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Comunicato stampa

Nuovi strumenti di promozione della concorrenza per contenere prezzi e tariffe elettriche: i contratti per la cessione di "capacità produttiva virtuale"

Milano, 7 ottobre 2005

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha

introdotto nel mercato elettrico italiano la possibilità di stipulare contratti

per la cessione di "capacità produttiva virtuale" (Virtual Power Plant, o VPP).

La disposizione dell'Autorità è finalizzata alla promozione della concorrenza

nel mercato all'ingrosso dell'energia elettrica, per contenere prezzi e tariffe

finali. Il provvedimento è pubblicato sul sito www.autorita.energia.it.


I contratti per la cessione di "capacità produttiva virtuale" consentono di

trasferire una quota della produzione di eventuali operatori "pivotali" (vale a

dire che sono in grado, in diverse zone del mercato e per molte ore dell'anno,

di fissare i prezzi dell'energia elettrica indipendentemente dal comportamento

dei concorrenti) a soggetti terzi, non riconducibili all'operatore dominante,

per quantitativi predefiniti e a prezzi determinati sulla base di una procedura

concorsuale aperta.

Una forma tipica dei VPP è quella in cui l'operatore dominante versa

all'acquirente l'eventuale extra-ricavo (per la parte superiore ad un certo

livello stabilito contrattualmente) derivante dalla realizzazione di prezzi più

elevati nella Borsa che, normalmente, si formano grazie all'esercizio del potere

di mercato dell'operatore dominante ed alla sua capacità di fissare i prezzi nei

mercati elettrici. Ne deriva quindi l'annullamento dell'interesse dell'operatore

a imporre tensioni rialziste sui prezzi, in quanto non ne avrebbe alcun

beneficio.

Tutto ciò è "virtuale", in quanto con i VPP si ha un effetto equivalente, in

termini di concorrenza, alla vendita della proprietà degli impianti senza

ricorrere però ad alcuna dismissione di centrali elettriche.


La conseguenza diretta del provvedimento è una diminuzione della concentrazione

nell'offerta e un aumento della dimensione competitiva degli altri operatori,

rendendo più concorrenziale sia la contrattazione nella Borsa elettrica che le

negoziazioni a termine.

 

Inoltre, l'attività di monitoraggio della condotta dei produttori svolta

dall'Autorità viene rafforzata.


L'intervento dell'Autorità si fonda su principi di gradualità e di

proporzionalità delle misure in rapporto alla rilevanza dei problemi strutturali

riscontrati. La misura è commisurata al potere di mercato detenuto nel 2006 dai

principali produttori nelle diverse zone italiane. In particolare, sulla base

dei dati elaborati dal Gestore della rete e delle conclusioni dell'indagine

conoscitiva condotta congiuntamente all'Antitrust, l'Autorità ha ritenuto di

limitare l'azione alle zone del Centro-Sud e della Sicilia, prevedendo invece

per le altre zone un rafforzamento dell'attività di monitoraggio e vigilanza.


Queste misure sono un intervento strutturale di natura regolatoria, sulle quali

l'Autorità ha ampiamente coinvolto tutti i soggetti interessati con la

pubblicazione e discussione, nei mesi scorsi, di due documenti di consultazione.

Il provvedimento è necessario per anticipare gli effetti di un mercato

pienamente competitivo che si svilupperà in pochi anni, con l'effettiva entrata

in esercizio delle centrali attualmente in corso di realizzazione.


Più in dettaglio, l'Autorità ha emanato disposizioni affinché Enel Produzione

S.p.a., per l'anno 2006, sia incentivata a concludere volontariamente contratti

di compravendita di energia elettrica con clienti del mercato libero o con

l'Acquirente Unico, sulla base di parametri quantitativi definiti dall'Autorità

senza alcuna indicazione di prezzo. Solo nel caso in cui i contratti conclusi da

Enel non fossero coerenti con tali parametri, Enel sarebbe tenuta a concludere

forme contrattuali del tipo Virtual Power Plant (VPP) da assegnare con gara ad

operatori terzi. Le quantità totali definite dall'Autorità sono 3.700 MW nel

Centro e Sud Italia, e 150 MW in Sicilia.

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