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Comunicato stampa

Varata la riforma della tariffa di distribuzione del gas

Approvati anche una direttiva sulla sicurezza delle reti del gas e vari provvedimenti per il settore elettrico. Per il prossimo bimestre resta ferma la tariffa dell'elettricità mentre aumenta quella del gas.

Milano, 29 dicembre 2000

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha approvato

la riforma del sistema tariffario della distribuzione del gas e una direttiva

che disciplina la sicurezza del servizio. L'entrata in vigore della riforma

attenua l'aumento della tariffa del gas per il bimestre gennaio-febbraio 2001

dovuto al rialzo dei prezzi petroliferi e alla svalutazione dell'euro degli

scorsi mesi. Il previsto corrispondente aumento della tariffa elettrica è

invece completamente annullato da altri provvedimenti decisi dall'Autorità in

attuazione della riforma tariffaria avviata nel gennaio 2000. In base agli

andamenti al ribasso del petrolio e del dollaro nel mese di dicembre, non

utilizzati nell'attuale calcolo delle tariffe di elettricità e gas, è

previsto che gli aggiornamenti tariffari per il successivo bimestre marzo-aprile

2001 non comporteranno aumenti. I provvedimenti, di prossima pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale, saranno disponibili sul sito internet

(www.autorita.energia.it) entro la mattina di domani.

 

Riforma della tariffa di distribuzione del gas. Il

provvedimento adegua il sistema tariffario al processo di liberalizzazione in

atto del sistema nazionale del gas, sostituendo meccanismi tariffari in vigore

dal 1975. La riforma separa nettamente l'attività di distribuzione da quella

di vendita in modo che, quando tra due anni tutti i consumatori potranno

scegliere da chi approvvigionarsi di gas, i fornitori potranno accedere alle

reti locali in base a un sistema tariffario già definito. La decisione dell'Autorità

segue un processo di consultazione, avviato nello scorso aprile con la

diffusione di un documento di proposte, cui hanno attivamente partecipato i

Comuni, le Regioni, le imprese, le associazioni dei consumatori e i sindacati.

La riforma allinea le tariffe ai costi necessari per un servizio svolto nelle

condizioni di sicurezza, qualità ed efficienza stabilite dall'Autorità per

tutto il territorio nazionale dove operano oggi circa 750 distributori di

dimensioni anche molto piccole. La grande varietà di tariffe oggi in vigore

comporterà, con la progressiva entrata in vigore della riforma un riequilibrio

territoriale, con riduzioni nelle zone dove oggi la tariffa è superiore ai

costi determinati dall'Autorità e aumenti in quelle dove oggi i costi sono

superiori. Gli aumenti saranno permessi solo a quei distributori che

dimostreranno di essersi adeguati alle nuove regole di sicurezza e qualità del

servizio. Dal primo gennaio 2001, per effetto della riforma, vi sarà una

riduzione di circa 8 lire al metro cubo in media nazionale (al netto delle

tasse). Per gli anni successivi, fino al 2004, la riforma introduce un tetto

prefissato di riduzione dei ricavi dell'attività di distribuzione del 3 per

cento all'anno al netto dell'inflazione (la distribuzione rappresenta circa

il 20 per cento del costo finale pagato dagli utenti). Per favorire lo sviluppo

delle reti nelle aree del Paese ancora sprovviste del servizio gas, la riforma

prevede una compensazione temporanea a copertura dei maggiori costi della nuova

metanizzazione. Dal prossimo luglio le attuali tariffe T1, T2, T3 e T4,

differenziate a seconda dell'uso (cucina, riscaldamento, artigianato,

commercio e piccola industria) saranno sostituite da tariffe articolate per

livelli di consumo a seconda dei costi che generano. La tutela delle fasce

deboli della popolazione sarà svolta dai Comuni, ai quali è destinato un

contributo a carico della generalità dei consumatori dell'uno per cento pari

a circa 50 miliardi annui.

