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OS.20 Regolazione per obiettivi di spesa e di servizio

La transizione in atto dei sistemi energetici comporta un notevole sforzo di investimento per ricondizionare le reti, sia di trasmissione che di distribuzione di energia elettrica, ai nuovi assetti verso cui tende in particolare il sistema elettrico. Allo stesso tempo, va consolidata ed estesa la visione integrata nella valutazione degli sviluppi infrastrutturali energetici, oggi ancora allo stato embrionale, con le iniziative in corso di definizione di scenari congiunti da porre alla base dei piani di sviluppo nel trasporto del gas e nella trasmissione elettrica, con l'obbiettivo ultimo di favorire (anche a livello di distribuzione locale di elettricità, gas e calore - vedi OS.12) un processo di scelta degli sviluppi infrastrutturali necessari che coniughi economicità e sostenibilità ambientale.

La necessità di adeguare i meccanismi di riconoscimento dei costi risiede soprattutto nella necessità di orientare gli sviluppi e gli investimenti dei sistemi in modo trasparente, superando lo schema "RAB-based" attualmente vigente che può indurre sovra-investimenti o priorità di investimento non sufficientemente orientate all'utilità per il sistema. La transizione regolatoria deve essere compiuta gradualmente, tenendo conto sia del diverso grado di maturità dei piani di sviluppo e dei piani industriali nei diversi segmenti infrastrutturali delle due filiere, sia delle dimensioni dei soggetti regolati. Questo nuovo approccio integrato sarà focalizzato sui grandi operatori, mentre per gli operatori di media e piccola dimensione sono state già introdotte forme di riconoscimento parametrico dei costi che andranno consolidate ed estese.

Principali linee di intervento

  1. Progressivo e graduale superamento dell'attuale approccio di riconoscimento dei costi, differenziato tra costi operativi e costi di capitale, a favore di un approccio integrato che responsabilizzi gli operatori. In particolare, il nuovo approccio integrato si focalizza sui seguenti aspetti: previsioni e piani di sviluppo realistici, fondati sulle future ed effettive esigenze dei clienti del servizio; incentivi per il migliorare il livello di performance, in termini di efficienza, economicità e qualità del servizio; rimozione di eventuali barriere regolatorie allo sviluppo di soluzioni innovative.
  2. Completamento, in particolare per la distribuzione gas, del percorso di allineamento del costo riconosciuto verso costi efficienti e standardizzati, superando le attuali differenziazioni esistenti in base alla scala dell'operatore.
  3. Sviluppo di una regolazione che, specie nel settore del gas naturale, responsabilizzi le imprese di distribuzione alla minimizzazione degli oneri che il sistema sostiene per le perdite e più in generale per le differenze fra il gas immesso nella rete e quello consegnato ai clienti finali.
  4. Messa a punto e implementazione del meccanismo tariffario parametrico per gli operatori di minore dimensione della distribuzione elettrica, favorendo la convergenza verso tale meccanismo anche per le imprese che operano su isole non interconnesse
  5. Revisione dei criteri di allocazione dei costi di rete (sia nel settore dell'energia elettrica che nel settore gas) alle diverse tipologie di utenza (inclusi i produttori, tenendo conto per es. dei flussi inversi di potenza), nonché dei criteri per la definizione dei contributi di connessione.
  6. Rafforzamento degli strumenti, anche regolatori, per prevedere la valutazione integrata dei piani di sviluppo infrastrutturale, consolidando le azioni già in corso a livello di trasmissione elettrica e trasporto gas ed estendendole, per quanto possibile, a livello di infrastrutture locali di distribuzione di elettricità, gas e teleriscaldamento.
  7. Sviluppo di una regolazione dello stoccaggio del gas naturale, che tenga conto del livello del servizio reso considerando le esigenze di economicità e di sicurezza delle forniture.