energia elettrica
Con il TIF (Testo Integrato della Fatturazione), l'Autorità ha definito lo standard generale che ciascun esercente la vendita di energia elettrica deve rispettare nel quantificare i consumi stimati. Ai sensi dell'art. 10 del TIF, in ciascun semestre, il totale dei consumi stimati contabilizzati nelle fatture contenenti ricalcoli[1] di ciascun esercente, non deve eccedere del 50%, e non deve essere inferiore del -50%, del totale dei consumi effettivi.
Il primo grafico riporta, per tipologia di utenza e di fatture, la percentuale del tipo di consumi contabilizzati (stimati, effettivi e misti).
Il secondo grafico descrive invece l’incidenza dei consumi stimati rispetto ai consumi effettivi, calcolata ai sensi dell’art. 10 del TIF, sia rispetto al numero degli operatori che al totale delle fatture contenenti ricalcoli emesse da questi ultimi nel semestre. In particolare, viene distinta per gli operatori che non hanno rispettato lo standard generale:
Il grafico seguente mostra, per ciascun semestre, quanti operatori hanno rispettato lo standard generale e quanti risultano non averlo rispettato. Il grafico riporta, evidenziate in rosso, le linee corrispondenti al livello dello Standard generale. In particolare, Le osservazioni che si trovano al di fuori di tale range, sono relative agli esercenti la vendita che nel semestre considerato non rispettano lo Standard generale, mentre quelli che sono posizionati al suo interno rispettano lo Standard generale previsto dal TIF. Pertanto, al di sopra del limite superiore del range dello Standard generale sono riportati gli operatori che hanno sovrastimato, complessivamente rispetto all’insieme delle fatture con ricalcoli emesse nel semestre, mentre al di sotto del limite inferiore sono riportati gli operatori che hanno sottostimato.
[1] Le fatture emesse ai clienti finali possono distinguersi considerando le seguenti modalità di determinazione dei consumi contabilizzati:
In aggiunta, sono definite fatture con ricalcoli - le fatture contabilizzanti ricalcoli (tipicamente conguagli relativi a consumi stimati effettuati in fatture precedenti); tali fatture possono altresì contabilizzare i consumi relativi al periodo oggetto di fatturazione, a loro volta basati su consumi effettivi o su consumi stimati.