Seguici su:






Comunicato stampa

Diffusa per la consultazione una proposta di provvedimento sulla cogenerazione

Milano, 3 agosto 2001

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha messo in

consultazione una proposta di provvedimento che stabilisce i criteri di

ammissione ai benefici previsti dai decreti di liberalizzazione dell'energia

elettrica e del gas per gli impianti di cogenerazione. La cogenerazione consente

significativi risparmi energetici ed un ridotto impatto ambientale rispetto alle

produzioni separate di energia elettrica e di calore. Gli oltre 1000 impianti

cogenerativi in esercizio, con più di 53 milioni di kWh prodotti,

contribuiscono per circa un quarto alla produzione termoelettrica convenzionale

italiana.

La proposta di

provvedimento è disponibile sul sito internet www.autorita.energia.it e i

soggetti interessati possono inviare all'Autorità osservazioni e commenti

entro il 21 settembre prossimo, per iscritto o con e-mail, all'indirizzo:

href="mailto:a_e@autorita.energia.it" title="e-mail">a_e@autorita.energia.it

All'elettricità prodotta in cogenerazione è riconosciuto il

beneficio della priorità di dispacciamento nelle reti prevista anche per le

fonti rinnovabili. Inoltre le imprese che importano o producono più di 100

milioni di kWh all'anno da fonti non rinnovabili sono esentate, per la quota

di energia prodotta con impianti di cogenerazione, dall'obbligo di immettere

nel sistema elettrico nazionale il 2% di nuova energia elettrica da fonti

rinnovabili. L'uso del gas naturale per la cogenerazione dà la libertà di

scelta del fornitore indipendentemente dai quantitativi consumati (oggi

consentita solo a chi consuma più di 200.000 metri cubi all'anno).

Lo schema di provvedimento recepisce molte osservazioni e

commenti forniti da 35 soggetti che hanno partecipato ad un primo processo di

consultazione avviato un anno fa. L'esito della consultazione ha infatti

evidenziato la difficoltà di applicare gli stessi criteri di riconoscimento dei

benefici ad impianti molto diversi tra loro per tecnologia e taglia.

La nuova proposta differenzia l'applicazione dei due

indicatori iniziali - indice di risparmio energetico e quantità di calore

prodotta - in funzione di altri parametri, come la taglia della sezione di

impianto, la tipologia dei combustibili utilizzati e la destinazione prevalente

dell'energia termica prodotta, distinguendo tra cogenerazione civile e

cogenerazione industriale. Ciò per tener conto delle differenti prestazioni che

caratterizzano gli impianti cogenerativi di piccola taglia (generazione

distribuita)dagli impianti di taglia più elevata, gli impianti che

utilizzano combustibili diversi, gli impianti esistenti da quelli di nuova

realizzazione, gli impianti caratterizzati da elevati investimenti nelle reti di

teleriscaldamento da quelli destinati prevalentemente ai processi industriali e

al rinnovo del parco termoelettrico nazionale.

Documenti collegati