti per la produzione di energia elettrica, anche in assetto cogenerativo, con capacità di generazione non superiore a 1 MW;
  • Microgenerazione (MG): insieme degli impianti per la produzione di energia elettrica, anche in assetto cogenerativo, con capacità di generazione inferiore a 50 kWe (sottoinsieme della PG).

Nel monitoraggio, tuttavia, al fine di confrontare le informazioni relative all'anno 2012 con quelle degli anni passati e di analizzarne l'andamento storico, sono riportate anche alcune analisi relative alla generazione distribuita secondo la definizione precedentemente in essere. Proprio da tale confronto emerge, rispetto agli anni precedenti, un trend di crescita con riferimento sia al numero di impianti che alla potenza installata e alla produzione lorda. Particolarmente evidente è il notevole sviluppo degli impianti di piccola taglia (per lo più fotovoltaici).

Dal rapporto e dai numerosi dati e grafici riportati emerge che, con riferimento alla nuova definizione di generazione distribuita, nel 2012 risultavano installati 484.912 impianti per una potenza efficiente lorda totale pari a circa 30.374 MW (circa il 24,5% della potenza efficiente lorda del parco di generazione nazionale) e unaproduzione lorda pari a 57,1 TWh (circa il 19,1% dell'intera produzione nazionale di energia elettrica, pari a circa 299,3 TWh). Inoltre, nel 2012, circa 20,3 TWh sono stati prodotti da impianti di PG (482.383 impianti per 15.105 MW installati). 
Relativamente al mix di fonti, nell'anno 2012, il 68,7% dell'energia elettrica prodotta dagli impianti di GD è di origine rinnovabile e, tra le fonti rinnovabili, la principale è la fonte solare per una produzione pari al 31,1% dell'intera produzione da GD. Per quanto riguarda invece la PG, il mix di fonti è molto diverso da quello che caratterizza la GD e ancora più spostato verso la produzione da fonte solare e da biomasse, biogas e bioliquidi con una scarsa incidenza delle fonti non rinnovabili. Più in dettaglio, il 98,3% dell'energia elettrica prodotta dagli impianti di PG è di origine rinnovabile e, tra le fonti rinnovabili, la principale è la fonte solare, la cui incidenza è in aumento e pari, per l'anno 2012, al 69,3%.
Considerando i consumi e la produzione, nel caso della GD, la quota di utilizzo per autoconsumo dell'energia elettrica prodotta è pari al 40%, mentre il 57,5% dell'energia prodotta è stato immesso in rete e il restante 2,5% è stato utilizzato per l'alimentazione dei servizi ausiliari della produzione (servizi ausiliari di centrale e perdite nei trasformatori di centrale). Più in dettaglio, il 37% del totale dell'energia prodotta è stata ceduta direttamente sul mercato, mentre il restante 20,5% è stato ritirato dal Gestore dei Servizi Energetici (di cui lo 0,1% ai sensi del provvedimento Cip n. 6/92, confermando il trend di riduzione verificatosi negli ultimi anni imputabile al termine del periodo di diritto, il 7% nell'ambito del regime incentivante in tariffa fissa onnicomprensiva, il 13,4% nell'ambito del ritiro dedicato e dello scambio sul posto).
Relativamente al quadro regolatorio assumono particolare rilevanza gli interventi volti a promuovere l'integrazione degli impianti di GD nel sistema elettrico affinché possano avere uno sviluppo crescente e sostenibile nel tempo, garantendo la sicurezza del sistema elettrico medesimo. Tale obiettivo può essere raggiunto operando su due fronti:

  1. innovando le modalità di gestione delle reti e degli impianti (ovvero attraverso una revisione ed ottimizzazione del servizio di dispacciamento, che consideri il nuovo contesto strutturale e di mercato in corso di rapido mutamento e le conseguenti maggiori esigenze di flessibilità del sistema);
  2. promuovendo lo sviluppo delle infrastrutture di rete (tra cui le smart grids).

(*) La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.

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