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Comunicato stampa

Primi effetti degli interventi per ridurre le interruzioni di elettricità: - 8% nel 2000

Milano, 22 marzo 2002

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha provveduto alla prima

applicazione del sistema di penalità e incentivi disposto nel 1999 per ridurre

le interruzioni di elettricità, imputabili alle imprese di distribuzione, e

avvicinarsi ai migliori standard europei. L'Italia soffre infatti di un numero

di interruzioni triplo rispetto a Paesi confrontabili come Gran Bretagna e

Francia. Per l'anno 2000, la rilevazione dei dati di qualità e i controlli a

campione effettuati, che hanno riguardato circa il 20% delle zone interessate,

evidenziano un miglioramento medio complessivo dell'8% nelle 17 regioni

considerate servite da Enel; le zone rurali migliorano di più (14%) delle zone

urbane (5%). Dai calcoli è stato necessario escludere le Regioni Sicilia,

Calabria e Campania per le quali l'avvio del sistema è differito di un anno.

La delibera è disponibile sul sito internet www.autorita.energia.it (delibera

n. 27/02).

 

Il sistema di incentivi e penalità richiede che i distributori (nei primi

anni Enel e principali imprese locali: Acea-Roma, Aem-Milano, Aem-Torino,

Asm-Brescia, Acegas-Trieste; progressivamente esteso a quelle di minori

dimensioni) diminuiscano ogni anno le interruzioni del servizio sulla base di

obiettivi percentuali. Il miglioramento medio da ottenere entro il 2003 è del

34%, differenziato in modo da ottenere miglioramenti più veloci dove la

situazione è peggiore. L'Autorità ha perciò suddiviso il territorio

nazionale in 230 zone distinte per densità abitativa ed ha stabilito per

ciascuna zona un proprio obiettivo di miglioramento, basato sui dati degli anni

precedenti. Le società che operano nelle zone che migliorano più dell'obiettivo

ottengono, attraverso meccanismi tariffari, dei premi economici, mentre quelle

che migliorano di meno subiscono delle penalità. Per le zone che si avvicinano

all'obiettivo non ci sono né premi né penalità. Dai calcoli sono escluse le

interruzioni dovute a forza maggiore o a cause imputabili a terzi.

Nel corso del 2000, sono stati raggiunti gli obiettivi in 57 zone e sono

stati superati in 79, mentre in altre 75 zone non sono stati conseguiti i

miglioramenti richiesti. In 19 zone si registrano già livelli di continuità

allineati con gli standard europei, e in questi casi è richiesto di mantenere

il livello già raggiunto. A livello aggregato gli incentivi e le penalità

quasi si equivalgono, e dal momento che gli incentivi sono finanziati con le

penalità, e solo per la parte restante con un prelievo tariffario, questo

comporta un'incidenza bassissima per il 2000 sulla tariffa finale: meno di

0,01 centesimi di euro per kWh.

Per l'anno 2001 il calcolo degli incentivi e delle penalità ricomprenderà

anche le Regioni Sicilia, Calabria e Campania, per le quali è stato necessario

modificare gli obiettivi di miglioramento originariamente basati su dati di

partenza rivelatisi non veritieri e peggiori rispetto a quanto comunicato. Per

queste regioni l'Autorità ha comunque confermato gli obiettivi posti nel

1999, che diventano quindi molto più sfidanti e che dovranno essere raggiunti

in tempi più rapidi rispetto al resto d'Italia.

Le tabelle che seguono indicano i valori annuali di durata complessiva

di interruzione per utente e i relativi andamenti nelle regioni servite da Enel

e nelle città servite dalle imprese distributrici locali.

Tabella 1 - Gruppo Enel: valori 1999 e 2000 di continuità del servizio

(minuti persi/anno)

durata complessiva di interruzione per cliente (escluse cause di forza maggiore e danni provocati da terzi)
2000 1999 miglioramento (*)
Piemonte 108 152 29%
Valle d'Aosta 72 84 14%
Liguria 105 102 -3%
Lombardia 61 64 5%
Trentino Alto Adige 220 122 -81%
Veneto 91 92 2%
Friuli Venezia Giulia 89 85 -5%
Emilia Romagna 75 102 26%
Toscana 157 158 1%
Marche 101 118 15%
Umbria 148 146 -2%
Lazio 198 237 16%
Abruzzo 161 256 37%
Molise 138 231 40%
Campania 226 NV -
Puglia 260 191 -36%
Basilicata 310 287 -8%
Calabria 333 NV -
Sicilia 284 NV -
Sardegna 309 359 14%
NORD 85 96 11%
CENTRO 165 185 11%
SUD 263 - -
SUD (**) 251 253 1%
ITALIA 165 - -
ITALIA (**) 135 147 8%

(*) miglioramenti percentuali del 2000 rispetto al 1999; valori negativi

esprimono peggioramento.

(**) Escluse Calabria,Campania e Sicilia.

NV: dati non validi in seguito a controlli o provvedimenti dell'Autorità


Tabella 2 - Principali imprese distributrici locali: valori 1999 e

2000 di continuità del servizio

durata complessiva di interruzione per cliente (escluse cause di forza maggiore e danni provocati da terzi)
2000 1999 miglioramento (*)
ACEA - Roma (**) 65 83 22%
AEM - Milano (**) 38 41 8%
AEM - Torino 62 26 -143%
ACEGAS - Trieste 41 47 14%
ASM - Brescia 24 14 -68%

(*) miglioramenti percentuali del 2000 rispetto al 1999; valori negativi

esprimono peggioramento.

(**) solo aree ad alta concentrazione, per omogeneità con altri esercenti.

NV: dati non validi in seguito a controlli dell'Autorità per insufficiente

accuratezza o precisione


 

Tabella 3 - Ambiti territoriali con livelli di qualità migliori (valore

medio biennale 1999-2000)

Ambiti territoriali con livelli di continuità migliori del riferimento nazionale per grandi città (30 minuti) Impresa distributrice durata complessiva di interruzione per cliente
(minuti persi per cliente, solo interruzioni di responsabilità del distributore, 1999-2000)
Treviso ENEL Distribuzione 9,4
Brescia ASM - Brescia 19,1
Bologna ENEL Distribuzione 19,9
Forlì ENEL Distribuzione 22,8
Comuni della provincia di Milano con più di 50.000 abitanti (senza Comune di Milano) ENEL Distribuzione 23,5
Grosseto ENEL Distribuzione 24,5
Udine ENEL Distribuzione 25,1
Rimini ENEL Distribuzione 25,2
Bergamo ENEL Distribuzione 25,8
Ravenna ENEL Distribuzione 25,8
Padova ENEL Distribuzione 25,9
Como ENEL Distribuzione 28,9
Ambiti territoriali con livelli di continuità migliori del riferimento nazionale per città di medie dimensioni (45 minuti) Impresa distributrice durata complessiva di interruzione per cliente
(minuti persi per cliente, solo interruzioni di responsabilità del distributore, 1999-2000)
Aosta e altri comuni della provincia di Aosta con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti DEVAL 11,0
Comune di San Remo (parte servita da Enel) ENEL Distribuzione 24,6
Lodi e altri comuni della provincia di Lodi con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti ENEL Distribuzione 37,6
Lecco e altri comuni della provincia di Lecco con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti ENEL Distribuzione 40,6
Comuni della provincia di Cremona con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti ENEL Distribuzione 40,7
Comuni della provincia di Rimini con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti ENEL Distribuzione 41,0
Comuni della provincia di Ravenna con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti ENEL Distribuzione 44,1

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