Seguici su:






Scheda tecnica

Riforma delle tutele di prezzo neL mercato retail dell’energia elettrica e del gas naturale (Prima fase della roadmap) – clienti finali non domestici di energia elettrica.

Documento di consultazione 421/2015/R/eel

06 agosto 2015

Con il documento per la consultazione  421/2015/R/eel l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico illustra gli orientamenti in merito alla definizione del percorso di riforma (Roadmap) dei meccanismi di tutela di prezzo per le forniture di energia elettrica e gas naturale ai clienti domestici e alle piccole imprese, come previsto nel Quadro strategico 2015-2018, sottoponendo il procedimento all'analisi di impatto regolatorio (AIR) per gli aspetti di maggior rilevo.

Intendendo l'Autorità definire percorsi differenziati della riforma per tipologia di cliente finale e per settori, anche in ragione del loro grado di partecipazione attiva al mercato, è stato  individuato come possibile ambito di prima attuazione del percorso di riforma quello della fornitura di energia elettrica alle piccole imprese, ossia ai clienti BT altri usi, con l'eventuale esclusione di quelli di piccolissima taglia con potenza impegnata fino a 1,5 kW. Le soluzioni adottate per tali clienti dovranno essere poi valutate alla luce dei risultati della prima attuazione, al fine di valutarne la rispondenza anche alle esigenze specifiche dei clienti domestici (compresi i condomini per uso domestico del settore del gas naturale) per poterne ripetere l'applicazione.

Con riferimento a questa tipologia di clienti, il documento 421/2015/R/eel delinea alcune opzioni di intervento, volte a favorire il graduale assorbimento degli esistenti contratti di fornitura nell'ambito degli attuali sistemi di tutela di prezzo, oltre ad alcune misure complementari per lo stimolo alla stipula di contratti sul libero mercato.

Considerato il contesto normativo di riferimento per il settore elettrico e illustrati sinteticamente i più recenti interventi dell'Autorità relativi al mercato retail , il documento illustra gli obiettivi dei possibili interventi. A fronte di un obiettivo generale di sviluppo di un mercato efficiente della vendita di energia elettrica al dettaglio, con il consolidamento della fornitura nel mercato libero quale modalità unica e normale di approvvigionamento anche per i clienti di piccola dimensione (domestici e BT altri usi), sono individuati i seguenti obiettivi specifici:

  1. riduzione del servizio di maggior tutela al ruolo di servizio di ultima istanza;
  2. innovazione dei meccanismi di tutela di prezzo per i piccoli consumatori;
  3. promozione della concorrenza tra i fornitori nel mercato libero;
  4. capacitazione dei consumatori;
  5. gradualità della transizione.

Il documento illustra, quindi, l'evoluzione dei servizi di tutela per l'ambito definito valutando diverse opzioni di intervento:


Opzione 0 - nessun intervento di modifica del servizio di Maggior tutela, con conferma dello status quo.


Opzione 1 - modifica delle condizioni di erogazione del servizio di Maggior tutela. Tale opzione prevede la modifica delle condizioni economiche del servizio di Maggior tutela, con il passaggio da una modalità di determinazione delle condizioni economiche ex-ante a una modalità di determinazione prevalentemente ex-post, basata sui prezzi effettivamente realizzatisi), e delle condizioni contrattuali relative alla disciplina del recesso prevedendo che il contratto con l'esercente la Maggior tutela si estingua in modo automatico con il perfezionamento della procedura di switching attivata dal nuovo venditore, senza l'onere per il cliente di recedere espressamente dal contratto con l'esercente la Maggior tutela.


Opzione 2A - stessi interventi dell'opzione 1 e introduzione del nuovo regime di Tutela SIMILE (come "Tutela Simile ad una fornitura del Mercato Libero di Energia elettrica"[1]), in cui i consumatori volontariamente hanno accesso ad una fornitura di energia elettrica offerta da fornitori del mercato libero con struttura di prezzo (ma non livelli) e condizioni contrattuali vigilate dall'Autorità. Questa opzione prevede la separazione delle due  funzioni oggi svolte in maniera integrata nell'ambito dell'attuale servizio di Maggior tutela (tutela della continuità di fornitura e tutela di prezzo): la garanzia della fornitura per i clienti che transitoriamente rimangono senza un fornitore nel mercato libero, attraverso gli attuali esercenti da un lato, e la fornitura di energia elettrica a condizioni di tutela dall'altro (Tutela SIMILE) attraverso fornitori del mercato libero. La transitorietà di permanenza nella garanzia di fornitura sarebbe perentoria.

