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Monitoraggio Retail - Offerte e prezzi

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Offerte e prezzi

 

Nel mercato libero di entrambi i settori le offerte commerciali sono tipicamente differenziate dai servizi di tutela. Sono infatti presenti offerte a prezzo fisso e offerte che includono servizi aggiuntivi, sia a prezzo fisso che variabile, mentre i servizi di tutela sono basati su un prezzo variabile e sull'assenza di servizi aggiuntivi. Il servizio di maggior tutela nel settore elettrico e quello di tutela nel settore del gas sono, infatti, limitati alla somministrazione dell'energia o del gas a un prezzo che riflette le condizioni prevalenti nel mercato all'ingrosso.

Tale differenziazione è rilevata considerando sia le offerte disponibili nel Portale Offerte che le offerte effettivamente sottoscritte dai clienti.

Nel Portale Offerte per il settore elettrico sono rilevate a dicembre 2022 1.009 offerte commerciabili disponibili per i clienti domestici e 1.019 per i BT Altri usi. A differenza di quanto rilevato fino al 2020, complessivamente per entrambe le tipologie di cliente nel 2022 per il secondo anno consecutivo, sono preponderanti tra le disponibili le offerte a prezzo variabile, 78,4% (+17,0 p.p. in un anno) rispetto a quelle a prezzo fisso, pari al 21,6%. Tale cambiamento nella proporzione in cui sono disponibili offerte a prezzo fisso e variabile è fortemente legato all'andamento dei prezzi all'ingrosso rilevato a partire dalla metà del 2021 e che ha caratterizzato tutto il 2022. A seguito di tale incremento dei prezzi, molti venditori hanno orientato la propria offerta su formule di prezzo variabile, in grado di intercettare maggiormente il rischio prezzo in uno scenario particolarmente complesso quale quello attuale, riducendo il rischio delle più complesse previsioni e coperture necessarie per formulare un'offerta a prezzo fisso.

 

 

 

Nel settore del gas naturale sono rilevate a dicembre 2022 821 offerte per i clienti domestici, 672 per i Condomini e 383 per gli altri usi. Complessivamente per tutte le tipologie di cliente del settore del gas tra le disponibili erano preponderanti le offerte a prezzo variabile, 71,2% (+12,9 p.p. in un anno) rispetto a quelle a prezzo fisso, pari al 28,8%.

 

 

In merito ai contratti in essere nel 2022 nel settore elettrico, rispetto all'anno precedente è in crescita la quota di offerte a prezzo variabile, sia per i domestici che per i BT altri usi. Nonostante ciò, per i domestici in contratti in essere a prezzo fisso continuano ad essere preponderanti, pari al 76,7% dei contratti in essere (-4,7 p.p. in un anno), probabilmente frutto di sottoscrizioni antecedenti al 2022, quando ancora le proposte di contratto a prezzo fisso erano preponderanti. Diversamente, per i BT altri usi, per il primo anno dal 2018 le offerte in essere a prezzo fisso sono minoritarie, 46,9% dei contratti in essere (-8,0 p.p. in un anno).

 

 

 

Anche nel settore del gas, la quota di offerte a prezzo fisso in essere nel 2022 è in diminuzione per tutte le tipologie di clienti analizzate. Coerentemente con gli anni precedenti, la preferenza dei clienti per le offerte a prezzo fisso è prevalente solo tra i domestici. In particolare, nel 2022 si approvvigionano con contratti a prezzo fisso il 67,3% dei domestici (-5,4 p.p.), il 19,7% per i Condomini (-8,2 p.p.) e il 37,2% per i non domestici (-6,5 p.p.).

