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Comunicato stampa

Per il primo trimestre 2005, nonostante i rialzi dei combustibili, limitati aumenti tariffari per le famiglie: elettricità 1,5%, gas 2%.

Elettricità: ridotti i contributi di allacciamento e i diritti fissi

Milano, 30 dicembre 2004

L'Autorità per l'energia elettrica ha provveduto all'aggiornamento delle

tariffe di sua competenza per il trimestre gennaio-marzo 2005, tenendo conto

degli andamenti dei prezzi internazionali del metano e dei combustibili

utilizzati per la produzione elettrica, oltre che delle strategie di acquisto

dell'Acquirente Unico dell'energia elettrica per il mercato vincolato. Pur in

presenza di rilevanti aumenti dei prezzi petroliferi, le variazioni tariffarie

risultano entro il tasso di inflazione. Sono stati inoltre ridotti i costi per

gli allacciamenti elettrici. I provvedimenti sono disponibili sul sito

www.autorita.energia.it

Per l'elettricità, gli acquisti dell'Acquirente Unico hanno permesso

un contenimento degli aumenti dei prezzi dell'elettricità all'ingrosso esposti

all'andamento del prezzo del petrolio. Tali acquisti hanno contribuito a

limitare l'aumento, rispetto al trimestre in corso, della tariffa elettrica per

il settore domestico all'1,5% al lordo delle tasse e all'1,7% al netto

delle tasse. Anche l'aumento in media nazionale al netto delle tasse

(comprendente i clienti vincolati dei settori commercio, artigianato, industria,

illuminazione pubblica) risulta contenuto al 2,1%.

Nonostante un aumento del 55% del prezzo del petrolio da fine 2003 a novembre

2004, la crescita della tariffa elettrica per i clienti domestici, tra gennaio

2004 e gennaio 2005, è pari all'1,2% nominale, equivalente ad una riduzione in

termini reali di quasi l'1% (considerando un'inflazione, per lo stesso periodo,

pari al 2% circa).

Per il gas, si ha una limitazione analoga degli aumenti, con una

variazione del 2% in media nazionale tasse incluse, rispetto al trimestre

in corso (nel settore del gas il prezzo medio nazionale coincide con quello del

settore domestico). L'impatto degli aumenti internazionali dei prezzi è stato

attenuato aggiornando, in coerenza con la contrattualistica di settore, anche le

metodologie ed i riferimenti di calcolo tariffario. Rispetto al gennaio 2004,

sempre a fronte di un aumento del 55% dei prezzi petroliferi che trascinano

quelli del gas, e considerando l'inflazione al 2%, la variazione tariffaria in

termini reali corrisponde ad un aumento dell'1,1%.

 

ELETTRICITA'

Per gli aggiornamenti trimestrali l'Autorità si basa sulle strategie di

acquisto dell'elettricità da parte dell'Acquirente Unico per conto dei clienti

del mercato ancora vincolato. Per i suoi approvvigionamenti l'Acquirente Unico,

dispone di quote di energia da importazione e di energia cosiddetta Cip6 ad esso

riservate, stipula contratti bilaterali e acquista direttamente nella borsa

dell'elettricità.

La tariffa in vigore il prossimo trimestre per il settore domestico, pari a

10,64 centesimi di euro per kWh al netto delle imposte, determina per la

famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh

mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, una

maggiore spesa, comprese le tasse, di circa 5 euro all'anno.

In media nazionale la tariffa, al netto delle imposte, è pari a 10,47

centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci: trasmissione,

distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di

perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,30 centesimi di euro

per kWh (22%); produzione, dispacciamento e vendita (compresi i relativi costi

di perequazione) 6,82 centesimi di euro per kWh (65,1%); componenti specifiche

(certificati verdi, interrompibilità, disponibilità impianti e

riconciliazione) 0,27 centesimi di euro per kWh (2,6%); oneri generali di

sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded costs, rimborsi alle

reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,08 centesimi di euro per kWh

(10,3%).

In occasione dell'aggiornamento tariffario trimestrale l'Autorità ha anche

provveduto alla rimodulazione delle componenti tariffarie a copertura degli

oneri generali di sistema (regimi tariffari speciali, stranded costs, oneri per

l'incentivazione delle fonti rinnovabili e assimilate, oneri nucleari) per

adeguarli alle mutate necessità di gettito.

