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Autorità

OS.8 Rendicontazione delle attività svolte

2019-2020

Per quanto concerne la definizione della regolazione tariffaria del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti (8a), - dopo un metodo tariffario approvato con decreto ministeriale e rimasto invariato per oltre 20 anni - con la deliberazione 443/2019/R/rif, l'Autorità ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) per il periodo 2018-2021, stabilendo (come tra l'altro anticipato anche nella memoria 414/2019/I/rif per la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati) che la determinazione delle entrate tariffarie avvenga sulla base di dati certi, verificabili e desumibili da fonti contabili obbligatorie e che la dinamica per la loro definizione sia soggetta ad un limite di crescita, differenziato - secondo un approccio asimmetrico (tenuto conto che il settore di gestione dei rifiuti urbani è poliedrico nelle criticità, nelle competenze e nelle potenzialità e non può essere regolato secondo strumenti omogenei di intervento) - in ragione degli obiettivi di miglioramento della qualità del servizio reso agli utenti e/o di ampliamento del perimetro gestionale individuati dagli Enti territorialmente competenti, in un rinnovato quadro di responsabilizzazione e di coerenza a livello locale. Inoltre, le nuove regole varate dall'Autorità contemplano misure volte a: i) promuovere il conseguimento degli obiettivi di carattere ambientale in coerenza con il quadro eurounitario e nazionale (quali, ad esempio, l'incremento dei livelli di riutilizzo e di riciclaggio); ii) definire adeguamenti dei corrispettivi ancorati a valutazioni, da parte della comunità interessata, sulle prestazioni di servizio da fornire o sulle più idonee modalità organizzative da realizzare; iii) rafforzare l'attenzione al profilo infrastrutturale del settore, promuovendone, per un verso, una rappresentazione esaustiva e, per un altro, una configurazione maggiormente equilibrata in termini di possibili benefici economici, adottando modalità di riconoscimento dei costi che incentivino lo sviluppo impiantistico e la diffusione di nuove tecnologie nell'ambito del ciclo.

L'Autorità ha monitorato lo sviluppo delle iniziative intraprese a livello locale ai fini della prima applicazione del MTR, anche accompagnandole con incontri tecnici, partecipando ad eventi formativi e introducendo misure tese alla semplificazione procedurale (di cui alla deliberazione 57/2020/R/rif ) - per ridurre l'onere amministrativo per i soggetti interessati - e al rafforzamento - in un'ottica di tutela degli utenti - dei meccanismi di garanzia per il superamento di casi di inerzia, nonché chiarendo specifici aspetti applicativi della disciplina tariffaria e definendo le modalità operative per la trasmissione dei piani economico finanziari.

L'emergenza da COVID-19 ha inizialmente limitato il delicato processo di applicazione nel settore del nuovo meccanismo regolatorio (per l'evidente difficoltà ad operare in condizioni di lockdown) e ha indotto interventi emergenziali del legislatore talvolta paralleli ai principi introdotti dal Metodo Tariffario. Per evitare possibili effetti di sovrapposizione l'Autorità ha adottato misure ulteriori tese a rafforzare la chiarezza e la coerenza del quadro di regole.

Peraltro, con deliberazione 493/2020/R/rif, sono stati introdotti alcuni aggiornamenti al MTR (ai fini della predisposizione del piano economico finanziario per l'anno 2021), con particolare riferimento all'adeguamento dei valori monetari, nonché all'estensione al 2021 di alcuni elementi di flessibilità introdotti dall'Autorità con deliberazione 238/2020/R/rif per fronteggiare l'emergenza epidemiologica COVID-19.

Lo sviluppo delle attività connesse all'adozione e all'attuazione del MTR per il primo periodo regolatorio è avvenuto in coerenza con il cronoprogramma. Il completamento delle attività per la definizione del metodo tariffario per il secondo periodo regolatorio è previsto per l'inizio del secondo semestre del 2021. Si evidenzia che nel corso del 2020 è stata inoltre svolta l'attività istruttoria sulle predisposizioni tariffarie riferite all'anno 2020 proposte dagli Enti territorialmente competenti, adottando - a seguito degli specifici approfondimenti condotti, caso per caso, con il coinvolgimento dei soggetti interessati - le relative delibere di approvazione. In generale, detta attività (a carattere continuativo) proseguirà anche oltre l'orizzonte coperto dalla pianificazione strategica in esame.

