Comunicato stampa
Ridotta di 220 MW la capacità di importazione per gennaio
L'Autorità adegua le procedure di assegnazione al decreto del Tar Lombardia
Milano, 28 dicembre 2001
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha modificato le procedure per
l'assegnazione dell'energia elettrica importata adeguandole al decreto emesso
oggi dal Presidente del Tribunale amministrativo della Lombardia, che ha in
parte accolto le richieste di sospensione presentate dalle società elettriche
svizzere.
La sospensione cautelativa disposta dal Tar riguarda l'attribuzione di 440 MW
di capacità di trasporto sulla frontiera franco-svizzera, su cui le società
ricorrenti rivendicano l'esclusività di assegnazione diretta ai clienti
italiani, al di fuori dell'area di libero scambio dell'elettricità concordata
tra le Autorità di regolazione e i gestori delle reti francesi e italiani.
Metà della quota contestata, pari a 220 MW, anche nel caso di conferma nel
merito della sospensiva disposta dal Tar, prevista entro la fine del mese di
gennaio, dovrà comunque essere attribuita in base alle regole disposte
dall'Autorità per l'energia. Infatti, fuori dell'area di libero scambio, come
anche nei casi di Austria e Slovenia, le modalità vengono stabilite
autonomamente dai due Paesi interessati ciascuno per il 50 per cento della
capacità.
In considerazione dell'esiguità della quota di assegnazione sospesa,
l'Autorità ha disposto che il gestore della rete proceda nell'assegnazione
complessiva così come previsto in precedenza sulla frontiera franco-svizzera
(pro rata in base alle richieste pervenute), ridotta proporzionalmente a ciascun
assegnatario in modo da non attribuire la capacità complessiva di 220 MW resasi
indisponibile.
La minore importazione di elettricità dall'estero, pari al 3,5 per cento
delle importazioni complessive italiane, non incide sulla sicurezza delle
forniture perché ampiamente compensata dalla riserva di sistema, pari ad oltre
il 10 per cento dei massimi consumi del periodo invernale. I clienti finali del
mercato libero potranno compensare la riduzione degli acquisti all'estero per il
mese di gennaio accedendo alle aste dell'energia elettrica prodotta da fonti
rinnovabili e assimilate (impianti Cip 6), ottenendo comunque prezzi più
convenienti rispetto alle tariffe del mercato vincolato.