Comunicato stampa
Tariffe elettriche: riduzione media di 12 lire per chilowattora dal primo gennaio
Milano, 22 dicembre 1998
Dal primo gennaio la tariffa elettrica
scenderà, in media nazionale, di 12 lire per chilowattora consumato (- 7%
circa), pari ad un minor esborso complessivo annuo per l'utenza elettrica di
2.750 miliardi di lire. Lo ha deciso oggi l'Autorità per l'energia elettrica e
il gas con una delibera di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento rimodula le voci della
tariffa in base a tre fattori:
Trasferisce agli utenti il minor costo dei
combustibili utilizzati per la produzione di elettricità che si è determinato
dal luglio 1997 ad oggi, per il favorevole andamento dei prezzi internazionali
del petrolio e della rivalutazione della lira nei confronti del dollaro. Fino ad
oggi tali risparmi sono stati utilizzati per rimborsare l'Enel e le altre
imprese produttrici di costi di combustibile sostenuti negli anni dal 1994 al
primo semestre del 1997 che allora non furono inseriti nelle tariffe elettriche.
Il debito, che ammontava a circa 4.500 miliardi a luglio 1997, si è ora
esaurito e la relativa voce di tariffa è stata quindi soppressa.
Modifica al rialzo la voce tariffaria che
rimborsa all'Enel e alle imprese appaltatrici i maggiori oneri sopportati per
l'anticipata chiusura della centrali nucleari, che passa dalle attuali 1,5 lire
medie per kWh a 8 lire. Il rimborso, pari a circa 1700 miliardi di lire, si
dovrebbe esaurire entro il 1999.
Modifica al rialzo anche la voce di tariffa a
copertura degli incentivi per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili
e assimilate (provvedimento CIP 6), per far fronte ai crescenti contributi
dovuti all'entrata in funzione di nuovi impianti di produttori indipendenti e
dell'Enel. La voce passa dalle attuali 9,7 lire per kWh a 11,2 lire.
Il provvedimento dell'Autorità riduce i
prezzi dell'energia elettrica differenziando tra forniture a bassa, media e alta
tensione, tenendo conto dei livelli di potenza impegnati. Per gli utenti in
bassa tensione (piccola impresa, commercio e artigianato) la riduzione è
significativa: circa 18 lire in meno per ogni kWh consumato; per gli utenti in
media tensione (imprese di media dimensione e grande terziario) la riduzione è
di circa 10 lire per kWh; per le utenze in alta tensione (grandi imprese non
agevolate) la riduzione è di circa 7 lire per kWh. Restano invariati i prezzi
delle utenze che già godevano di agevolazioni tariffarie.
Nel costo riconosciuto per il rimborso delle
spese di combustibile, il provvedimento dell'Autorità ha già inglobato le
accise previste dall'art. 8 della Legge Finanziaria 1999 (carbon tax).