In merito alla introduzione delle regole di separazione contabile (8b), la cui conclusione dell'attività era programmata per il secondo semestre 2021, l'emergenza epidemiologia da COVID-19 ha tuttavia richiesto una ridefinizione del programma complessivo delle attività, nel quale si prevede di portare a compimento la linea di intervento in parola dopo il 2021, anche in considerazione della regolazione tariffaria che verrà definita con riferimento ai servizi di trattamento e smaltimento.

L'introduzione di criteri e meccanismi finalizzati ad incrementare la percentuale di rifiuti riutilizzati, riciclati e valorizzati (8c), riducendo in tal modo la quota di materia destinata allo smaltimento, è avvenuta - in anticipo rispetto alla tempistica (2021) inizialmente programmata - nell'ambito del MTR con la previsione dei fattori di sharing dei proventi derivanti dalla vendita di materiali recuperati e/o di energia conseguente al trattamento dei rifiuti urbani e dei fattori di gradualità da applicare ai conguagli relativi alle annualità 2018 e 2019 che tengono conto della valutazione del rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere e dell'efficacia delle attività di preparazione per il riutilizzo e il riciclo. L'efficace impiego dei citati strumenti può essere rinvenuto già nei piani economico finanziari adottati per l'annualità 2020 dai vari Enti territorialmente competenti in applicazione del MTR.

2021

Per quanto concerne la definizione della regolazione tariffaria del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti (8a), l'Autorità, con l'intento di rafforzare la stabilità, la certezza e la chiarezza della regolazione settoriale, nel 2021 ha avviato e condotto a termine, con la deliberazione 363/2021/R/rif, il procedimento volto all'approvazione del nuovo metodo tariffario, MTR-2 (per il periodo 2022-2025), sostanzialmente in linea con la tempistica prevista nel Quadro Strategico 2019-2021. Se, per un verso, l'Autorità ha confermato l'impostazione generale che ha contraddistinto il Metodo Tariffario Rifiuti per il primo periodo regolatorio (MTR), di cui alla deliberazione 443/2019/R/rif, fondata su forme di gradualità e di asimmetria volte a intercettare i tratti salienti di complessità organizzativa e gestionale del settore dei rifiuti, in un rinnovato quadro di responsabilizzazione e di coerenza a livello locale, per altro verso, ha introdotto alcuni elementi di novità principalmente riconducibili alla necessità di: i) rafforzare gli incentivi allo sviluppo di attività di valorizzazione dei materiali recuperati e/o di energia, anche in considerazione del potenziale contributo dell'output recuperato al raggiungimento dei target europei; ii) configurare opportuni meccanismi correttivi al sistema di riconoscimento dei costi alla luce dell'applicazione delle novità normative introdotte dal decreto legislativo n. 116/20, tenuto conto dell'equilibrio economico finanziario delle gestioni; iii) valorizzare l'attività di programmazione, sia tecnica che economica, grazie alla previsione di piani economici finanziari da redigersi sulla base di un orizzonte temporale (non più annuale ma) pluriennale.