 

I servizi aggiuntivi o gli altri elementi di differenziazione [1], presenti nei contratti di mercato libero in essere nel 2022 sono:

  • principalmente inclusi nei contratti in essere a prezzo fisso dei domestici di entrambi i settori. Nell'elettrico, i domestici hanno scelto servizi aggiuntivi per il 92,7% (+7,5 p.p.), nel caso di offerte a prezzo fisso, e per il 50,9% (+1,8 p.p.) per quelle a prezzo variabile. Nel settore del gas i domestici hanno scelto servizi aggiuntivi per il 64,7% (+5,5 p.p.), nel caso di offerte a prezzo fisso, e per il 40,4% (+18,9 p.p.) per quelle a prezzo variabile. È pertanto in aumento la quota di contratti dei clienti domestici in essere nel 2022 che prevedono servizi aggiuntivi in entrambe le strutture di prezzo;
  • poco diffusi tra i contratti in essere dei non domestici, a prescindere dalla struttura di prezzo. In particolare, nel settore elettrico i BT Altri usi hanno scelto servizi aggiuntivi nel 26,0% (-2,2 p.p.) dei contratti in essere a prezzo fisso e nel 36,1% (+3,9 p.p.) di quelli a prezzo variabile. Nel settore del gas naturale i Condomini hanno scelto servizi aggiuntivi nel 15,9% (-2,2 p.p.) dei contratti in essere a prezzo fisso e nel 27,4% (-1,7 p.p.) di quelli a prezzo variabile (in riduzione rispetto all'anno precedente), mentre i non domestici rispettivamente nel 16,1% (+ 6,2 p.p.) per le offerte a prezzo fisso e nel 19,5% (+ 8,3 p.p.) dei casi.

Tra i servizi aggiuntivi e gli altri elementi di differenziazione sottoscritti nel settore elettrico è preponderante la "Garanzia di energia proveniente da fonte rinnovabile" sia per i domestici che per i non domestici. Diversamente, nel settore del gas è molto diffusa la preferenza per "Servizi energetici accessori [2] per i clienti non domestici e per i condomini e per i domestici che hanno scelto offerte a prezzo fisso, e i "Programmi di raccolta punti (propri o altrui)" nel caso dei domestici che hanno scelto offerte a prezzo variabile.

 

 

 

 

 

 

 

In entrambi i mercati sono presenti offerte sottoscrivibili on line che generalmente possono risultare più convenienti di quelle sottoscrivibili attraverso altri canali, in ragione del fatto che tale modalità di sottoscrizione dovrebbe permettere ai venditori di minimizzare i costi di acquisizione del cliente, riuscendo a formulare offerte mediamente più vantaggiose rispetto a quelle commercializzate tramite canali differenti. Nonostante ciò, in entrambi i settori sono ancora residuali i domestici con in essere contratti sottoscritti online, 9,9% nel settore elettrico (+2,0 p.p.) e 10,1% per il gas (+2,9 p.p.).

 

 

Tra le offerte disponibili del mercato libero vi è un'ampia varietà di prezzi, che aumenta nel tempo. Con riferimento ai clienti domestici, il divario tra la spesa media del 10% delle offerte più convenienti e quella del 10% delle offerte meno convenienti aumenta nel corso del 2022, per entrambi i settori, con l'acuirsi della fase di elevata volatilità e alti livelli dei prezzi all'ingrosso, iniziata a metà del 2021 e proseguita per tutto il 2022.

Con riferimento alle opportunità di risparmio delle offerte sul mercato libero rispetto ai servizi di tutela, dall'analisi delle offerte disponibili sul Portale Offerte per i clienti domestici tipo [3] , la cui identificazione verrà ampliata nel corso dei prossimi rapporti, emerge come nel mercato libero nel corso del 2022 siano presenti alcune offerte più convenienti dei servizi di tutela, sia a prezzo fisso che a prezzo variabile, nonostante queste rappresentino una quota residuale di quelle disponibili. Tra le offerte variabili permane la presenza di offerte a prezzo variabile "a sconto" rispetto alla maggior tutela, nel settore elettrico, o al servizio di tutela nel settore del gas, consultabili esplicitamente nell'ambito del Portale Offerte.

