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Comunicato stampa

Avviata la riforma della tariffa sociale dell'energia elettrica

Milano, 6 marzo 2003

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha diffuso oggi un documento per la consultazione con le proprie proposte di riforma della tariffa sociale dell'elettricità. Il documento illustra il metodo suggerito dall'Autorità per superare l'attuale sistema di agevolazioni, basato sui consumi e indipendente dal reddito familiare. L'Autorità propone che l'agevolazione sia concessa alle famiglie in reali condizioni di disagio economico individuate attraverso l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE o "redditometro") già in uso per la fornitura agevolata di servizi essenziali. Poiché il regime delle tariffe agevolate si inquadra nel più ampio contesto della politica sociale, l'Autorità ritiene necessario che sia il Governo a indicare l'estensione e l'intensità dell'agevolazione che sarà introdotta. Sul documento, pubblicato sul sito internet dell'Autorità www.autorita.energia.it, sarà svolto un ampio processo pubblico di consultazione e audizioni aperto alle associazioni dei consumatori e ambientaliste, alle imprese che dovranno applicare il nuovo metodo, ai sindacati dei lavoratori e delle imprese e agli altri soggetti istituzionali coinvolti. Il termine per ricevere pareri e osservazioni scritte è stato fissato al 30 aprile prossimo.

La riforma della tariffa sociale si è resa necessaria perché il sistema in vigore, che discrimina le famiglie unicamente in base ai consumi, non appare più in grado di raggiungere gli obiettivi sociali per i quali fu introdotto nel 1975. All'epoca, per garantire i consumi essenziali di elettricità a basso prezzo alle fasce povere della popolazione, fu stabilita una tariffa progressiva per scaglioni di consumo. I cambiamenti degli stili di vita e l'aumento generalizzato dei consumi ha fatto sì che oggi una ampia fascia di consumatori, non necessariamente in condizioni economiche disagiate, paga l'elettricità meno del suo costo ed è sussidiata da chi con maggiori consumi paga l'elettricità molto di più (tra le famiglie con maggiori consumi rientrano anche quelle numerose in condizioni di disagio economico, mentre fra quelle con bassi consumi rientrano ad esempio i single ad alto reddito).

L'ISEE, di cui l'Autorità propone l'utilizzo, assume come unità di riferimento il reddito complessivo e una parte del patrimonio del nucleo familiare, consentendo di meglio selezionare, sulla base di criteri e parametri omogenei, la platea dei beneficiari dell'agevolazione. L'impiego dell'ISEE consente anche una semplificazione e riduzione dei costi amministrativi: la selezione dei beneficiari viene effettuata una sola volta a prescindere dal numero di agevolazioni richieste, le società elettriche devono solo applicare un indicatore calcolato dall'INPS e i potenziali beneficiari con una sola autocertificazione possono accedere a più servizi.

Nelle proposte dell'Autorità il regime agevolato si applicherebbe unicamente ai contratti di potenza impegnata di 3 kW, con l'eccezione dei clienti in gravi condizioni di salute, e limitatamente ad una quantità di consumi annui che varia in proporzione al numero di componenti dell'unità familiare. Gli eventuali sforamenti di queste soglie di consumo dei clienti agevolati sono penalizzati in modo tale da contenere allo stesso tempo eventuali comportamenti opportunistici e sprechi di energia. Le riduzioni tariffarie verranno modulate sulle quote fisse e variabili della tariffa in base alle indicazioni del Governo e in esito al processo di consultazione. Le famiglie agevolate continueranno invece a pagare le componenti della tariffa relative al combustibile e agli oneri di sistema, per mantenere anche per questa clientela un segnale di prezzo proveniente dal mercato.

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