Più nello specifico, in continuità con il metodo precedente, a tutela della sostenibilità sociale delle tariffe e a garanzia della trasparenza ed efficienza della gestione, ha trovato conferma il vincolo di crescita delle entrate tariffarie, determinate sulla base di dati certi,validati e desumibili da fonti contabili obbligatorie, pur prevedendo, tra gli elementi di novità, sia un aggiornamento dei valori dei coefficienti che determinano tale limite (tenendo conto anche dei risultati raggiunti dalla gestione in termini di raccolta differenziata e di efficacia delle attività di preparazione per il riutilizzo e il riciclo rispetto agli obiettivi comunitari), sia la facoltà per l'Ente territorialmente competente di integrare gli obiettivi, in termini di ampliamento del perimetro gestionale e di qualità del servizio (ricomprendendovi anche quelli di adeguamento agli obblighi e agli standard di qualità contrattuale e tecnica fissati dall'Autorità), con l'esigenza di tener conto dell'impatto delle novità normative introdotte dal citato decreto legislativo n. 116/20 (in particolare, in materia di qualificazione dei rifiuti prodotti da utenze non domestiche e di possibilità per tale tipologia di utenza di conferire i rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico), confermando in ogni caso, in un'ottica di tutela dell'utenza, il valore massimo del limite annuale alla crescita delle entrate tariffarie.

Con la successiva determina 2/DRIF/2021 sono stati approvati gli schemi tipo degli atti costituenti la proposta tariffaria ed esplicitate le modalità operative per la relativa trasmissione all'Autorità, tramite procedura informatizzata via canale web, rafforzando ulteriormente le misure volte a promuovere l'uso di strumenti e modelli che favoriscano la digitalizzazione e la dematerializzazione dei flussi informativi e documentali e fornendo, altresì, chiarimenti su aspetti applicativi della nuova disciplina tariffaria del servizio integrato dei rifiuti. Contestualmente, è stato fornito un apposito strumento di calcolo, in un'ottica di semplificazione delle attività richieste a gestori ed Enti territorialmente competenti.

Si evidenzia che nel corso del 2021 è proseguita l'attività istruttoria sulle predisposizioni tariffarie riferite all'anno 2020 e è stata avviata quella delle proposte tariffarie riferite all'anno 2021 presentate dagli Enti territorialmente competenti, adottando - a seguito degli specifici approfondimenti condotti, caso per caso, con il coinvolgimento dei soggetti interessati - le relative delibere di approvazione. In generale, detta attività (a carattere continuativo) proseguirà anche oltre l'orizzonte coperto dalla pianificazione strategica in esame.

In merito alla introduzione delle regole di separazione contabile (8b), come anticipato nella Rendicontazione delle attività svolte nel periodo 2019-2020, nonché alla luce della pianificazione strategica 2022-2025 di cui alla deliberazione 2/2022/A, si prevede di portare a compimento la linea di intervento in parola dopo il 2021, definendo un quadro di separazione contabile basato su princìpi uniformi per tutti i settori regolati dall'Autorità, pur tenendo conto delle peculiarità del comparto dei rifiuti e degli effetti delle nuove regole in termini di riallocazione dei costi ricompresi nelle entrate tariffarie di riferimento.

L'introduzione di criteri e meccanismi finalizzati ad incrementare la percentuale di rifiuti riutilizzati, riciclati e valorizzati riducendo in tal modo la quota di materia destinata allo smaltimento (8c), è avvenuta, come da Rendicontazione delle attività svolte nel periodo 2019-2020, in anticipo rispetto alla tempistica inizialmente programmata (2021), con la valorizzazione, già nel metodo tariffario del primo periodo regolatorio (MTR), di fattori di sharing dei proventi derivanti dalla vendita di materiali recuperati e/o di energia conseguente al trattamento dei rifiuti urbani, intesi come fattori di ripartizione dei benefici tra gestori e utenti. Peraltro, l'efficace e diffuso impiego di tali strumenti ha trovato riscontro nei piani economico finanziari adottati per le annualità 2020 e 2021 dai vari Enti territorialmente competenti in applicazione del MTR, come evidenziato nel corso delle attività istruttorie condotte dall'Autorità nel 2021 sulle predisposizioni tariffarie trasmesse.