In materia di contributi di allacciamento e diritti fissi, l'Autorità

ha ridotto gli importi che i clienti devono corrispondere quando chiedono una

nuova fornitura elettrica o l'aumento della potenza a disposizione (contributi

di allacciamento) oppure modifiche contrattuali, subentri, volture (diritti

fissi).

La riduzione ha decorrenza dal prossimo 1 gennaio ed è pari all'1,3% di

quanto in vigore; questa riduzione si aggiunge a quella del 3,7% già disposta

dallo scorso 1 febbraio 2004, determinando per i consumatori un minor costo di

circa il 5% negli ultimi 12 mesi per questi servizi. Nel caso di un'utenza

domestica con potenza di 3 kW già attivata e che chieda il passaggio a 4,5 kW,

il contributo passa da 175,88 euro (gennaio 2004) a 167,17 euro; analogamente

una voltura contrattuale, passa da 50,61 euro a 48,11 euro a far data dall'1

gennaio 2005.

 

GAS METANO

L'aumento risulta di 1,14 centesimi di euro/mc, pari al 2%, comportando, per

la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno, 116 al mese), una

maggiore spesa annuale di circa 16 euro.

Il prezzo finale per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all'anno,

definito dall'Autorità e che deve essere obbligatoriamente offerto dai

venditori accanto a loro eventuali diverse proposte, costituisce la somma delle

seguenti voci di costo: distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,53

centesimi di euro/mc (pari al 13,0% del totale), trasporto nazionale 2,92

(5,0%), stoccaggio 0,94 (1,6%), commercializzazione all'ingrosso 3,84 (6,6%),

commercializzazione al dettaglio 2,39 (4,1 %), materia prima 14,63 (25,1%)

imposte 25,96 (44,6 %) per un prezzo finale medio pari a 58,22 centesimi di

euro/mc.

Il contenimento degli aumenti è in parte dovuto all'intervento

dell'Autorità sulla metodologia di calcolo delle tariffe, sempre riferito alla

media delle quotazioni dei prodotti petroliferi registrata nei nove mesi

precedenti, adeguata ai cambiamenti dello scenario energetico degli ultimi due

anni.

A tutela degli utenti, sono state introdotte clausole di salvaguardia da

eccessive e anomale escursioni dei prezzi, già presenti nella contrattualistica

internazionale, che attenuano gli effetti congiunturali degli andamenti dei

prezzi del gas. Inoltre, al fine di riflettere i cambiamenti intercorsi negli

usi finali di gas naturale e le condizioni oggi praticate nel mercato

all'ingrosso, è stato modificato il paniere dei prodotti petroliferi con

l'introduzione del Brent in sostituzione delle diverse tipologie di greggi

precedentemente adottati; anche in questo caso si è tenuto conto del suo

rilievo nella contrattualistica internazionale.

L'Autorità ha anche adottato una direttiva che impegna i venditori, nei

contratti di compravendita all'ingrosso del gas naturale, a prevedere clausole

di adeguamento e di revisione dei prezzi coerenti con le integrazioni e

modifiche della metodologia adottate dall'Autorità.

A partire dall'1 ottobre 2005 è prevista una riduzione del margine di

commercializzazione all'ingrosso dei venditori pari a 0,25 centesimi di euro/mc

che ha il fine di incentivare, nei contratti di importazione del gas, la

negoziazione di prezzi coerenti con il prezzo medio europeo.

CONSUNTIVO 2004 E EFFETTI SULL'ANDAMENTO DELL'INFLAZIONE

Nel corso del 2004 la spesa per elettricità e gas si è mantenuta inferiore

a quella del 2003. Per l'elettricità, la spesa media dei clienti domestici nel

2004 risulta inferiore del 2,7% a valori correnti e del 5% a valori costanti

rispetto a quella del 2003. Così anche per il gas, la spesa media del 2004

risulta inferiore, del 3,4% a valori correnti e del 5,4% a valori costanti,

rispetto a quella del 2003. Per tutto il 2004 energia elettrica e gas hanno

continuato a mantenere bassa la dinamica inflattiva.

 

L'impatto delle variazioni tariffarie del prossimo trimestre sull'inflazione,

tenendo conto del peso che le singole voci "energia elettrica" e

"gas" hanno nell'ambito del paniere di rilevazione dei prezzi al

consumo per l'intera collettività, è stimabile rispettivamente in 0,02 e 0,03

decimi di punto percentuale.