 

Direttiva sulla sicurezza delle reti di distribuzione del

gas. In parallelo con la riforma della tariffa di distribuzione l'Autorità

ha introdotto una regolamentazione volta ad aumentare la sicurezza e la

continuità dell'erogazione del servizio di distribuzione del gas. La

direttiva riguarda la sicurezza delle reti di distribuzione fino al contatore,

mentre successivi provvedimenti saranno dedicati alla sicurezza degli impianti

nelle abitazioni (post contatore). La direttiva approvata oggi introduce

obblighi di ricerca delle fughe di gas dalle reti, obblighi di verifica dell'odorizzazione

del gas e obblighi di miglioramento del servizio di pronto intervento.

Attualmente queste attività non sono regolamentate e i comportamenti dei circa

750 distributori risultano molto diversificati.

 

Aggiornamento tariffa gas. L'entrata in vigore della

riforma tariffaria attenua l'aumento dovuto ai prezzi internazionali dei

combustibili nel periodo giugno-novembre 2000, che risulta del 3,7 per cento in

media nazionale comprese le tasse per il bimestre gennaio-febbraio 2001 (in

assenza di riforma l'aumento sarebbe stato del 4,5 per cento). Rispetto alla

tariffa in vigore dall'1 novembre l'aumento medio corrisponde a circa 43

lire al metro cubo. Per la famiglia con consumi nella media nazionale (1.400

metri cubi all'anno, 116 al mese) l'aumento comporta una maggiore spesa per

riscaldamento su base annua pari a 60.200 lire comprese le tasse.

 

Tariffa elettrica. L'entrata in vigore di alcuni

provvedimenti di attuazione della riforma tariffaria avviata nel gennaio 2000

annulla l'aumento dovuto ai prezzi internazionali dei combustibili nel periodo

agosto-novembre che sarebbe stato del 4,1 per cento nel bimestre

gennaio-febbraio 2001 in media nazionale al netto delle tasse.

 

Rendita idroelettrica. L'Autorità ha disposto, come

previsto dal decreto ministeriale 26 gennaio 2000, il trasferimento ai

consumatori del maggior valore acquisito dall'energia idroelettrica venduta

sul mercato libero. Per l'anno 2001 tale valore corrisponde a circa 9 lire per

kWh, per un importo globale di circa 1.500 miliardi.

 

Prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso. L'Autorità

ha ridotto di 10 lire al kWh la parte fissa del prezzo dell'energia elettrica

all'ingrosso per i clienti del mercato vincolato. Il provvedimento si è reso

necessario per la mancata entrata in vigore del sistema delle offerte (borsa

dell'elettricità) e dell'acquirente unico.

 

Vettoriamento e price cap. Come previsto dalla riforma

tariffaria l'Autorità ha aggiornato al ribasso le tariffe di trasporto dell'energia

elettrica sulle reti nazionali applicando il price cap del 4 per cento. L'effetto

di riduzione complessivo è dell'1,9 per cento sulle tariffe in vigore per

tutto il prossimo anno tenendo conto dell'inflazione media dell'anno 2000

(2,1 per cento).

 

Misura e riconciliazione. L'Autorità ha introdotto

nuove regole che danno maggiore flessibilità al sistema di misurazione,

compreso il diritto per i clienti del mercato libero di dotarsi direttamente di

contatori orari qualora il distributore non provveda nei tempi decisi dall'Autorità.

Altre regole riguardano lo scambio (riconciliazione) dell'energia elettrica

consumata dai clienti del mercato libero, che ha valori diversi nelle varie ore

del giorno, per l'anno 2001, mentre per l'anno 2000 sono previste

disposizioni specifiche per gli scambi avvenuti in assenza di idonei contatori.

 

Finanziamento del gestore. l'Autorità ha

determinato l'entità del finanziamento destinato alle attività di

trasmissione, dispacciamento e altri compiti svolti dal Gestore della rete

nazionale di nazionale di trasmissione. L'aliquota media per il 2001 è pari a

0,6 lire per kWh applicata all'energia consumata dai clienti liberi e

vincolati

 

Opzioni tariffarie. L'Autorità ha approvato le

opzioni tariffarie presentate dai distributori, che sostituiranno dal primo

gennaio le tariffe oggi in vigore, e ha stabilito le tariffe che dovranno essere

applicate dai distributori che non hanno presentato le opzioni.