Comunicato stampa
Nuove procedure e modalità di accertamento per la sicurezza degli impianti del gas nelle case. Previsti 6 milioni di controlli nei prossimi 5 anni sulla documentazione già disponibile
Previsti 6 milioni di controlli nei prossimi 5 anni sulla documentazione già disponibile
Milano, 19 marzo 2004
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha emanato
un regolamento che dispone nuove procedure e modalità per gli accertamenti
sulla sicurezza degli impianti domestici di gas (tubazioni, canne fumarie, fori
di aerazione) che alimentano caldaie per il riscaldamento, scaldabagni, piani
cottura e altre apparecchiature di utilizzo. Il regolamento, che riguarda gli
impianti funzionanti con tutti i gas distribuiti a mezzo di reti
(prevalentemente metano e gas di petrolio liquefatto, gpl), è disponibile sul
sito dell'Autorità www.autorita.energia.it
La prima fase di attuazione del regolamento porterà gradualmente, nell'arco
dei prossimi 5 anni, all'accertamento della corretta installazione e
funzionamento degli impianti per più di 6 milioni di famiglie attraverso
l'acquisizione e l'analisi della documentazione redatta dagli installatori in
base alle leggi vigenti, valorizzando le informazioni già disponibili ed
evitando la produzione di ulteriore documentazione. In alcuni casi (circa il 5
per mille del totale) all'analisi della documentazione seguiranno verifiche in
loco degli impianti, senza però introdurre duplicazioni rispetto alle verifiche
oggi già previste. Infatti, anche queste verifiche sono affidate dal
regolamento dell'Autorità ai Comuni, che insieme alle Province sono già
investite per legge di compiti connessi. Il provvedimento dell'Autorità
costituisce quindi anche una opportunità per gli Enti locali ai fini della
razionalizzazione dei propri compiti e lo sviluppo di sinergie in materia di
sicurezza, risparmio energetico e controllo dell'inquinamento. I Comuni saranno
dotati delle necessarie risorse economiche per lo svolgimento di quanto previsto
dal provvedimento dell'Autorità.
L'Autorità ha attribuito alle società di distribuzione del gas il compito
dello svolgimento dei controlli sulla documentazione relativa agli impianti. Per
ogni impianto nuovo o modificato il distributore di gas verificherà, con
proprio personale o con professionisti esterni, che la documentazione
(dichiarazione di conformità) di cui deve essere dotato per legge l'impianto
sia esistente e conforme alla normativa in tema di sicurezza. Per gli impianti
già in servizio, che potenzialmente presentano i maggiori problemi dal punto di
vista della sicurezza e attualmente non sono sottoposti a controlli sistematici
dello stato di sicuro funzionamento, dal primo ottobre 2006 sarà attivata dal
distributore una progressiva acquisizione da parte del consumatore finale della
documentazione attestante la sicurezza; la richiesta interesserà ogni anno a
rotazione circa il 5% delle famiglie. Il regolamento individua i criteri
essenziali per definire sicuri, ai fini della pubblica incolumità, gli impianti
già in funzione, confermando ed estendendo ruolo e responsabilità degli
installatori.
Il provvedimento dell'Autorità si pone l'obiettivo di garantire e promuovere
la sicurezza del servizio del gas: infatti, sia pur in costante calo dal 1995,
gli incidenti direttamente riconducibili a malfunzionamenti degli impianti
costituiscono ancora un fenomeno che richiede una stretta sorveglianza. Negli
ultimi 5 anni per cui sono disponibili i dati gli incidenti sono stati 191 con
33 vittime nel 1998, 142 con 32 vittime nel 1999, 113 con 22 vittime nel 2000,
105 con 41 vittime nel 2001, 120 con 19 vittime nel 2002.
L'analisi ha evidenziato che le cause più ricorrenti degli incidenti negli
ultimi anni sono state: l'inefficienza delle canne fumarie; la ventilazione non
idonea dei locali; lo stato di manutenzione di apparecchi precario o non
conforme alle norme di legge; l'insufficiente cubatura o la non idoneità dei
locali dove sono installati gli apparecchi.
Il regolamento ha tenuto ampiamente conto delle osservazioni pervenute sul
documento per la consultazione dalle associazioni dei consumatori, dalle
associazioni di categoria (in particolare distributori, installatori,
manutentori), dalle associazioni tecniche, dagli enti normatori e altri soggetti
interessati. L'Autorità ha anche condiviso l'esigenza di attribuire ai
distributori di gas compiti tali da evitare lo sfruttamento dei vantaggi ad essi
derivanti dallo svolgimento di attività di servizio pubblico in regime di
esclusiva.
Ai fini di una eguale tutela di tutti i clienti finali del gas, secondo
quanto previsto dalla legge n. 481/95, l'Autorità ha stabilito che il
regolamento si applica a tutti i tipi di gas distribuiti a rete e a tutti gli
impianti di utenza (con esclusione di quelli destinati esclusivamente per usi
industriali ed artigianali), compresi gli impianti di utenza in servizio, che
potenzialmente presentano i maggiori problemi dal punto di vista della
sicurezza. La nuova disciplina entrerà in vigore gradualmente in modo da
assicurare a tutti i soggetti i tempi necessari per una adeguata preparazione,
condizione necessaria per la sua piena attuazione; il regolamento prevede
quindi: dall'1 ottobre 2004 accertamenti per i nuovi allacci, dall'1 ottobre
2005 accertamenti per impianti di utenza riattivati e modificati, dall'1 ottobre
2006 accertamenti sugli impianti in servizio.
Il costo degli accertamenti su impianti modificati e in servizio e delle
verifiche effettuate dai Comuni verranno remunerati nella tariffa di
distribuzione del gas a partire dal 2006 con un costo massimo di poco più di 2
euro all'anno per cliente finale.
L'Autorità pubblicherà annualmente un rapporto sullo stato di attuazione
del regolamento dando conto del numero delle verifiche e delle ispezioni
effettuate e dei suoi risultati.