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Comunicato stampa

L'UCTE conferma il "Rapporto preliminare” del Consiglio Europeo dei Regolatori dell'energia (CEER/ERGEG)

Il 6 febbraio CEER/ERGEG presenterà a Bruxelles il "Rapporto definitivo”

Milano, 30 gennaio 2007

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas, insieme alle altre Autorità

dell'Unione Europea riunite nel CEER/ERGEG, presenterà il 6 febbraio il Rapporto

definitivo sul blackout europeo del 4 novembre 2006 che ha lasciato oltre 15

milioni di cittadini europei senza elettricità, per un arco di tempo compreso

tra 38 minuti e 2 ore circa.


Lo scorso 7 novembre, su iniziativa dell'Autorità italiana, il CEER/ERGEG aveva

prontamente avviato al riguardo un'indagine completa ed esaustiva, i cui

risultati preliminari sono già stati pubblicati il 22 dicembre scorso. Il

Rapporto preliminare del CEER/ERGEG aveva già messo in risalto come all'origine

del disservizio ci fossero lacune nella cooperazione tra i gestori tedeschi

delle reti di trasmissione.

CEER/ERGEG, disponendo anche del Rapporto finale odierno di UCTE (Unione per il

coordinamento della trasmissione di elettricità), approverà il 6 febbraio

prossimo il proprio Rapporto definitivo, richiesto anche dal Commissario UE

Andris Piebalgs. Tale Rapporto, che sarà oggetto di discussione al Consiglio dei

Ministri dell'Energia del 15 febbraio, evidenzierà cause, responsabilità e

insegnamenti da trarre da questo evento.


I principali elementi del Rapporto preliminare dell'ERGEG sono stati confermati

dal Rapporto finale dell'UCTE, pubblicato in data odierna.

Dalle indagini svolte dall'UCTE risulta che il blackout sia da imputare a tre

fattori principali:

  • E.ON Netz, l'operatore tedesco del sistema di trasmissione all'origine dell'incidente, non aveva attivato la procedura di sicurezza e non disponeva neanche dell'insieme di strumenti tecnici necessari per verificare che il sistema funzionasse in condizioni di sicurezza;
  • gli altri operatori dei sistemi di trasmissione europei non erano stati informati delle misure adottate dall'operatore tedesco;
  • una parte della responsabilità è da addebitare all'insufficienza degli investimenti nella rete, a livello di affidabilità ed esercizio.

Altri aspetti importanti sono, infine, secondo l'UCTE, il comportamento delle

reti di distribuzione e, nel caso di incidenti, lo scollegamento e il

ricollegamento dei carichi e dei generatori.


Si conferma così l'adeguatezza della posizione della Commissione europea che

ritiene necessaria un'azione comune per garantire la sicurezza

dell'approvvigionamento elettrico nell'insieme dell'UE, così come sollecitato

nel recente "pacchetto energia" presentato il 10 gennaio scorso e come indicato

dall'ERGEG nel Rapporto preliminare sull'accaduto.