Nel dettaglio, relativamente alla presenza nel Portale Offerte di offerte più convenienti dei servizi di tutela:

  • nel settore elettrico, per il cliente tipo domestico residente [4], nel 2022 erano disponibili in media 350 offerte più convenienti della maggior tutela, pari al 29,6% delle offerte a disposizione. Di queste, 261 erano a prezzo variabile e 97 a prezzo fisso, anche se nella seconda metà del 2022 le offerte a prezzo fisso più convenienti della maggior tutela si sono ridotte a poche unità. Il risparmio medio ottenibile scegliendo una delle offerte più convenienti della maggior tutela è pari a -53,12€ annui (pari al -4,4% della spesa di maggior tutela) per le offerte a prezzo variabile e a -137,74€ annui, (pari al -11,5% della spesa di maggior tutela). Considerando invece esclusivamente le singole offerte più convenienti in ciascun mese, il risparmio massimo ottenibile è pari a -233,91 € annui (pari al -19,5% della spesa di maggior tutela) per le offerte a prezzo variabile e a -568,21€ annui, (pari al -47,3% della spesa di maggior tutela) [5]  per le offerte a prezzo fisso;
  • nel settore del gas, per il cliente tipo domestico [6], nel 2022 erano disponibili in media 56 offerte più convenienti del servizio di tutela, pari al 9,6% delle offerte a disposizione. Di queste, 22 erano a prezzo variabile e 37 erano a prezzo fisso. Il risparmio medio ottenibile scegliendo una delle offerte più convenienti del servizio di tutela è pari a -43,39€ annui (pari al -1,9% della spesa del servizio di tutela) per le offerte a prezzo variabile e a -251,57€ annui, (pari al -10,7% della spesa del servizio di tutela). Considerando invece esclusivamente le singole offerte più convenienti in ciascun mese, il risparmio massimo ottenibile è pari a -169,83€ annui (pari al -7,3% della spesa del servizio di tutela) per le offerte a prezzo variabile e a -1.024,05€ annui (pari al -43,8% della spesa del servizio di tutela) [7].

Inoltre, se si considera il 10% delle offerte con valorizzazione della spesa più economica tra tutte quelle disponibili nel 2022:

  • nel settore elettrico, per il cliente tipo domestico residente, le offerte a prezzo variabile portano in media a una spesa più conveniente della maggior tutela in tutti i mesi dell'anno, mentre le offerte a prezzo fisso tale convenienza è registrata in sette mesi del 2022;
  • nel settore del gas, per il cliente domestico, le offerte a prezzo variabile portavano in media a una spesa più conveniente di quella del servizio di tutela in sette mesi del 2022 per le offerte a prezzo variabile e in dieci mesi per le offerte a prezzo fisso.

 

 

 

Nel 2022 nel mercato libero i domestici e i BT Altri usi hanno mediamente pagato costi di approvvigionamento [8] minori di quelli della maggior tutela. Tale differenza può avere fondamento anche nelle diverse strutture di prezzo delle offerte in essere nel 2022 e in particolare nell'elevata quota di offerte in essere a prezzo fisso sia per i clienti domestici che BT altri usi, che hanno fornito ai clienti che le hanno sottoscritte una copertura circa l'aumento della volatilità e i livelli di prezzo all'ingrosso registrata a partire da metà 2021.

 

