Scheda tecnica
Perdite di rete sulle reti di distribuzione dell'energia elettrica: revisione dei fattori percentuali convenzionali e del meccanismo di perequazione
24 luglio 2015
Con la delibera 377/2015/R/eel, che segue il documento per la consultazione 202/2015/R/eel, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico completa la disciplina delle perdite sulle reti di distribuzione, rivedendo i fattori percentuali convenzionali di perdita a decorrere dal 1 gennaio 2016 e innovando il meccanismo di perequazione delle perdite da applicare alle imprese di distribuzione, con riferimento alle perdite di competenza a partire dall'anno 2015.
La nuova disciplina, volta a tenere in considerazione la diversificazione territoriale delle perdite effettive sulle reti di distribuzione, mantiene gli incentivi in capo alle imprese distributrici per la minimizzazione delle perdite stesse, prevedendo al contempo il trasferimento ai clienti finali di parte dei benefici strutturali o derivanti dai guadagni di efficienza conseguiti dalle imprese di distribuzione.
In particolare la delibera 377/2015/R/eel:
- aggiorna, a valere dall'1 gennaio 2016 prevedendone l'invarianza per un triennio, ai fini del settlement (ossia della regolazione delle partite relative alle immissioni e ai prelievi dalla rete da parte dei diversi soggetti), i fattori di perdita standard da applicare ai prelievi, alle immissioni e alle interconnessioni tra reti, confermando la definizione di coefficienti uniformi a livello nazionale e riducendo, in particolare, il fattore relativo ai prelievi in media tensione dal 4,0% al 3,8% con un beneficio immediato a favore dei clienti finali;
- innova, introducendo semplificazioni, il meccanismo di perequazione delle perdite (basato sulla differenza tra perdite effettive e perdite standard di rete) da applicare alle imprese di distribuzione, a partire dal 2016 con riferimento alle perdite di competenza dell'anno 2015, introducendo la differenziazione su base territoriale dei fattori da applicare alle perdite di natura commerciale - ovvero che non dipendono dalle caratteristiche delle reti come i furti fraudolenti di energia elettrica, gli errori di misurazione e gestione dei dati, ecc. - nonché la facoltà di poter optare per l'applicazione, per le perdite di natura tecnica, di fattori differenziati per ambito di concentrazione (con riferimento a contesti abitativi caratterizzati da alta, media e bassa concentrazione); inoltre, introduce, nel calcolo corrispondente alla differenza tra perdite effettive e perdite standard, un elemento di parametrizzazione specifico aziendale volto ad assicurare che l'incentivo riconosciuto alle imprese di distribuzione, anche in ragione delle azioni intraprese al contenimento delle perdite di energia elettrica, preservi la coerenza con le condizioni effettive di esercizio delle reti, evitando il rischio di riconoscere alle medesime extra-profitti altrimenti non giustificati;
- dettaglia il meccanismo di contenimento delle perdite commerciali, prevedendo una modalità di attenuazione del percorso temporale di efficientamento richiesto alle imprese di distribuzione, in considerazione degli interventi che le medesime, su base triennale, possono realisticamente mettere in atto per contrastare, in particolare, i prelievi fraudolenti di energia elettrica. Al riguardo viene definita una procedura che consenta all'Autorità, per il tramite della Cassa conguaglio per il settore elettrico, di valutare le misure adottate dalle imprese distributrici ai fini del contenimento delle perdite commerciali.
La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.