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Comunicato stampa

Elettricità: provvedimenti dell'Autorità su opzioni tariffarie, misura, importazioni, standard di continuità del servizio elettrico

Milano, 11 agosto 2000

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha adottato

provvedimenti, in materia di opzioni tariffarie, misura, importazioni e standard

di continuità del servizio elettrico. Le delibere sono disponibili sul sito

internet dell'Autorità (www.autorita.energia.it).


Opzioni tariffarie.

L'Autorità ha approvato le proposte tariffarie presentate

da 45 soggetti esercenti la distribuzione e la vendita dell'energia elettrica

ai clienti del mercato vincolato, che si applicano per il secondo semestre 2000,

mentre ha rigettato quelle proposte da altri 9 soggetti, in quanto non conformi

ai criteri stabiliti con il provvedimento del dicembre scorso che definiva la

riforma tariffaria.

Misura.

L'Autorità ha emanato una direttiva

al gestore della rete di trasmissione nazionale per l'adozione di regole

tecniche per la misura dell'energia elettrica e della continuità del

servizio. Tali regole sono necessarie ai fini della contabilizzazione dei

quantitativi di energia elettrica, della rilevazione delle interruzioni del

servizio e dell'accertamento di eventuali violazioni. Le regole tecniche di

misura costituiscono i requisiti funzionali minimi cui devono essere conformate

le apparecchiature di misura, anche se realizzate da costruttori diversi.

Inoltre dette regole prevedono disposizioni che garantiscono i tempi di

adeguamento delle apparecchiature esistenti alla nuova disciplina, tenendo conto

della sostenibilità economica per il settore elettrico nazionale.

 

Importazioni.

L'Autorità ha emanato un provvedimento

che definisce modalità e condizioni delle importazioni di energia elettrica in

presenza di capacità di trasporto insufficiente al soddisfacimento delle

richieste.

L'assegnazione della capacità di trasporto per l'anno

2001 viene effettuata attraverso meccanismi di mercato delineati dall'Autorità

ed applicati dal Gestore della rete di trasmissione nazionale italiana. Ciò al

fine di garantire l'assegnazione in maniera trasparente della capacità di

interconnessione per l'importazione ai soggetti che ad essa attribuiscono

maggior valore e la ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo della

capacità di interconnessione tra tutti i consumatori di energia elettrica in

Italia.

Qualora risulti impossibile organizzare una assegnazione

congiunta della capacità da parte del Gestore della rete di trasmissione

nazionale italiana e dei gestori delle reti di trasmissione confinanti, il

Gestore della rete di trasmissione nazionale italiana provvederà all'allocazione

del 50% della capacità di interconnessione disponibile attraverso ciascuna

frontiera nel 2001; il restante 50% sarà assegnato dai gestori confinanti.

Al fine di promuovere la pluralità nell'offerta di energia

elettrica sul mercato nazionale la quota della capacità di interconnessione

assegnabile ad un singolo soggetto viene limitata, in modo che nessun soggetto

possa disporre per l'anno 2001 di una quota maggiore del 20% della capacità

disponibile su ciascuna frontiera. A tale limite se ne aggiunge un secondo che

prevede che nessun soggetto possa disporre di più del 10% della capacità

disponibile sull'insieme delle frontiere.

 

Standard di continuità del servizio.

 

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha definito

gli standard di continuità del servizio elettrico per ridurre le interruzioni.

Gli standard valgono per le principali imprese distributrici

(Enel e cinque imprese elettriche locali: Acea-Roma, Aem-Milano, Aem-Torino,

Asm-Brescia, Acegas-Trieste), per un totale di circa 30 milioni di utenti in

bassa tensione (famiglie, artigianato, commercio, piccole imprese) e 100.000

utenti in media tensione (medie e grandi imprese industriali e di servizi). Gli

standard di continuità del servizio determinati dall'Autorità fissano il

percorso di miglioramento obbligatorio che ogni impresa distributrice deve

rispettare negli anni dal 2000 al 2003. Il miglioramento medio nel periodo è

pari al 34%, ma è differenziato in modo da ottenere recuperi più veloci dove

la continuità del servizio è attualmente peggiore. Nei prossimi quattro anni,

tutta l'Italia dovrà arrivare almeno al livello attuale delle interruzioni

del Nord, che sono meno della metà di quelle del Sud, e il Nord dovrà

continuare ancora a migliorare per arrivare delle migliori situazioni europee.

Gli esercenti che non riusciranno a rispettare in ciascun ambito territoriale

gli obiettivi annui di miglioramento dovranno versare delle penalità calcolate

in misura proporzionale alla differenza tra il livello effettivo e lo standard.

Per gli esercenti che riusciranno a migliorare più di quanto fissato sono

previsti riconoscimenti economici.

 

Il provvedimento dell'Autorità

tende a far convergere tutti gli ambiti dello stesso tipo verso un medesimo

livello di continuità del servizio. Il principio seguito dall'Autorità è

che a parità di densità territoriale del carico elettrico, la continuità del

servizio deve essere la stessa al Nord come al Sud, dal momento che la tariffa

è unica.



Sintesi degli standard di continuità del servizio



Livello iniziale1998-1999 Standard 1999-2000 Standard 2000-2001 Standard 2001-2002 Standard 2002-2003
ITALIA 150 minuti 133 minuti 120 minuti 109 minuti 99 minuti
Miglioramento medio 11% 20% 34%
Nord 96 minuti 89 minuti 83 minuti 78 minuti 73 minuti
Miglioramento medio 8% 15% 21% 26%
Centro 180 minuti 157 minuti 140 minuti 125 minuti 113 minuti
Miglioramento medio 13% 22% 31% 37%
Sud 213 minuti 186 minuti 163 minuti 145 minuti 130 minuti
Miglioramento medio 13% >24% 32% 39%



I minuti indicati nella tabella esprimono la media biennale

della durata complessiva di interruzione per utente, al netto di interruzioni

causate da forza maggiore, da guasti degli utenti e da danni di terzi.

Il miglioramento medio percentuale è calcolato sempre

rispetto al livello iniziale (media biennale 1998-99).