In merito ai prezzi dell'energia elettrica pagati dai clienti del mercato libero nel 2022, il differenziale osservato fino al 2021 tra i prezzi medi dei domestici, storicamente più elevati, e dei non domestici (BT Altri usi e MT altri) inverte il segno [9] [10]. Nel 2022 i prezzi fatturati ai clienti domestici sono stati inferiori di quelli fatturati ai BT altri usi e MT altri usi. Il differenziale osservato in passato tra prezzi praticati ai domestici e ai non domestici del settore elettrico era compatibile con gli effetti della già menzionata differenziazione delle offerte commerciali (sia in termini di tipologia di prezzo che di servizi aggiuntivi ed elementi di differenziazione presenti nell'offerta scelta) oltre che con il maggiore livello di concentrazione del segmento dei domestici, con una diversa capacitazione della domanda e con alcune differenze nei costi di commercializzazione tra domestici e non domestici. Nonostante ciò, nel 2022 i prezzi della vendita di energia elettrica ai clienti finali risentono della situazione congiunturale di elevata volatilità ed elevati prezzi all'ingrosso. I costi di approvvigionamento e commercializzazione fatturati ai clienti sono incrementati significativamente per tutte le tipologie di clienti. Sui prezzi fatturati ai clienti domestici sono tuttavia visibili gli effetti di contenimento legati a:

  • la maggiore diffusione di offerte in essere a prezzo fisso rispetto alle altre tipologie di cliente che hanno permesso di contenere e ritardare gli effetti sui clienti finali dei rialzi delle quotazioni nei mercati all'ingrosso;
  • gli interventi legislativi mitigazione dell'impatto dei picchi di prezzo sui clienti finali (azzeramento oneri e riduzione IVA) e di potenziamento del bonus sociale per i clienti in condizione di disagio[11].

L'evoluzione dei prezzi va monitorata con attenzione al fine di poter valutare:

  • quali delle suddette motivazioni risulta aver avuto più impatto nell'attuale fase congiunturale di prezzi all'ingrosso particolarmente elevati sul differenziale di prezzo tra domestici e non domestici;
  • se, stabilmente, la pressione competitiva implichi benefici in termini di minori prezzi per tutte le tipologie di clienti. Anche per quelle attualmente caratterizzate da un maggior grado di "innovazione dal punto di vista commerciale" e da una maggiore differenziazione delle offerte (anche se con prezzi maggiori), come i clienti Domestici e in misura minore i clienti BT Altri usi.

Come ricordato nei precedenti Rapporti, tali analisi non possono prescindere dal fatto che il prezzo del mercato libero:

  • comprende una quota derivante dalla presenza di elementi aggiuntivi nelle offerte sul mercato libero rispetto alla fornitura di tutela (rientrano in tali casistiche le caratteristiche aggiuntive delle offerte del mercato libero: programmi fedeltà, servizi energetici, assicurazioni, etc.);
  • dipende dalle diverse tipologie di offerte presenti sul mercato libero. Fino al 2022 sono principalmente diffuse offerte a prezzo fisso (come sopra evidenziato). Tali offerte necessitano che il venditore acquisisca adeguate coperture per il rischio di incrementi futuri del prezzo. La scelta di offerte con tale struttura di prezzo determina infatti che a fronte del pagamento di un differenziale aggiuntivo da parte dei clienti a questi venga garantita la stabilizzazione della componente materia prima nonostante la variabilità dei prezzi all'ingrosso.

In generale, è bene ricordare come la valutazione delle proposte contrattuali risulti particolarmente complessa, non solo per la presenza di elementi aggiuntivi che possono essere differenti tra le varie offerte ma anche in ragione delle caratteristiche del settore, dove il prezzo dell'energia varia su base oraria ed è caratterizzato da una elevata volatilità. Pertanto, al fine di garantire la comparabilità delle offerte, l'Autorità ha definito nel Portale Offerte specifiche modalità di confronto tra offerte che hanno strutture di prezzo diverse (tipicamente offerte a prezzo variabile e offerte a prezzo fisso) e ha standardizzato le modalità di esposizione delle caratteristiche delle offerte, quali la presenza di sconti e l'indicazione dei servizi aggiuntivi. Ciò comporta che la valutazione della convenienza dell'offerta effettuata al momento della sua scelta, nel caso di prezzo variabile, potrebbe non coincidere con una valutazione ex-post, sulla base dell'effettiva realizzazione del prezzo. Così un risparmio valutato al momento della stipula del contratto (sulla base dei prezzi futuri attesi) potrebbe non concretizzarsi, nel caso in cui le condizioni effettive di andamento del prezzo dell'energia risultassero diverse rispetto alle aspettative di andamento del suddetto prezzo considerate al momento della scelta. Il cliente finale che abbia, per esempio, scelto una offerta a prezzo fisso potrebbe conseguire un maggior risparmio, rispetto a quello valutabile al momento della stipula, in confronto ad una proposta economica con struttura di prezzo variabile (quale è anche il prezzo del servizio di maggior tutela), in caso di andamenti di prezzo effettivi maggiori rispetto alle originarie aspettative, così come avvenuto negli anni 2021 e 2022.