L'adesione alla Tutela SIMILE sarebbe volontaria, potendovi aderire sia clienti provenienti dal servizio di Maggior tutela che quelli serviti nel mercato libero, con diritto di recedere in qualsiasi momento e durata contrattuale fissata pari a 1 anno non rinnovabile.

I fornitori della Tutela SIMILE dovranno essere in possesso di requisiti di partecipazione (requisiti di solidità economico-finanziaria; requisiti gestionali; requisiti di natura operativa) definiti dall'Autorità, di cui ne sarà verificato semestralmente il mantenimento. Tali fornitori, che saranno tenuti nel periodo di erogazione del servizio ad una serie di obblighi, potranno essere selezionati, a valle di una procedura gestita da un soggetto Amministratore da individuare:

  • secondo uno schema decentralizzato, con scelta del cliente secondo i normali canali di commercializzazione (opzione 2.A.1)

  • secondo un metodo centralizzato, attraverso un sito che gestisce l'assegnazione delle offerte di Tutela SIMILE tra i fornitori (opzione 2.A.2)

La struttura del prezzo offerto dai fornitori del servizio di Tutela SIMILE sarebbe la stessa dell'opzione 1, con la sola eccezione del corrispettivo PCV (corrispettivo relativo ai costi di commercializzazione) che sarebbe scontato ad un livello di sconto in esito alle procedure di selezione del fornitore. L'Autorità intende valutare la possibilità che il corrispettivo relativo ai costi di commercializzazione applicato nell'ambito del servizio di Tutela SIMILE possa essere differenziato delle aree del territorio nazionale di erogazione della fornitura. L'Autorità considera inoltre la possibilità alternativa che il prezzo della commodity nella Tutela SIMILE sia basato su condizioni economiche predeterminate, riflettenti le condizioni di mercato (ad es. prezzo basato su quotazioni forward).


Opzione 2B - stessi interventi dell'opzione 2A con adesione automatica del cliente alla Tutela SIMILE. L'assegnazione dei clienti a ciascun fornitore selezionato mediante un'asta avverrebbe per lotti definiti dall'Autorità in maniera automatica, previa specifica informativa agli stessi clienti.


Nel documento 421/2015/R/eel sono, quindi, valutate - come da tabella di seguito - le diverse opzioni ai fini del raggiungimento degli obiettivi specifici individuati:


Tabella  Valutazione Opzioni rispetto obiettivi specifici



Riduzione del servizio di Maggior tutela al ruolo del servizio di ultima istanza

Innovazione dei meccanismi di tutela di prezzo per i piccoli consumatori

Promozione della concorrenza tra i fornitori nel mercato libero

Capacitazione dei consumatori

Gradualità della transizione

Opzione 0

-

-

-

-

0

Opzione 1

+

-

0

0

0/+

Opzione 2A.1

++

+

+

++

++

Opzione 2A.2

++

++

++

+++

++

Opzione 2B

++

+

0/+

-

-



L'Autorità intende inoltre mettere in atto misure complementari rispetto alle opzioni dettagliate, tra cui:

  • campagne informative generali;
  • confrontabilità dei prezzi;
  • agevolazione dell'uscita dai servizi di ultima istanza.

Nel caso di adozione dell'opzione 2 sarebbero inoltre valutate azioni relative agli obblighi di comunicazione da parte degli esercenti la Maggior tutela, allo sviluppo di facilitatori "istituzionali" e ad un ulteriore coinvolgimento della domanda.

L'Autorità ritiene che il primo provvedimento che delinea il nuovo quadro regolatorio (di cui sarà valutato il raccordo con quanto prospettato nel DDL Concorrenza) possa essere adottato per la fine del 2015.

I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all'Autorità le proprie osservazioni entro il 30 settembre 2015.

 


La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.



[1] Tale servizio mira a favorire la transazione verso un assetto di mercato pienamente funzionante anche per i consumatori di piccola dimensione: a tal fine la sua configurazione (sia in termini di condizioni economiche che di condizioni contrattuali) deve essere ppiù in linea con quelle prevalenti sul mercato libero.

Documenti collegati