Con la deliberazione 363/2021/R/rif di approvazione del Metodo Tariffario Rifiuti per il secondo periodo regolatorio 2022-2025 (MTR-2), l'Autorità - in considerazione del relativo contributo al raggiungimento dei target ambientali europei - ha ulteriormente rafforzato gli incentivi allo sviluppo delle attività di valorizzazione dei materiali recuperati e/o di energia, introducendo, quali criteri per la determinazione sia della variabile alla base della quantificazione del fattore di sharing dei ricavi derivanti dai sistemi collettivi di compliance (agli obblighi di responsabilità estesa del produttore nelle filiere degli imballaggi) sia del coefficiente di recupero della produttività (tra i parametri sottesi alla definizione del limite alla crescita delle entrate tariffarie), i risultati ambientali (livello di raccolta differenziata e di efficacia delle attività di preparazione per il riutilizzo e il riciclo) raggiunti su ciascun territorio.

Contestualmente all'approvazione del MTR-2, l'Autorità, con la deliberazione 364/2021/R/rif ha avviato un procedimento per la determinazione dei costi efficienti della raccolta differenziata, del trasporto, delle operazioni di cernita e delle altre operazioni preliminari ai sensi dell'art. 222, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, così come modificato dal decreto legislativo 116/2020. Il recepimento del Circular Economy Package, infatti, ha comportato, anche in questo ambito, l'attribuzione all'Autorità di nuove competenze, di grande rilievo, che richiedono l'introduzione di forme di trasparenza e l'impiego di opportuni strumenti di regolazione evidence-based per un efficace disegno di meccanismi volti alla copertura dei costi efficienti delle filiere e delle attività connesse alla raccolta differenziata, per impostare, su corretti e imprescindibili criteri di sostenibilità e di efficienza, il fondamentale principio della Extended Producer Responsibility (EPR). In considerazione dei rilevanti elementi informativi che tale attività richiede, nonché della necessità di avvalersi della stretta collaborazione di operatori, sistemi collettivi di compliance e altri soggetti, anche istituzionali, a vario titolo coinvolti, tale attività, anche alla luce della pianificazione strategica 2022-2025 di cui alla deliberazione 2/2022/A, sarà sviluppata nel corso del 2022.

Impatto dell'emergenza Covid-19

Con la deliberazione 102/2020/R/rif, l'Autorità ha richiesto agli Enti territorialmente competenti e ai gestori che erogano il servizio di gestione dei rifiuti ogni informazione utile (qualora specificamente riconducibile all'emergenza COVID-19) per effettuare un'azione straordinaria di completamento e integrazione della regolazione vigente a garanzia della continuità del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, della tutela degli utenti e della finanza locale. Sulla base dei primi elementi acquisiti, nella segnalazione al Parlamento e al Governo, 136/2020/I/com, l'Autorità ha auspicato anche l'adozione di interventi normativi tesi a mitigare, per quanto possibile, la situazione di disagio e le potenziali criticità legate all'emergenza. Successivamente, con deliberazione 238/2020/R/rif, confermando l'impostazione della regolazione già adottata quale strumento efficace per garantire la continuità dei servizi essenziali, sono stati introdotti (a seguito dei contributi acquisiti nell'ambito della consultazione 189/2020/R/rif) alcuni elementi di flessibilità nel MTR, per consentire agli Enti territorialmente competenti di dare attuazione alle misure di tutela disposte con deliberazione 158/2020/R/rif (anche introducendo specifici meccanismi di anticipazione a copertura della eventuale esposizione finanziaria che ne fosse derivata, i cui termini di accesso sono stati da ultimo differiti con deliberazione 299/2020/R/rif) e di prevedere, limitatamente all'annualità 2020, modalità di riconoscimento degli eventuali oneri aggiuntivi e degli scostamenti di costo connessi alla gestione dell'emergenza epidemiologica COVID-19, nel rispetto del principio di copertura dei costi di esercizio e di investimento. Come previsto dalla deliberazione 493/2020/R/rif, sono altresì estesi al 2021 alcuni elementi di flessibilità nella predisposizione dei piani economico finanziari introdotti dall'Autorità con la citata deliberazione 238/2020/R/rif, confermando quindi talune facoltà per gli Enti territorialmente competenti ai fini della trattazione degli oneri connessi alla gestione dell'emergenza da COVID-19.