 

A fronte delle suddette prime evidenze è pertanto necessario approfondire, nell'attività di monitoraggio a venire, come:

  • le differenti dinamiche concorrenziali tra i vari segmenti di mercato impattino sui margini che gli esercenti la vendita riescono ad ottenere in ciascun segmento di clientela e nella vendita ai clienti del mercato libero;
  • il potere di mercato detenuto da una parte degli operatori sui segmenti di clientela basso consumanti, e in particolare modo per i clienti domestici possa in qualche modo rendere sostenibili e facilitare le strategie di prezzo aggressive sui segmenti di clientela alto consumanti.

Con riferimento al settore del gas naturale nel 2022, rispetto all'anno precedente, il prezzo di vendita al dettaglio complessivamente fatturato [12] al netto delle imposte, per tutte le tipologie di clienti risente significativamente dell'aumento dei prezzi all'ingrosso osservato a partire da metà 2021 e perdurato per tutto il 2022. L'andamento comune dei prezzi mediamente pagati dalle varie tipologie di clientela non segnala elementi di particolare criticità nello sviluppo della dinamica concorrenziale. Come per il settore elettrico, nel 2022 sui prezzi fatturati ai clienti domestici sono visibili gli effetti di contenimento legati a:

  • la maggiore diffusione di offerte in essere a prezzo fisso rispetto alle altre tipologie di cliente;
  • gli interventi legislativi di mitigazione dell'impatto dei picchi di prezzo sui clienti finali (azzeramento oneri e riduzione IVA) e di potenziamento del bonus sociale per i clienti in condizione di disagio [11].

 

 

[1] Tra i servizi aggiuntivi disponibili sono annoverati c.d. Servizi energetici accessori (es. strumenti digitali e collaborativi per il controllo di consumi e costi energetici, strumenti per aumentare l'efficienza energetica, prestazioni professionali come assistenza telefonica, manutenzione impianti, assicurazione ecc... .
Tra gli altri elementi di differenziazione dell'offerta  sono annoverati, tra l'altro:

  1. la garanzia di energia proveniente da fonte rinnovabile (offerta verde totale o percentuale), per il settore elettrico;
  2. i programmi di raccolta punti (propri o altrui);
  3. gli omaggi o i gadget;
  4. i vantaggi sull'acquisto di altri beni o servizi (es. sconti benzina, abbonamenti a riviste, ecc...).

[2] Quali ad es. strumenti digitali e collaborativi per il controllo di consumi e costi energetici, strumenti per aumentare l'efficienza energetica, prestazioni professionali come assistenza telefonica, manutenzione impianti, assicurazione, ecc..

[3] Il Portale Offerte è stato interrogato mensilmente per verificare la spesa annua delle offerte a disposizione dei clienti tipo sottoelencati:

  • per il settore elettrico:
    • Domestico residente a Milano con 3kW di potenza e 2.700 kWh di consumo annuo, a partire da gennaio 2020;
    • Non domestico connesso in BT, sito a Milano, con 6 kW di potenza e 4.000 kWh di consumo annuo, a partire da luglio 2021;
    • Non domestico connesso in BT, sito a Milano, con 12 kW di potenza e 15.000 kWh di consumo annuo, a partire dal gennaio 2021;
  • per il settore del gas - Domestico sito a Milano - 1.400 Smc di consumo annuo - uso del gas naturale per Cottura, Riscaldamento e Acqua Calda - misuratore classe

[4] Domestico residente a Milano - 3kW di potenza - 2.700 kWh di consumo annuo.

[5] In alcuni casi l'offerta più conveniente è sottoscrivibile qualora il cliente rispetti determinate condizioni, come ad esempio: offerte disponibili per i clienti che abbiano acquistato dal venditore di energia anche un pannello fotovoltaico.

[6] Domestico sito a Milano - 1.400 Smc di consumo annuo - uso del gas naturale per Cottura, Riscaldamento e Acqua Calda - misuratore classe

[7] In alcuni casi l'offerta più conveniente è sottoscrivibile qualora il cliente rispetti determinate condizioni, come ad esempio: offerte disponibili per i clienti che abbiano acquistato dal venditore di gas anche un pannello fotovoltaico.

[8] Nel grafico vengono mostrati:

  • i prezzi mediamente fatturati nell'intero anno 2021, che prendono a riferimento anche periodi di competenza precedenti e da cui si evince solo parzialmente il forte incremento dei prezzi registrato a partire dalla seconda metà del 2021;
  • il livello del PUN medio afferente all'energia prelevata nel 2021. Verosimilmente, il livello di PUN osservato nell'ultima parte del 2021 sarà trasferito nelle fatture in scadenza nei primi mesi dell'anno successivo, attualmente non disponibili nel grafico.

[9] In precedenza, si era osservata una prima fase di divergenza fino al 2015, successivi quattro anni di progressivo assottigliamento per poi tornare a divergere nel 2020.

[10] In merito alle differenti dinamiche concorrenziali che caratterizzano i differenti segmenti di clientela, nel Rapporto 2017 veniva indicato "che:

  • nel segmento degli MT altri usi, la reazione alla dinamica concorrenziale sia maggiormente basata sull'offerta del minore prezzo, coerentemente con le caratteristiche della domanda e il livello di concentrazione osservato per tale segmento (bassa concentrazione, maggiore capacitazione della domanda e maggiore impatto della commodity energia elettrica sul bilancio del cliente);
  • nel segmento dei clienti BT altri usi, l'effetto della dinamica concorrenziale appare a un livello intermedio tra quelli osservati per clienti MT altri usi e per i domestici. Persiste anche in tale segmento un certo grado di ampiezza del range dei prezzi pagati dai clienti finali, ma il livello medio dei prezzi diminuisce nel tempo, anche se in misura minore rispetto a quanto osservato per i clienti MT Altri usi;
  • nel segmento dei clienti domestici, la dinamica concorrenziale, abbia permesso un aumento o comunque una mancata diminuzione dei prezzi mediamente praticati dagli operatori e un ampliamento del loro range. Anche in tal caso l'evoluzione dei prezzi osservati è compatibile con le caratteristiche della domanda e del livello di concentrazione osservato per tale segmento (maggiore potere di mercato degli esercenti, in particolar modo dei gruppi attivi anche nella maggior tutela, e maggiore concentrazione, limitata capacitazione della domanda e minore incidenza del costo dell'energia sul bilancio familiare).

Ne risulta che la pressione competitiva implichi benefici in termini di minori prezzi per i clienti MT Altri usi e, diversamente, spinga a maggiori "innovazione dal punto di vista commerciale" e differenziazione (anche se con prezzi maggiori) per i clienti Domestici. Per i clienti BT altri usi i benefici della concorrenza sono invece risultati in parte sia in termini di prezzo che di innovazione e differenziazione."

[11] Il Governo è intervenuto in merito, a più riprese con una serie di iniziative legislative - legge di bilancio 2022, decreti-legge 17/22, 21/22, 50/22, 80/22 e 155/22.

[12] Senza distinguere tra clienti nel mercato libero, nel servizio di tutela o nei servizi di ultima istanza.